CASERTA – Ai limiti della perfezione la prestazione di una Juvecaserta eccezionale e dinamica, che annienta con la sua difesa un Banco Sardegna troppo legato ai suoi tiri da fuori, che stasera vanno a sprazzi. La Juve si dimostra concreta e si mette in condizione di poter dare fastidio a chiunque per il prosieguo della stagione.
Quintetti della vigilia rispettati davanti ad una cornice di pubblico comunque numerosa nonostante le festività. Si parte con una bimane imperiosa di Akindele, cui risponde prontamente Drake Diener con la prima tripla di serata. Thornton punisce con la stessa moneta, nell’unico canestro della sua serata, una Caserta pigra in difesa e pasticciona in attacco. Con due perse in fila Sassari prova a scappare in maniera definitiva, cercando di chiudere le storia sul più sei, ma il jump dalla media di Jonusas prova a tenere botta e a gridare battaglia. Le scorribande in attacco di Sassari sono letali ed i cugini Diener si alternano nel trovare il fondo del secchiello. Al quarto minuto siamo 10-17 con Sassari che spara bombe a ripetizione. Sull’ennesima palla persa che costa il facile appoggio di Easley, per il più 9, Sacripanti chiama timeout, togliendo uno spento Jelovac e mettendo Mordente, subito mandato sulle piste di T.Diener, con buoni risultati. La Juve ci mette il cuore e con due liberi di Maresca e una schiacciata volante di Akindele prova a rilanciarsi, ma il terzo fallo (prematuro) di Jonusas, partito molto bene, nonchè la tripla di Travis Diener la ricacciano prontamente. Qualcosa è cambiato e lo si vede. Nonostante la squadra casertana ci provi in tutti i modi a giocare la sua pallacanestro, sembra sempre la squadra di Sacchetti ad avere in mano il pallino del gioco. L’ingresso in campo di Mavreides, subito a bersaglio, ed il solito Mordente, per cui davvero sono finiti gli aggettivi, permettono alla Juve risalire fino al 18-22 del nono minuto. La macchina perfetta di Sassari si inceppa, riuscendo a produrre solo un misero 1/2 con D.Diener, mentre la Juve con caparbietà è brava a buttarsi dentro e ad accorciare ancora con Mordente, che dalla linea della carità è più preciso del suo collega. La difesa dei padroni di casa fa la differenza, con i sardi che segnano la miseria di 4 punti negli ultimi 5 minuti, ed alla prima sirena siamo 22-23.
La ripresa si apre con una girandola di cambi che rivoluzionano i quintetti in campo. Devecchi ripaga subito il suo coach con due punti che fermano l’anemia dei biancoblu, mentre Sacripanti si affida a Michelori e al giovane Sergio sotto i tabelloni. La partita diviene più brutta, con tante difese al limite e palle sporcate. Nella bagarre vincono i lottatori e la Juve ribalta il risultato con la garra a rimbalzo proprio di Michelori e il contropiede di Mavreides propiziato dall’ennesima palla recuperata. Sul 26-25 Sacchetti chiama timeout e trova pronta la tripla di D.Diener che sembra ridare fiducia ai suoi. Caserta trova punti ed energia da Sergio e Mavraides e la gara si accende. Le giocate di Travis Diener sono commoventi, ma Maresca ed ancora un positivo Sergio tengono la gara con vantaggi risicati. Col bonus speso, Sassari continua a non trovare più il bandolo della matassa, Mordente con esperienza è bravo a cercare e trovare i falli in vernice, dando alla Juve il 37-35 al 17′. I sardi forzano e sbagliano, i casertani si affidano al genio sregolato di Gentile che va con la sospensione. Nel momento di difficoltà è ancora Drake Diener a segnare per i suoi un canestro pesante, mai ragazzi di Sacripanti sono on fire e con Michelori prima vanno col gioco da tre punti, poi, sul recupero dell’ex Siena, viene innescato un formidabile contropiede chiuso da capitan Maresca. Sotto di sette punti, senza idee e ritmo, Sacchetti si rifugia nel timeout ma si prende la schiacciata in faccia di Akindele. Inutile dire che a togliere le castagne dal fuoco ci pensa il maggiore dei due cugini in forza alla Dinamo, ma sull’ultimo possesso Stefano Gentile piazza la bomba che incredibilmente chiude la prima metà di gara sul 49-40. Un vantaggio che è frutto di una difesa a zona “atipica” che non riesce a dare punti di riferimento a Sassari e che toglie pesantemente ritmo in attacco, un’arma molto efficace ce fa la differenza. È sorprendente come la Juve, pur tirando con un misero 2/6 dalla lunga distanza, riesca a mantenere la testa del match, e di si uro pesano molto i 12 liberi mandati a bersaglio, nonchè un 59% dall’interno dell’area. Sassari si tiene in linea di galleggiamento con un 7/13 dai 6,75 e una produzione di gioco affidata solo ai Diener.
