BOLOGNA – Vince ancora Cremona. E lo fa con una partita da film. Vinta dall’ultimo arrivato, quel Brian Chase sceso in campo per la prima volta giovedì in allenamento coi compagni, in difficoltà per tre quarti, ma poi autore delle giocate decisive nel finale, compreso il canestro della vittoria. Una vittoria che ha mostrato come i lombardi siano, al momento, in grande forma fisica e mentale. Venire a Bologna, per quanto la Virtus possa essere in difficoltà, e giocarsela ai 90 punti è segno di una serenità mentale che, nella corsa salvezza, può fare tutta la differenza del mondo. Harris e Jackson sono stati emblemi di tutto questo. Il primo con una frazione d’apertura pazzesca (23 punti all’intervallo), il secondo con canestri pesantissimi nell’ultimo quarto. Non sono bastati i problemi di falli dei lunghi e un paio di fischi (tecnico a Harris e antisportivo a Peric) assassini del trio arbitrale nel finale. La Vanoli c’è, e oggi l’ha fatto vedere in maniera chiara. Si sta letteralmente sgretolando, invece, la Virtus Bologna, ormai vittima di se stessa. Anche nella gara in cui tornavano tutti gli infortunati e in cui non poteva mancare la vittoria per interrompere la striscia negativa, i felsinei hanno giocato con supponenza, concedendo l’impossibile in difesa e, nonostante tutto, andando ad un passo dalla vittoria, grazie, unicamente, all’impossibilità per Cremona di controllare Gigli (19+12 con 7/7 al tiro e 33 di valutazione) e ad un Minard scintillante in attacco, ma comunque con immense responsabilità nella super prestazione di Lance Harris. I sogni di un approdo ai playoff probabilmente terminano qui, con parecchio anticipo. Ora è bene guardarsi alle spalle, tapparsi il naso e cercare di chiudere con dignità la stagione.
Al pronti via si nota subito come le difese siano rimaste bloccate dal traffico autostradale. Largo agli attacchi che, va detto, fanno comunque sfoggio di buono stile. Johnson trova strade a tre corsie libere verso il ferro, e dall’altra parte non si fa problemi a ricambiare il favore a Poeta. Gigli fa svettare i suoi centimetri sotto i ferri, ma nel frattempo si è acceso anche Jackson, sempre grazie alla connivenza della difesa bianconera. Due triple dell’americano (italianizzato) lanciano il parziale degli ospiti, chiuso da una pazzesca schiacciata di Harris per il +10 sul 31-21. Finelli corre ai ripari e Rocca gli da una mano coi suoi muscoli sotto canestro e un’insolita mira dalla lunetta. Jackson arrotonda il proprio parziale ulteriormente e a fine primo quarto il tabellone segna un 33-26 Cremona che sa molto di punteggio d’oltre Oceano, con gli ospiti che tirano 10/11 da 2 e 3/5 da 3.
La difesa, o supposta tale, di Bologna prosegue in tutto il suo squallore anche a inizio secondo quarto. Jackson e Harris banchettano e su una persa di Smith Peric va a schiacciare il 44° punto in 13’ di gioco. A ritmi da All Star Game prosegue la contesa e, si sa, negli All Star Game non si nega mai un tiro facile all’avversario. Così, dopo due liberi di Parzenski, Minard prende due comodi jumper per cinque punti consecutivi che ridanno ossigeno ai bianconeri, tornati a -6 sul 38-44. Per “ammirare” un po’ di difesa serve vedere il giovane Parzenski portare due aiuti decisi a centro area. Cremona perde un po’ la propria carica e le percentuali, in maniera anche naturale, tornano sulla terra. Accelera allora Poeta, Gigli spinge dentro il suo errore e Minard, ancora in contropiede, firma il -2. Con Kotti e Stipanovic appiedati da tre falli, Cazzaniga viene rispolverato per provare a tenere da solo a centro area. Missione semi impossibile, e così Gigli fa il proprio comodo, andando a raccattare il rimbalzo d’attacco per il pareggio, preludio al sorpasso firmato Parzenski dalla lunetta che chiude un parziale di 13-0 a favore dei padroni di casa. E’ festa un po’ per tutti e tutti trovano il proprio momento di gloria offensiva. Ruini segna da tre punti, Parzenski prende gli applausi del pubblico al momento della sua sostituzione e Harris chiude il primo tempo a quota 23 punti con il rimbalzo offensivo e canestro che fissa il punteggio sul 53-51 per la Vanoli.
