Insieme all’anno nuovo in quasi tutte le Conference sono iniziate le partite valide per la regular season ed a questo punto della stagione guardiamo per le principali squadre quali sono i fattori positivi e quali quelli negativi.
P: enorme la dimostrazione di forza, soprattutto difensiva ed a rimbalzo, di Louisville (16-1) che ha limitato South Florida a 12 canestri dal campo e 22 rimbalzi (19 quelli offensivi dei Cardinals sui 48 totali).
M: il calendario da oggi alla fine delle regular season dei Cardinals sarà il più difficile di tutta la NCAA con 14 delle 15 partite con squadre tra le prime 100 della classifica RPI. Louisville in stagione ha un rapporto assist/FG di 0,54 con il giocatore con più assist a 5,8 di media partita, a significare che in campo ci si affida molto alle capacità di finalizzazione dei singoli.
P: partita dopo partita ci si rende conto che Cody Zeller è il miglior giocatore di Indiana (15-2) ma quello decisivo è Victor Oladipo, un ragazzo che segna, prende rimbalzi e difende, di quelli che gli scout NBA annotano subito nei taccuini.
M: se in una partita nella quale all’intervallo eri sopra di 23 punti le riserve hanno giocato 40’ complessivi, l’impressione è che il coach, nello specifico proprio Crean, sappia di poter far poco affidamento sulla panchina.
Plus: sebbene perda l’imbattibilità e probabilmente in #1 del ranking in favore di Louisville, Duke (16-1) ha la conferma di avere la migliore combinazione giocatori-allenatore perché questi Blue Devils non hanno molto talento ma coach-K riesce ad estrarlo tutto facendo apparire molti suoi ragazzi migliori di quello che in realtà sono. Solo questa sua abilità può spiegare la presenza di un giocatore non eccelso come Ryan Kelly in alcuni mock draft.
Minus: Kelly è come detto mediocre ma nella chimica di questa squadra era importante soprattutto perché non c’è un sostituto che abbia le sue 2 caratteristiche: fisico e abilità da 3pti. Sarà un caso ma la prima partita che lui ha seguito in panchina con le stampelle è stata persa da Duke e questo infortunio che lo ha “sidelined indefinitely”, è alla stessa caviglia che lo scorso anno gli ha fatto saltare il Torneo ACC e quello NCAA.
P: Kansas (15-1) sta cavalcando la sostanziale esplosione di Ben McLemore e gli incredibili numeri difensivi di Jeff Withey. McLemore (16,4 ppg, 5,2 rpg, 2,1 apg – 50% dal campo e 43,1% da 3pti) che dagli scout era considerato oltre la 10^ posizione tra le sole SG della sua classe adesso è considerato uno da lottery al draft mentre Withey (72 stoppate con 18 falli) ha portato alla creazione di un nuovo indice difensivo “blocks to fouls ratio”.
M: per assurdo il punto debole dei Jayhawks sta nella relativa debolezza delle guardie, soprattutto nella gestione dei palloni, che nelle prime 14 gare li ha portati a 184 perse, 126^ squadra della nazione con oltre 13 di media per partita.
P: Michigan (17-1) è l’ultima squadra a perdere l’imbattibilità ma lo fa in un campo e contro una OSU che raccoglierà altri scalpi. E’ vero che questa era la prima vera partita in trasferta, ma i Wolverines hanno all’attivo buone vittorie in campi neutri come quelli nei quali dovranno giocare durante il Tournament.
M: i giocatori più seguiti sono Tim Hardaway Jr e Trey Burke ma sarà un caso se la prima sconfitta dei Wolverines arriva quando Nik Stauskas, il vero giocatore chiave, non segna in doppia cifra (in realtà in questa partita non segna nessun punto).
P: coach Boeheim è sicuramente contento di come Syracuse (16-1) ha fin’ora ha svolto il suo compito, ma sa che la vera stagione inizia adesso e fondamentale sarà la partita di Sabato prossimo a Louisville.
M: nella prima partita senza James Southerland gli Orangemen hanno avuto ragione di una modesta Villanova ma riuscianno a farlo con continuità? Southerland uscendo dalla panchina era il secondo miglior marcatore della squadra (13,6 ppg e 5,2 rpg) e si deve sperare che questa sua assenza per una questione di elegibilità non sia troppo lunga o addirittura definitiva.
P: per Arizona (15-1) questo record ottenuto con il 6° calendario più difficile della nazione è un ottimo risultato anche se la PAC12 di quest’anno è competitiva come non si vedeva da tempo con 8 squadre tra le prime 75 della classifica RPI.
M: l’impatto della classe di freshmen con ben 2 All-America si sperava fosse maggiore ed avrebbe aiutato maggiormente Mark Lyons, transfer da Xavier, e Solomon Hill, un’ala che si pensa verrà scelta al secondo giro. I risultati sono davanti agli occhi di tutti con vittorie, anche convincenti, con avversari che sicuramente vedremo al Tournament come Florida, Miami, San Diego State e Colorado.
P: a Gonzaga (17-1) in tanti credevano che questo sarebbe stato l’anno di Elias Harris, un probabile tardo-secondo turno del draft, mentre in pochi avrebbero scommesso su Kelly Olynyk, un 7 piedi canadese che dopo i primi 2 anonimi anni ed una stagione da redshirt è realmente esploso. In questa stagione da junior viaggia a 18,1 ppg e 6,7 rpg ma nelle 3 partite di Conference fin’ora giocate è vicino ai 27.
