Pesaro – Vittoria doveva essere per la capolista e vittoria è stata. Nessuna sorpresa quindi nel testacoda dell’Adriatic Arena, ma anzi tante conferme sono arrivate dall’impietoso confronto tra una squadra che lavora unita e con grande profitto fin da agosto e da una squadra nuova, fatta e poi rifatta daccapo a partire dall’allenatore; tra una squadra bilanciata e che funziona come un orologio ed un’altra che al momento non ha altro schema che tirare da tre o penetrare per poi scaricare sull’arco per un tiro dall’arco.
Varese si aggiudica il platonico ma inebriante titolo di campione d’inverno con una partita che non è stata tra le migliori del suo campionato, sonnecchiando per un tempo e dovendo fare a meno, oltre che del già noto Ere, anche di Banks, infortunatosi preoccupantemente alla caviglia sinistra nel corso del secondo quarto.
Poco male perché, dopo un primo tempo encomiabile almeno per impegno, i pesaresi si sono volatilizzati improvvisamente al ritorno in campo come successo già domenica scorsa nel derby contro Montegranaro; se contro i cugini il pubblico di casa si era dovuto sorbire una prestazione oscena (parole di Markovski) dall’inizio alla fine, in questo caso ha dovuto assistere ad una resa senza condizioni nel secondo tempo, nel corso del quale la Cimberio ha imposto un dominio atletico quasi imbarazzante, come dimostrano il dominio a rimbalzo e le pessime percentuali concesse agli avversari.
La lieve attenuante per la Scavolini Banca Marche è stata che questa volta di fronte c’era una squadra già in grado di tritare avversari ben più blasonati e con una sola sconfitta sul groppone.
Si parte, come previsto, con tatti applausi per il ritorno dell’ex Sakota e con la già nota assenza di Ere tra i lombardi.
Il posto in quintetto base della guardia – ala nigeriana è preso, come previsto, da Erik Rush, mentre tra i padroni di casa partono in quintetto sia il nuovo arrivato Stipcevic che Crosariol, in dubbio fino alla fine; entrambi, peraltro portano buoni risultati, il primo in attacco ed il secondo in difesa sullo spauracchio Dunston.
I problemi sorgono quando i ripetuti cambi di Markovski portano entrambi in panchina e, soprattutto con l’assenza del croato, i biancorossi di casa fanno tanta fatica ad orchestrare un attacco fluido, fatta eccezione per un ispiratissimo Cavaliero in fase realizzativa.
Il primo quarto è comunque di studio e quindi la stessa Varese non ne approfitta con troppi tiri sbagliati e qualche palla persa di troppo; in ogni caso gli ospiti vanno al riposo della prima pausa sul 16-13 grazie ad una buona prestazione corale che supplisce all’importante assenza di Ere.
E’ una spettacolare schiacciata con fallo di Barbour a dichiarare aperte le ostilità in apertura di secondo quarto; con un parziale di 8-0 la Scavolini si porta sul 21-16 ed infiamma il pubblico, ma poi Varese non si scompone e replica con un Talts che, con le sue triple, a sorpresa mette in difficoltà Crosariol più di Dunston; le note dolenti per la Cimberio arrivano dopo 3 minuti e mezzo quando Banks, dopo avere portato a conclusione un contropiede, s’infortuna seriamente alla caviglia sinistra e se ne esce definitivamente dal campo.
Sul momento Pesaro non ne approfitta ma poi dal 26-32 si porta sul 38-37 finale con i primi canestri, per la verità piuttosto estemporanei, trovati dai quei lunghi che fino a quel momento non erano pervenuti in attacco; un vantaggio inaspettato e forse un po’ immeritato ma che comunque testimonia uno spirito alquanto differente dalle ultime prestazioni.
La Cimberio è ridotta ai minimi termini; tra i piccoli sono rimasti solo De Nicolao, Green e Rush che giocheranno quasi ininterrottamente fino alla fine, ma nel terzo quarto si sveglia Dunston, fin lì ben tenuto, con 11 punti e tanta presenza sotto entrambi i tabelloni; a lui si unisce uno spettacolare Polonara (che alla fine metterà a segno una doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi) e la Cimberio s’invola improvvisamente verso la vittoria finale.
Pesaro barcolla per i primi minuti ed incassa un tremendo parziale di 3-19 in cui vengono a galla tutti i suoi problemi di amalgama; a 4 minuti dalla fine si è sul 43-59 ma poi, contrariamente a quanto visto contro Montegranaro, arriva una reazione che la riporta sul 53-61, grazie alle triple di uno Stipcevic assai motivato e comunque tra i più positivi dei suoi.