Sacripanti per la ripresa delle operazione inserisce nuovamente Sergio e Jonusas, con un quintetto basso per fronteggiare gli esterni con mano calda ospiti. È un continuo botta e risposta, con Gentile e Mordente bravi a segnare in sospensione, mentre la replica della Dinamo è affidata ad Ignerski, che era stato molto anonimo nel primo tempo. Sacchetti schiera i suoi con zona fronte pari, punita però dal jump di Jonusas che vale il più 11 al 25′. Brutta pallacanestro, tanti errori da ambo i lati. Easley frustrato dalla situazione e da due infrazioni di passi (nette) a suo giudizio non veritiere, si becca un tecnico che costa a Sassari 5 punti sulla bomba di Jonusas per il più 15. Ancora Drake Diener a lanciare la carica dei suoi con la tripla ma rispondono con grande freddezza prima Jelovac dal gomito e poi Mavraides dalla lunga distanza per il più 16. Travis Diener prova a lanciare la rimonta quando suona la sirena del terzo periodo sul 65-52.
Tutt’altro che finita la partita, Sacchetti piazza la bomba del -10 ( subito risposta dalla schiacciata a rimorchio di Jelovac), Travis Diener lo imita subito dopo facendo capire che i sardi ci credono e non poco. Michelori fa 1/2 dalla linea mentre ancora l’ex play dei Pacers spara la bomba, firmando un parziale di 9-3 in meno di due minuti. La Juve si butta dentro a testa bassa e prova a caricare di falli l’avversario, segnando dalla lunetta, ma sul fronte opposto arrivano solo altre triple, con stavolta Devecchi protagonista per il 70-64 del 33′ su cui Sacripanti va col timeout. Ignerski finalmente sbaglia dalla lunga, mentre Mordente finalmente trova il bersaglio grosso, ridando ossigeno ai suoi ma Sassari sembra trovare l’energia insperata da Sacchetti che si erge a uomo della provvidenza con 5 punti in fila. Jelovac dopo tanti errori non perde fiducia e mette una bomba importante, proprio mentre coach Sacchetti perde Easley per falli. La Dinamo continua a provare ancora solo da tre (l’unica soluzione stasera per segnare) ma Thornton ha le polveri bagnate e sbaglia. Caserta, invece, è ancora brava e lucida a procurarsi il bonus con annessi tiri liberi e a stringere le maglie in difesa recuperando palloni preziosi. I liberi di Akindele e Gentile regalano nuovamente 10 punti di vantaggio alla Juve a 3′ dalla fine, ma Sassari trova ancora qualcosa da Sacchetti che fingendo una manata al volto si prende un discutibile antisportivo, che costa solo però due punti. A 2′ dalla fine l’ennesima tripla di giornata, stavolta a firma di Ignerski, mette paura alla Juve col -5, ma qui servono i muscoli di Akindele che con un gancio vecchia scuola che si arrampica sul ferro riporta a tre i possessi di distanza. Sassari forza e sbaglia, Jelovac subisce fallo a rimbalzo e gira in lunetta, segnandone solo 1. È ancora la difesa bianconera a fare la differenza con il recupero che lancia alla bimane proprio del lungo serbo. La gara è ampiamente in ghiaccio e in controllo per gli uomini di Sacripanti che chiudono 88-81, in un tripudio, con una prestazione di gran classe e che conferma i progressi di una squadra che cresce partita dopo partita, continuando a stupire tutto e tutti. Sassari si dimostra poca cosa stasera, troppo legata al tiro pesate e al rendimento dei due Diener che stasera hanno fatto pentole e coperchi. Caserta con questa vittoria incredibilmente si mette in condizioni di poter andare alle final 8 vincendo a Reggio Emilia, conscia del proprio destino e senza guardare agli altri campi. Ho smesso da tempo di credere ai miracoli, sarà ora di trovare nuove parole per descrivere le imprese di questa Juve.
JUVECASERTA – BANCO SARDEGNA SASSARI 88-81
Parziali: 22-23; 27-17; 16-12; 23-29
Progressione: 22-23; 49-40; 65-52; 88-81
Sala Stampa
Sacchetti
Molto semplice, la pallacanestro è fatta di intensità. All’inizio per noi era molto facile far canestro, pensavamo fosse fatta, invece abbiamo trovato una Caserta molto aggressiva mentalmente, e questo ci ha creato difficoltà. Se prendi un gap così in trasferta, è difficile recuperare. Abbiamo fatto errori dal punto di vista mentale di approccio e atteggiamento. Quando una squadra sta bene ed è gasata tutto è più facile. Ci sono stati troppi errori nel finale da parte nostra. Non abbiamo avuto intensità e cattiveria agonistiche adeguate per poter sperare di vincere in trasferta. Dovevamo essere più operai, abbiamo giocato come a Orleans, a specchiarci dopo 5 minuti ben giocati. Speriamo che ci serva di lezione, le squadre non si fanno solo con i soldi, ma anche col cuore e con la voglia, di conseguenza grandi complementi per Caserta, gente che gioca molto e mugugna poco.