La pausa raffredda in parte le mani in attacco, ma continua ad essere una partita votata all’attacco per entrambe le squadre. I piccoli playmaker della Vanoli, prima Chase e poi Johnson, la fanno da padrone, prendendo costantemente d’infilata Poeta, direttamente dal palleggio o con l’aiuto di un blocco, su cui la difesa di squadra virtussina è comunque abbastanza molle. Bologna, invece, dopo un inizio confortante coi canestri di Gaddefors e dello stesso Poeta, riesce a trovare il modo per incagliarsi contro una difesa che alza un po’ l’intensità, ma non è certo un muro invalicabile. Johnson e Harris riportano a +9 gli ospiti (63-72), mentre Hasbrouck è fuori partita e Smith risulta a tratti irritante. Per fortuna di Finelli almeno Minard firma un ritorno al basket giocato molto buono, almeno in attacco, e con un paio di fiammate tiene attaccati i felsinei. Stipanovic in tap in mette di nuovo 8 lunghezze tra le due squadre, prima che Imbrò segni un tripla pesantissima proprio sullo scadere del tempo. Dopo 30’ Bologna 69, Cremona 74.
Anche l’ultimo quarto non cambia sostanzialmente le carte in tavola. Bologna trova qualche buona soluzione, specie con Imbrò, ma Cremona è sempre pronta a rispondere colpo su colpo, prima con Chase, poi con Jackson e Stipanovic. Smith e Hasbrouck proseguono le loro partite da incubo, mentre Gigli è cavalcato meno del dovuto dai suoi. La Vanoli spreca almeno in un paio di occasioni tiri pesanti che potrebbero darle un’inerzia quasi definitiva, e allora la partita rimane aperta, anche perché ora i bianconeri sembrano aver capito il netto vantaggio che il proprio centro ha nei confronti dei pari ruolo. A 3’19” dalla fine è ancora +4 Cremona, ma Bologna è in risalita e Harris si vede appioppare un fallo tecnico tanto frettoloso quanto grave. Smith segna uno solo dei liberi a disposizione, ma sul possesso successivo Gigli è bravo ad attirare il raddoppio per liberare Poeta che segna da tre il canestro del pareggio a 2’58” dalla fine. Jackson risponde da vero campione con due triple, intervallate da un canestro di Smith, che issano di nuovo gli ospiti a +4. E’ solo il prologo a un finale da fuochi d’artificio. Poeta mette due liberi, ma Chase risponde da tre punti. Minard accorcia in penetrazione e poi arriva un fischio assassino contro Peric, sanzionato di un antisportivo che assolutamente, sia per il contatto che per il momento della partita, non ha ragione d’esistere. Poeta mette ancora una volta un solo libero, e sul possesso seguente Minard da tre fa esplodere il palazzo, ridando il vantaggio a Bologna a 42”(92-91). Time out Gresta. Gioco per Chase che attacca ancora la porosissima difesa di Poeta e gli stampa in faccia l’arresto e tiro del sorpasso. Rimangono 24” esatti alla Virtus per costruire qualcosa di buono, ma la penetrazione di Minard con scarico per Gigli si trasforma in una palla persa. Sesta sconfitta in fila per Bologna, Cremona in paradiso.
SAIE3 Bologna – Vanoli Cremona 93-94
Parziali: 26-33; 25-20; 18-21; 23-19;
Progressione: 26-33; 51-53; 69-74; 92-93;
MVP: Difficilissimo dare il premio a un singolo giocatore di Cremona. Premiamo, quindi, tutto il gruppo USA, che ha letteralmente messo a ferro e fuoco la difesa virtussina. Dal primo tempo assurdo di Harris, ai canestri pesanti di Jackson, passando per la prova solida di un Aaron Johnson sempre sull’orlo del taglio per finire con i due canestri pesanti di Chase.
WVP: Kenny Hasbrouck incappa nella classica serata no del tiratore, quale lui è. 5 punti, 2/10 al tiro, -4 di valutazione. Una serata totalmente da dimenticare. Con l’aggravante di avere di fronte una difesa inesistente.
SALA STAMPA
Alex Finelli
Luigi Gresta
Nicolò Fiumi