ROMA – Sarà un anticipo con i pacchi sotto l’albero in una Roma potenzialmente distratta dalle regalie pre-natalizie. Peccato perchè lo spettacolo che le due squadre potrebbero regalare, esattamente come una strenna, è potenzialmente extra lusso ed avrebbe meritato diversa collocazione oraria ma oramai il sottoscritto è bonariamente rassegnato a questa conduzione da parte della Lega: partite che sarebbero da proporre come spot pubblicitario per la nostra disciplina sportiva, vengono relegate ad orari televisivamente poco appetibili per il pubblico a casa, “dimenticando” che domenica 23 non ci sarà nemmeno il calcio di Serie A a farla da padrone ma lo scrivo con toni poco accesi, qualcuno potrebbe anche sentirmi da Bologna e forse destarsi dal sonno….
ACEA Virtus Roma
Il momento è magico, paradisiaco quasi. La vittoria in quel di Avellino prima della sosta per l’All Star Game ha caricato a mille la Banda Calvani e l’ambiente intero, aumentando ancora di più nel roster i dosaggi di autostima e fiducia in se stessi. Non si vince infatti su campi come il PalaDelMauro se non hai volontà e determinata cattiveria agonistica, a maggior ragione dopo aver subito un parziale da 0-10 nei primi 4 minuti di gioco che poteva risultare letale. Un ulteriore passo avanti verso la definizione del carattere della squadra che sta sempre più assumendo il volto di un cagnaccio da combattimento ed il segreto, manco a dirlo, sta nello spirito che il tenace allenatore, quel silenzioso e signorile personaggio che risponde al nome di Marco Calvani, sta cercando d’infondere con successo giorno dopo giorno.
Un gruppo vero quello dell’ACEA dove accade che, ad esempio, se Dagunduro si fa male e non può alzarsi con frequenza e facilità dalla sedia per i postumi dell’intervento che lo terranno fuori almeno due mesi dai campi, c’è chi si prende carico tra i compagni di dargli una mano una volta terminato l’allenamento. E c’è chi inoltre, all’interno delle segrete stanze dello spogliatoio, si prende carico di richiamare all’ordine i compagni se qualcosa non viene eseguito come si dovrebbe, ricevendo in cambio rispetto e stima, non certo invidia o gelosia.
Ecco perchè il momento di questa ACEA ha del paradisiaco perchè dopo tempo immemore si percepisce questo fortissimo senso d’appartenenza e, guarda caso, arrivano anche i risultati che stanno facendo tornare Roma sulle prime pagine dei rotocalchi. Perciò, dopo aver letteralmente matato Varese, è attesa la gara contro Sassari sia per strappare con quasi matematica certezza la qualificazione alle F8 e soprattutto per tenere alto morale ed entusiasmo.
L’interpretazione della gara da parte dell’Urbe è semplice: correre, aggredire come sempre l’avversario per imporre un ritmo intenso con l’obbligo di mettere pressione nel punteggio e nel fisico a Sassari, che ha forse nella tenuta fisica il suo primo limite. Nello specifico, sarà basilare il duello in regia tra Travis Diener ed il duo Jordan Taylor-Phil Goss con Lorenzo D’Ercole pronto a dar manforte. Se Travis Diener riuscirà come al solito a gestire al meglio il possesso della sfera, mettendo in ritmo il cugino Drake e la batteria dei fucilieri dalla lunga, per Roma sarà dura venirne a capo perchè la solidità dell’ACEA è risaputa ma lo è altrettanto, se non di più, quella degli Isolani che tra l’altro possono quest’anno contare anche su di un certo Bootsy Thornthon, giocatore che ad esempio nella finale del 2008 contro la Capitale sfoderò una serie impressionante in positivo partendo dalla panchina, caratterizzata da azioni vincenti a favore dell’allora Montepaschi e risolvendo quasi spesso i problemi offensivi nelle singole partite, consegnando di fatto ai toscani la vittoria con una prestazione molto più importante di quanto fosse poi parso alla fine.
Ma sarà anche la gara di Gigi Datome contro la squadra della sua terra, proprio a Sassari in Maglia Azzurra questa estate ha dimostrato durante tutto il Torneo di qualificazione all’Europeo tutto il suo estro e la sue grandi capacità fisico-atletico facendo andare in visibilio lo stesso pubblico al quale dovrà comunque provare a dare un dispiacere. Gigi dovrà presumibilmente mettersi sulle orme di Michal Ignerski, altra novità della Dinamo, provando nel contempo a consegnare alla squadra un’altra giornata da rendimento in attacco da 18,6 punti a gara come accade quest’anno. E servirà anche la potenza fisica di Gani Lawal, in ombra ad Avellino, che dovrà intimorire con la sue presenza le incursioni avversarie e battagliare con Tony Easley e Jack Devecchi per gli extra-possessi che potranno risultare decisivi in caso di polvere bagnate da fuori. E forse la chiave della sfida sarà proprio questa: se Roma riuscirà ad imperversare nel pitturato della Dinamo, con l’energia dei Lorant e degli Czyz, sarà difficile che la vittoria sfugga ai capitolini.
