VENEZIA- Dopo Varese, Milano e Siena tutte “grandi” compagini cadute per mano veneziana, oggi è stato il turno di una volitiva Cantù, che si è dovuta arrendere ad una squadra la Reyer che dopo varie traversie ha finalmente trovato il proprio ritmo. Non è un caso che la striscia di vittorie sia coincisa con il ritorno a pieno regime sia di Clark che di Szewczyk, infatti i due già l’anno scorso hanno dimostrato di essere una coppia letale, certamente averli messi in discussione quest’anno non è stata una grande idea, e il scialbo inizio di stagione della squadra lagunare è in gran parte dovuto a questo fatto.
I complimenti questa sera sono tutti per Venezia che è riuscita ad uscire da un girone d’andata orribile riuscendo nella non facile impresa di non abbattersi e continuare a lavorare duro in allenamento. La vittoria contro Cantù è sicuramente uno dei regali più belli che la squadra poteva offrire al proprio pubblico e se serviva una prova per urlare a tutti di essere finalmente tornati, questa prova era proprio la partita contro Cantù.
Venezia è stata bravissima a non concedere troppo a Cantù che da subito ha cercato di prendere il largo, ma il duo Clark (11 punti e 13 di valutazione) e Szewczyk (21 punti e 22 di valutazione) ha suonato la carica e ha ricucito il primo parziale in favore degli ospiti. La seconda frazione è stata all’insegna delle giocare di Tyus (15 punti e 18 di valutazione) e di Tabu (15 punti e 11 di valutazione) che hanno sfoderato tutta il proprio talento per cercare di porre un freno al dominio fisico di Diawara (29 punti e 29 di valutazione). Il rientro dalla pausa lunga vede le due squadre lottare alla pari, ma quando tutti si aspettano le giocate ad effetto di Aradori o di Diawara, la differenza in campo proviene dalla sostanza di Rosselli (10 punti e 28 di valutazione) e lui il vero uomo in più di Venezia che riesce grazie ad una buonissima difesa e ad una rotazione perfetta in attacco a trovare le modalità per prendere in mano l’inerzia dell’incontro. L’ultima frazione vede Leunen (13 punti e 15 di valutazione) mettere ogni energia in campo, ma sarà tutto vano perché i ragazzi di Mazzon non concedono alcuna possibilità agli avversari.
Tabbellini http://195.56.77.208/game/?id=65623
MVP: Diawara è sicuramente colui che ha inciso maggiormente nell’incontro, ma il titolo di MVP va di diritto a Rosselli, infatti il giocatore italiano produce ancora di più di quello che dicono le sue statistiche
WVP: Bulleri, partita da dimenticare per lui, il -3 di valutazione dice già tutto.