Si tratta in realtà di un fuoco di paglia perché Polonara continuano ad imperversare, ben orchestrati dalla sapienti mani di un lucidissimo Green; il quarto si chiude su un 53-65 che, alla luce di quello visto in campo, lascia ben poche speranze per i padroni di casa.
Nell’ultimo quarto i pericoli per la squadra di Vitucci arrivano solo dai tanti falli che gravano i giocatori, a partire da Talts, il primo ad uscire per 5 falli, e da un po’ di stanchezza determinata dai pochi cambi.
Ciò nonostante le idee sono più confuse tra i padroni di casa che tra gli ospiti; la Scavolini Banca Marche oramai gioca come al campetto, con una sequela di tiri da tre e forzature che permettono a Varese di arrivare al traguardo a mani basse nonostante un evidente stanchezza che però, oltre a sporcare qualche percentuale, altri danni non ne fa.
La Cimberio può così festeggiare uno straordinario primo posto ala termine del girone d’andata, anche se le condizioni di Banks gettano qualche ombra sull’immediato futuro.
La Scavolini Banca Marche arriva a quota 11 sconfitte consecutive; la penultima posizione è ancora lì a breve distanza ed oggi qualche segno di miglioramento, ma ad oggi la situazione è sportivamente parlando drammatica.
Scavolini Banca Marche Pesaro – Cimberio Varese 69-82
Parziali (13-16; 25-21; 15-28; 16-17)
Progressione 13-16; 38-37; 53-65
Tabellini
http://195.56.77.210/game/65607.html
Mvp: la coppia Polonara – Dunston nel secondo tempo ha letteralmente dominato sotto i tabelloni ed è difficile chi sia stato il migliore tra i due; alla fine andiamo con il giovane italiano che si fa preferire, oltre che per le cifre leggermente migliori, anche per un minore numero di palle perse
Wvp: è un peccato citare Crosariol in questo premio all’incontrario, perché comunque finché era rimasto in campo aveva limitato discretamente Dunston, ma poi si è eliminato da sé dal match con un quinto fallo di frustrazione tanto stupido quanto plateale e che grida ancora vendetta al cielo.
Spogliatoi
Markovski: abbiamo ceduto improvvisamente sotto la loro forte pressione fisica. Mentre nel primo tempo siamo riusciti nel nostro piano partita di limitare i loro attacchi al ferro, nel secondo tempo siamo crollati fisicamente fino a lasciarci andare in maniera evidente anche in attacco. La chiave è stata in ogni caso la loro presenza fisica sotto canestro, in particolare di Dunston; Crosariol si era innervosito per dei falli fischiatigli che probabilmente non c’erano…….è chiaro che così facendo ci ha messo in difficoltà ma fin lì si era applicato bene.
Vitucci: chiaramente sono soddisfatto dell’ennesima prova consistente della mia squadra, che ha capito quando è stato il momento di chiudere il match ad inizio terzo quarto; nonostante le due assenze importanti siamo riusciti ugualmente a giocare uniti e ben collegati tra i reparti. Ovviamente sono contrariato per l’infortunio che ha colpito anche Banks, ma sono anche confortato dalla consistenza dimostrata dalla squadra anche in questa occasione; il rischio di oggi era quello di non avere riferimenti contro una squadra “nuova” per tutti come la Scavolini Banca marche, ma i ragazzi hanno dimostrato grande attenzione ed applicazione.
Sakota: oggi mi sono molto emozionato per il ritorno a Pesaro e per l’accoglienza del pubblico; ringrazio gli amici di Pesaro per questo ed in particolare i ragazzi della curva per la coppa che mi hanno donato ad inizio partita. Sulla targa c’è scritto che loro sono orgogliosi di me, ma in realtà sono io ad essere orgoglioso di loro; spero che la Scavolini Banca Marche possa riprendersi, per quanto riguarda noi posso dire che giochiamo senza guardare troppo lontano fin da inizio stagione e dobbiamo continuare così.
Cavaliero: è un momento difficilissimo, facciamo fatica contro chiunque anche se nella partita di oggi io vedo qualche miglioramento rispetto a quella di domenica scorsa. Abbiamo lottato alla pari per tutto il primo tempo e la speranza è che nelle prossime partite possiamo mantenere la giusta intensità per tutta la partita o quasi; siamo i primi ad essere dispiaciuti, se non addirittura a vergognarci, per questa situazione e vi posso garantire al 100 % che tutti si stanno impegnando per venirne fuori e nessuno non ci sta mettendo la faccia……questo vorrei che sia chiaro soprattutto al pubblico, al quel chiedo di starci vicino.
Giulio Pasolini