Infine, ecco le dichiarazioni di Calvani stamane, in conferenza:
La partita di domenica potrà definire molte cose riguardo il cammino delle due squadre in campionato: per Sassari potrebbe voler dire la qualificazione aritmetica alle Final Eight di Coppa Italia, per noi sarebbe un ulteriore passo avanti verso il primo traguardo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione. I sardi si attestano al vertice ormai da qualche anno con risultati sempre migliori, grazie all’ottima organizzazione che li ha portati a costruire una squadra fatta secondo criteri validi e alla conduzione di una allenatore come Sacchetti. Non è casuale che siano così in alto in classifica, quest’anno si sono confrontati anche con il palcoscenico dell’EuroCup e possono contare su 4 dei migliori 20 marcatori del campionato. La mia squadra ha già dimostrato di potersi confrontare con i migliori dimostrando di avere la forza per portare a casa il risultato. Veniamo dalla partita di Avellino in cui abbiamo recuperato una situazione di svantaggio in un ambiente molto caldo, speriamo che questa possa essere la spinta per fare il tutto esaurito al Palazzetto, i tifosi sono il nostro sesto uomo. Minuti per Tambone? Vogliamo aspettare il recupero di Dagunduro e nel frattempo potremo verificare la consistenza di un ragazzo classe 1994 che ha qualità, cultura del lavoro e la faccia giusta per fare bene».
Banco di Sardegna Dinamo Sassari
Non è più una sorpresa questa Dinamo Sassari, è una realtà. Costruita con attenzione e sagacia dal Presidente Stefano Sardara e coadiuvata da una serie di sinergie commerciali e non a supportare una squadra che, per la prima volta nella sua storia, ha anche disputato la Eurocup uscendo al primo turno del girone ma senza dubbio a testa alta.
Forse la vera essenza di questa Dinamo è veramente rappresentata da Meo Sacchetti che sta finalmente raccogliendo anche la considerazione da tutto l’ambiente cestistico tricolore per il modo con cui riesce non solo a sistemare i suoi ragazzi in campo ma, esattemente come Marco Calvani, anche a motivarli nel modo migliore.
E’ una Sassari che sembra molto simile a quella sbalorditiva dell’anno scorso della semifinale Playoff persa contro i futuri campioni d’Italia senesi, del resto la Diener’s Connection è sempre lì a mitragliare le retine avvesarie da ognidove e spesso anche all’ultimo respiro valido. Ma sarebbe banale leggere oggi questa Sassari 2012-13 come parente stretta di quella che fu perchè, dovendo sopperire alla partenza del favoloso James White, adesso il peso dell’attacco è più equilibrato ed anche di maggior classe con l’arrivo di Bootsy Thornthon. C’è meno gioco interno adesso per Tony Easley però il centro ex Pavia si sobbarca l’onere dei rimbalzi assieme a Michal Ignerski, eppoi in fin dei conti sono questi i magnifici 5 che portano il 90% dei punti della squadra sul groppone e lo stesso Easley viaggia comunque ad una media lusinghiera di 12,5 punti a gara 4 dei migliori 20 realizzatori del campionato. Il resto italiano della truppa è dei soliti Sacchetti, Devecchi, Pinton e Vanuzzo che mettono tanta sostanza in campo ed estraggono a rotazione a volte anche il classico coniglio dal cilindro ma, sia chiaro, se capita con frequenza, non si può più parlare di fortuna o casualità.
La nota “stonata” è l’ex Ostuni Dane Di Liegro, giunto nell’Isola con fieri e massimi propositi ma al momento quasi completamente inespresso.
Ma c’è un aspetto identico rispetto alla stagione dell’anno scorso ed è la “tela di ragno” difensiva che Sassari tende ai propri avversari. Fateci caso: la Dinamo sembra non difendere mai con intensità nei primi quarti ma poi la stessa sale di colpo e spesso l’avversario finisce imbrigliato nelle maglie azzurre, al punto tale che gli attacchi degli avversari diventa, azione dopo azione, sempre meno fluido sino a restare strangolato, in apnea.
L’anno scorso il perfido Meo sfiancò la solita cicala romana sino a tramortirla nel periodo finale dopo averla fatta illudere per quasi tre quarti di gara.
Riuscirà perciò a riproporre il suo diabolico piano Meo Sacchetti anche a Roma, alle 12:00 di domenica ?
Precedenti: solo due gare disputate al momento ed una vittoria per parte.
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, domenica 23 dicembre ore 12:00, diretta su SPORTITALIA2 e La7D
Arbitri: Cicoria-Quacci-Sardella
Fabrizio Noto/FRED