CANTU’ – Prosegue il suo ottimo momento la chebolleta Cantù, vincendo, con qualche fatica in più del previsto, la partita contro la SAIE3 Bologna, arrivata in Brianza senza Hasbrouck e Minard, e con uno Smith limitato dall’influenza. Una vittoria alla fine legittima, forse un pò troppo ampia nello scarto finale, ma che ha mostrato come la squadra di Trinchieri abbia ormai il piglio della grande, che magari ha preso un pò sotto gamba l’impegno inizialmente, ma non si è disunita, facendo la partita con tranquillità, fino al momento in cui la combinazione tra il maggior tasso di talento proprio e le scarse rotazioni degli avversari hanno naturalmente portato i due punti ai biancoblù. Che hanno mostrato il solito buon basket corale (4 uomini in doppia cifra, due a quota 8), con alte percentuali di tiro e una difesa che tenuto ancora una volta l’attacco avversario ai minimi termini. Positivi come al solito Markoishvili e Aradori, bene Tabu, sugli scudi anche Leunen, che ha nei bolognesi una delle sue vittime preferite. Il girone d’andata, così, si chiude alla grande per gli uomini di Trinchieri, che osservano anche la caduta di Varese e il match di domani tra Siena e Sassari come occasioni importanti per rifarsi sotto in ottica primo posto. Poco da rimproverare, invece, alla Virtus Bologna. Arrivata in Lombardia a ranghi ridottissimi ha fatto partita di testa per tutto il primo tempo, toccando anche vantaggi interessanti (+7 in un paio di occasioni). Poi lo strapotere di Cantù è venuto fuori, soprattutto in difesa, dove le maglie dei biancoblù hanno fermato il giovane attacco felsineo a soli 25 punti nella seconda frazione. Nonostante tutto, nonostante la classifica e nonostante la quinta sconfitta consecutiva, Finelli può portare con se le buone cose fatte da Gaddefors, i tanti minuti giocati da Moraschini e Imbrò, ma anche dai giovanissimi Fontecchio e Parzenski. Certo, rispetto ai fasti del passato sono considerazioni che stridono un pò, ma oggi il convento, sotto le Due Torri, passa questo.
La partita, a sorpresa, segue un copione preciso nel primo tempo: Bologna scappa, e Cantù insegue. Forse per la assoluta mancanza di pressione, forse per voler dimostrare qualcosa all’ambiente, Poeta e compagni riescono a giocare una buona pallacanestro, ispirati da un inizio sontuoso di Viktor Gaddefors (10 punti nel primo quarto col 100% al tiro). Cantù, soprattutto grazie ad Aradori, non si stacca mai, ma nemmeno riesce a prendere il controllo delle operazioni come ci si aspetterebbe. Il vantaggio è di due lunghezze per gli ospiti dopo 10′, ma il meglio per Bologna deve ancora venire. Rocca, Gigli e Poeta ora trovano il canestro e spingono la V Nera al +7, prima che un parziale di 8-0 per Cantù sembri far tornare le debite distanze, con i canestri di Brooks e Tabu. Bologna, però, dimostra di non essere venuta in gita di piacere, e ancora Rocca sul finire del tempo tiene avanti i suoi (39-38 a fine primo tempo).
Che la Virtus non sia un fuoco di paglia lo conferma l’avvio di secondo tempo. A Poeta si affiancano i canestri di Moraschini e Smith, ed è ancora +5 SAIE3. Qui però Cantù si sveglia definitivamente e comincia, lentamente, a prendere in mano le redini dell’incontro. Il primo squillo di tromba importante lo dà Anderson con due triple filate, per il vantaggio 54-51. Poeta risponde da capitano, ma Markoishvili e Aradori aumentano ulteriormente la forbice, e il tabellone dopo 30′ dice 61-55 chebolletta. Leunen e Gaddefors si rispondono dalla lunga distanza al pronti-via dell’ultimo quarto, ma intanto il motore di Bologna comincia a perdere giri in attacco, stritolata dalla difesa di casa. Markoishvili dalla lunetta e ancora Leunen da dietro l’arco firmano il +12 che è sintomatico di come la Virtus si stia sciogliendo in favore di una Cantù ora ormai saldamente al comando delle operazioni. La quinta vittoria consecutiva per Mazzarino e compagni si materializza velocemente, con Brooks e Tabu a fissare il divario attorno ai 15 punti, mentre gli ospiti alzano bandiera bianca, anche per via dell’uscita per falli del proprio miglior uomo di giornata, Gaddefors.
chebolletta Cantù – SAIE3 Bologna 79-64
Parziali: 19-21; 19-18; 23-16; 18-9;
Progressione: 19-21; 38-39; 61-55; 79-64;
MVP: Maarten Leunen gioca una partita a tutto tondo, facendosi sentire a rimbalzo e mettendo punti pesanti nel break decisivo.
WVP: La coppia di lunghi virtussina Gigli-Smith (anche se influenzato) ha abbastanza deluso, nel giorno in cui, con le assenza di Hasbrouck e Minard, avrebbero dovuto, invece, dare un contributo extra.
Nicolò Fiumi