M: gli Zags rappresentano l’esempio lampante di un college maggiore che per scelta ha continuato a restare in una conference di basso livello come la West Coast e per assicurarsi un invito al Tournament ha 2 possibilità: l’automatic bid vincendo il Torneo di Conference o un at-large-bid grazie a prestigiose vittorie nelle partite di non-conference. Quest’anno i Bulldowg hanno vinto diverse partite contro buone squadre come Oklahoma, Kansas State, Baylor e Oklahoma State ma nessuna contro delle corazzate.
P: Minnesota (15-3) ha perso solo con le due squadre che in questa stagione sono state #1 del ranking ed in funzione del Selection Sunday ha messo fieno in cascina con vittorie come quella casalinga con Michigan State e quelle in trasferta con Florida State e soprattutto Illinois.
M: la sconfitta contro Indiana è pesante non tanto per l’81-88 finale, quanto per come si è arrivati a quel risultato perché i Gophers erano sotto di 23 punti all’intervallo, di 13 con 4’ sul cronometro; in effetti c’è stata anche la possibilità di avere il tiro per l’OT ma perché gli Hoosiers avevano smesso di giocare troppo presto.
P: Florida (13-2) è una squadra difficile da affrontare perché fa ruotare regolarmente 8 giocatori, in Patrick Young e Erik Murphy ha 2 lunghi completamente diversi (Young gioca in post e Murphy che tira da 3pti col 43% è pericoloso nel pick-and-roll) ed ha tutte le guardie pericolose da oltre l’arco.
M: la mancanza di un go-to-guy è forse il maggior problema dei Gators che in situazioni di difficoltà non hanno nessuno abituato a gestire la pressione. Questo è stato evidente nella partita con Arizona quando con 56” sul cronometro avanti di 6 punti i ragazzi di Billy Donovan hanno inanellato 2 turnover e un errore sull’1+1 dalla lunetta, uscendo sconfitti di 1 punto.
P: Ohio State (13-3) con Deshaun Thomas, Aaron Craft e Lenzelle Smith Jr ha il più forte terzetto di junior della nazione che lo scorso anno, con un anno di esperienza in meno ed un Jared Sullinger in più, hanno portato i Buckeyes alle Final Four. Dietro al trio sta crescendo bene il sophmore Shannon Scott che pur giocando 10 minuti di media in meno rispetto a Craft, ha più assist e più rubate.
M: i ragazzi di Thad Matta hanno si vinto l’ultima partita contro Michigan che in quel momento era la #2 ma in precedenza aveva perso le altre partite contro squadre del ranking con Duke, Kansas e Illinois. I Buckeyes faticano soprattutto sotto i tabelloni perché il duo Evan Ravenel-Amir Williams che si divide il ruolo di centro pur avendo i centimetri ed il peso non è sufficiente per dare solidità al ruolo.
P: Creighton (17-1) ha perso solo un titolare della formazione che lo scorso anno è arrivata al terzo round del Torneo. Doug McDermott in questa stagione segna 24,0ppg tirando oltre il 50% da 3pti ma dietro di lui ha i 2 migliori giocatori nell’anno da senior e quindi è immaginabile che primavera si dichiarerà per il draft quindi……….per i BlueJays questo è l’anno decisivo.
M: anche Creighton è destinata a soffrire sotto canestro perchè il centro, Gregory Echenique, è un 6’9” ed il miglior rimbalzista è McDermott, alto 2 metri; non a caso l’unica sconfitta è venuta contro Boise State perdendo la lotta sotto i tabelloni 32 a 19.
P: giocare nella Horizon voleva dire per Butler (15-2) impostare un calendario difficile per i motivi spiegati parlando di Gonzaga ma ora che è nella Atlantic10 si è potuta permettere una schedule più normale. In ogni caso i ragazzi di Brad Stevens hanno comunque affrontato, e sconfitto, sia North Carolina (limitata a 18 punti nel primo tempo) che Indiana, allora #1, in OT.
M: l’infortunio di Rotnei Clarke, il top scorer della squadra (16,3ppg, 44,4% da 3pti) che nella partita con Dayton ha sbattuto violentemente la testa contro l’imbottitura a protezione della struttura del canestro ed è stato portato in ospedale col collare, potrebbe avere conseguenze ben peggiori delle 2 partite che al momento sembra dover saltare perché il collo è un punto delicato anche in uno sport dove i contatti non sono normalmente violenti.
P: in questa NC State (14-3) che dopo le sconfitte con Oklahoma State e Michigan, inframmezzate da una vittoria sofferta con UNC Asheville, diversi avevano bollato come sopravvalutata, C.J.Leslie dimostra di essere un giocatore da primo round del draft NBA ma che molto dipende anche dagli altri 2 giocatori potenziali scelte, Lorenzo Brown e Richard Howell, che fanno sognare i tifosi dei Wolfpack in un ottica Tournament.
M: ci sono state squadre che hanno vinto avendo un solo giocatore che faceva pentole e coperchi mentre NC State ha 3 punte, ognuna specializzata in una categoria (punti, assist e rimbalzi) ma se i punti di Leslie possono arrivare da altri e si può sopperire agli assist di Brown, sotto i tabelloni Howell è insostituibile e rappresenta il vero giocatore chiave della squadra.
P: San Diego State (14-3) era la favorita nella Mountain West Conference e una sicura partecipante alla postseason soprattutto per la presenza di Jamaal Franklin che sta migliorando tutte le sue statistiche (18,4ppg e 10,1rpg per lui che è alto 193cm) con l’eccezione di quella da 3pti dove il 26,9% è troppo poco in ottica Tournament e NBA.
M: le sconfitte con Syracuse, Arizona e UNLV ci stanno, ma non promettono nulla di buono in ottica MWC Tournamet visto che si tratta di una delle più forti Conference della nazione con 6 squadre tra le prime 60 della classifica RPI.