SASSARI – La Dinamo Banco di Sardegna Sassari batte la SAIE3 Virtus Bologna, in un match che si è rivelato più complicato del previsto. Gli emiliani, dopo aver lasciato a casa Ricky Minard, hanno rinunciato all’ultimo istante anche a Moraschini, che pur effettuando il riscaldamento pre partita non ha calcato il parquet del PalaSerradimigni. I sassaresi, dopo una prima fase di studio, hanno dominato la partita, che si è riaperta a cavallo degli ultimi due quarti a causa di un passaggio a vuoto dei ragazzi di coach Sacchetti, che gli ospiti hanno capitalizzato a dovere grazie anche un fallo tecnico a Travis Diener e un antisportivo a DiLiegro. La Dinamo chiude con un’importantissima vittoria un anno che rimarrà nella storia della società del presidente Stefano Sardara. La semifinale dei play off scudetto, giocata contro i campioni d’Italia della Mens Sana Siena, e il debutto in Eurocup fanno già parte del passato, ma rappresentano obiettivi che i biancoblù ambiscono a migliorare nel 2013. Per i bolognesi, la sconfitta al PalaSerradimigni rappresenta la chiusura del cerchio di un anno che ha visto le V nere eliminate proprio dai sassaresi dalla serie playoff del passato campionato. I ragazzi di coach Finucci sono alla terza sconfitta consecutiva, e probabilmente sono svanite le speranze di agganciare le Final Eight di Coppa Italia.
Il match
La Virtus presenta nel quintetto l’americano Hasbrouck al posto dell’acciaccato Moraschini. Sassari in avvio non trova il canestro dalla distanza, e i bolognesi riescono agevolmente a contenere i frombolieri biancoblù. Primo parziale di 4-8 per gli ospiti e coach Meo Sacchetti chiama il minuto per sistemare alcuni aspetti dei giochi in attacco. La Dinamo alza l’intensità difensiva e riesce finalmente a concretizzare alcune giocate in campo aperto. Travis Diener inizia con le sue lezioni di basket spettacolo, e i sassaresi confezionano un parziale di 10-2 che costringe questa volta coach Finelli al timeout. Iniziano le rotazioni e il quarto si chiude con la prima tripla dei biancoblù firmata, non ditelo ai bolognesi, da Drake Diener da circa nove metri. Il primo parziale si chiude sul 19-13.
La Dinamo sfrutta l’inerzia a suo favore e si porta subito il proprio vantaggio in doppia cifra, con un Travis Diener incontenibile sia per Poeta sia per il giovanissimo Imbrò. La differenza è tutta nell’apporto, in termini d’intensità su entrambi i lati del campo, dei giocatori che si alzano dalle due panchine. Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Manuel Vanuzzo portano caparbiamente il loro mattoncino, mentre nelle fila delle V nere è evidente che la giovane età di Imbrò, Parzenski e del debuttante Fontecchio, vada a incidere in termini di esperienza. La Virtus non sprofonda grazie a Poeta, ma la Dinamo diverte e vola sul 38-22. Il quarto si chiude con i padroni di casa in totale controllo sul punteggio di 44-30.
Al rientro sul parquet la musica non cambia. Finelli è costretto a tenere in panchina Poeta gravato di tre falli e il gioco dei bolognesi è farraginoso, grazie anche all’ottima intensità difensiva dei sassaresi. Il rientro in campo del play azzurro coincide con il primo black out dei padroni di casa, che soffrono anche sotto le plance l’esperienza di Mason Rocca. Le V nere chiudono il quarto in fiducia e cercano di riaprire la partita (61-48).
Malgrado la strigliata di Meo Sacchetti la Dinamo subisce ancora le fiammate di Poeta. Travis Diener s’innervosisce e dopo essere stato costretto al fallo dal play bianconero, gli viene fischiato anche un tecnico per proteste. Il PalaSerradimigni s’infiamma sul -6, ma un antisportivo fischiato a DiLiegro e una successiva tripla dell’indemoniato Poeta portano gli ospiti sul -3 quando mancano sette minuti alla sirena. Meo Sacchetti chiama ancora il minuto e ottiene dai suoi la reazione che chiude definitivamente il match. Il pick and roll Travis Diener-Tony Easley non è letto nella maniera migliore dai bolognesi e la Dinamo scappa ancora sul 73-62. Sale in cattedra anche Professor Thornton che in coppia con Drake Diener scrive la parola “fine” sul match. Resta il tempo per una meritata standing ovation per un esausto Poeta, salutato calorosamente dal pubblico del PalaSerradimigni, che riserva uguale trattamento per i suoi beniamini. Il tabellone fissa il risultato finale sull’81-67.