Sacripanti
Abbiamo giocato la nostra miglior partita dell’anno sotto un punto di vista di gioco di squadra offensivo ma anche sotto un profilo di tattica per i 40 minuti, facendo difese strane e preparate in settimana che sono state produttive. Bravi a trovare gli angoli opposti a dove iniziava l’azione, bravi a essere lucidi, a far sempre la cosa giusta, tutti luci e bravi a colpire. Caserta non si è difesa di fronte alla corazzata, non si è adattata, cercando di abbassare i ritmi, abbiamo giocato secondo il nostro credo e in difesa siamo stati, dopo un inizio incredibile da parte loro, a dir poco perfetti, correndo sui loro errori e giocando una partita eccellente. Sono più calmo rispetto alle vittorie con Avellino e Cantù, qui più controllo ma sono davvero orgoglioso e soddisfatto per la squadra. Tutti hanno fatto bene stasera, spero e penso di non dover dare sempre qualche calcio nel sedere a Jelovac per farlo stare dentro al nostro stile di gioco, perché mentre all’inizio rompeva quel che avevamo preparato poi al suo rientro è stato decisivo. Un plauso per i nostri giovani Marzaioli e Cefarelli, che ci stanno dando tanto in settimana, un grande grazie a Sergio che ha fatto una partita importante e oggi ci ha dato minuti e punti ad un livello di pallacanestro altissimo, per uno che non ha mai giocato neanche a livelli di b eccellenza prima d’ora, testimonianza di come spesso gli italiani vengano fatti marcire e ignorati nelle cadetterie. Sulla prossima giornata, credo che la forza di questa squadra sia che non deve fare calcoli, può essere una finale o meno, poco importa. La prossima, se ci dovesse dare le final 8 sarebbe qualcosa di più che un traguardo insperato, ma oggettivamente penso che vincere a Reggio Emilia sia difficile visto che in casa loro sono una gran squadra. Credo che il break che ci ha fatto vincere è derivato da quella zona mista che li ha mandati in confusione e quell’aggressività delle nostre uscite in difesa da parte di Michelori e Sergio che ha fatto perdere loro sicurezze.
Sergio
Sarà difficile dimenticare le emozioni dopo il primo canestro, un’esperienza unica che mi porterò dentro sempre. La partita di stasera, a mio giudizio, è girata ad inizio secondo quarto: volevamo cercare di essere accoppiati con loro difensivamente nei primi dieci secondi dell’azione, ci siamo riusciti e abbiamo recuperato quei palloni che ci hanno dato fluidità in attacco. L’anno scorso giocavo a Bisceglie in B2, le guardavo alla tv queste partite con campioni del calibro di Diener, ora proverò a fare del mio meglio per far andare avanti questo sogno. Mi è stata data la possibilità di essere qui e proveremo a fare il meglio possibile. Non avevo mai pensato di arrivare a questo livello, ora quello che succede succede, voglio provare a continuare su questa squadra, senza rimpianti. La mia, è un’opportunità venuta dal nulla, ora lottiamo senza pensare a nulla.
Gentile
Miglior partita da playmaker? Beh, di sicuro una partita solida: i tiri allo scadere decisivi vengono e se ne vanno, il vero segreto è che si continua sul lavoro quotidiano. Chiave della partita è stata per noi quando finalmente abbiamo letto il loro uno vs uno; Travis Diener nel secondo quarto ha fatto canestri incredibili, Thornton invece lo abbiamo marcato bene, mentre su Drake non lo abbiamo fatto ricevere nel finale di gare, giocando su Ignerski e Sacchetti. In attacco abbiamo giocato sulle loro debolezze, facendo quasi 90 punti, cosa che per noi non capita tutti i giorni. Abbiamo messo tanta aggressività e ci abbiamo provato, facendogli sentire le mani addosso, giocando col fisico in difesa. Andiamo adesso a Reggio Emilia senza pressione, provando a mantenerci umili e e restare con questa grinta, provando a toglierci questa soddisfazione. Giocare l’all star game è stata una grande soddisfazione, pensando al futuro, (anche in relazioni alle voci del possibile tesseramento di Travis Diener per l’europeo) penso che se dovessi ricevere la chiamata per l’europeo ne sarei davvero orgoglioso, vedremo se riuscirò a meritarmela
MVP: La Juve ha costruito mattone su mattone questa vittoria. Un plauso a Jelovac che ne finale ha fatto cose importanti, ma Mordente, Gentile, Mavraides, Michelori hanno davvero fatto cose importantissime stasera. Per Sassari i cugini Diener sono stati la squadra.
WVP: Easley, fuori gara e annullato da Akindele, perde anche la testa nel finale.
Domenico Landolfo