SALA STAMPA
SACCHETTI
Abbiamo concluso bene un anno molto importante e molto gratificante. La partita è stata un po’ strana. Siamo riusciti subito a fare il break nel primo tempo, poi nel secondo sembrava la partita fosse rotta ma non è stato così. Noi abbiamo staccato la spina e loro con i giocatori d’orgoglio che hanno, sono rientrati in partita. Abbiamo dato un’altra accelerata al match ed è finita a nostro favore. A volte queste reazioni non accadono perché quando si esce fuori dalla partita è sempre molto difficile rientrarci. Si diventa nervosi e arrivano falli tecnici o antisportivi che tra l’altro sono stati giustamente sanzionati. Il nostro merito più grande è stato proprio questo: riuscire a vincere la partita due volte. E’ stata una reazione da grande squadra. Il non riuscire ad ammazzare partite come queste rimare uno dei nostri difetti. Siamo stati molto leggeri di testa. Per il 2013 mi piacerebbe ripetere quello che abbiamo fatto in quest’anno, cercando di fare un passo avanti in tutte le direzioni. Non so se sono stato chiaro. E’ stato importante superare il turno di playoff contro tutti i pronostici ed esordire in Eurocup. Inoltre siamo cresciuti sia come squadra e come società. Ora abbiamo un po’ di considerazione nell’ambiente, mentre prima potevamo essere qualcosa di labile destinato a spegnersi dal giorno alla notte. Abbiamo acquisito una certa solidità e concretezza che ci fa ben sperare.
FINELLI
Abbiamo dato tutto quello che avevamo a livello di energie fisiche, di orgoglio e di tenacia. Mi è piaciuto l’atteggiamento della mia squadra quando abbiamo provato a rientrare in partita. A mio parere i dati chiari e oggettivi della partita sono le 15 palle perse del primo tempo, a fronte delle sole 7 del secondo e le diverse percentuali al tiro delle due squadre. Sassari è stata brava a chiudere l’area ma onestamente non abbiamo avuto la capacità di aprire bene il nostro gioco. Abbiamo sbagliato inoltre alcuni tiri aperti con Smith e Hasbrouck ed ecco le motivazioni sul break prodotto dalla Dinamo nel primo tempo. Negli ultimi due quarti abbiamo giocato in perfetta parità, e il punteggio lo dimostra. L’1/10 al tiro da tre del tandem degli americani non ci ha permesso di stare più a lungo nel match. Torniamo a casa con la consapevolezza di aver giocato una partita tosta. Un plauso a Poeta che non era al 100% della sua condizione, ma ha dato il meglio di se grazie all’adrenalina, all’orgoglio, al sorriso e alla tenacia. Il suo atteggiamento ci ha permesso di non mollare e incarna lo spirito che dovremo avere per superare le difficoltà che stiamo affrontando. Mi piace segnalare l’esordio di un ragazzo classe ’95. Fontecchio è stato in campo per 14 minuti. Lui insieme a Imbrò hanno l’età di Thornton e Rocca. Penso che sia un chiaro segnale che nella pallacanestro italiana ci sono giovani che possono dire la loro. Ora per avere qualche possibilità di centrare le Final Eight di Coppa Italia, dovremo vincere contro Brindisi in casa e Cantù in trasferta. Quello che mi interessa è che la squadra giochi con fiducia ed entusiasmo e con la massima serenità. L’ambiente del PalaSerradimigni è magico e l’importante che quest’aspetto si stia consolidando nel tempo. Sul fatto di quanto possa incidere il pubblico di Sassari, parlavo proprio ieri con Poeta. Mi diceva che quando ha giocato con la nazionale italiana, ha sentito che l’energia di questo Palazzetto spinge la squadra. Lui l’ha vissuta sia da avversario che da giocare di casa giocando con la Nazionale. Il cerchio si chiude con il caloroso applauso che oggi il pubblico ha riservato a Poeta a fine partita.
THORNTON
E’ stata una partita molto difficile, giocata contro una squadra che ha fatto la storia della pallacanestro italiana come Bologna. Noi venivamo da una partita difficile come quella contro Roma, giocata a mio avviso non al massimo delle nostre possibilità. Affrontare Bologna ci ha permesso di avere la giusta tensione per via degli scorsi playoff. Non esistono partite facili, ci sono sempre delle incognite e nulla è mai scontato. Oggi sono bastati due falli tecnici e la striscia positiva di Poeta per riaprire il match. Speriamo di giocare anche nel 2013 come stiamo facendo ora perché penso sia la strada giusta.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Virtus SAIE3 Bologna 81-67
Parziali: 19-13; 25-17; 17-8; 20-19.
Progressione: 19-13; 44-30; 61-48; 81-67.
Mvp: Travis Diener e Peppe Poeta sono stati i trascinatori delle proprie squadre. L’americano per tre quarti del match ha portato sui banchi di scuola lo stesso Poeta e Matteo Imbrò, mentre il play della nazionale è stato protagonista di una prova di orgoglio nell’ultimo quarto, premiata dalla standing ovation del pubblico del PalaSerradimigni.
Wvp: Kenny Hasbrouck. Bologna oltre alle assenze di Minard e Moraschini, paga la giornata storta dell’americano. Impalpabile in fase offensiva cerca di limitare Drake Diener riuscendovi a tratti. Il suo -20 di minus certifica il suo match.
Foto di Daniele Petretto
Marco Portas