SIENA- La partita vera è durata venti minuti, i venti minuti dei primi due quarti nel corso dei quali la Sidigas non ha affatto demeritato di fronte ai più quotati avversari e, pur dovendo sempre rincorrere, è riuscita a tenere a vista i padroni di casa grazie all’ottima prova di Richardson e Shakur. La Montepaschi è partita subito in vantaggio e, infatti, fatto salvo l’iniziale 2-0 in favore degli ospiti i mensanini hanno sempre condotto nel punteggio senza però riuscire a sferrare il colpo del ko in un primo tempo che ha visto la prima sirena suonare sul 25-20 per i toscani e, poi, mandare le squadre al riposo sul 41-36 grazie ad un secondo quarto che Avellino è riuscito addirittura a pareggiare sul 16-16. E’ stato il terzo quarto, dopo il riposo lungo, quello che ha deciso la gara: un 31-14 originato soprattutto dalle bombe di Kangur e Janning che ha fatto scorrere i titoli di coda con notevole anticipo. In effetti l’ultimo quarto non ha avuto storia, Siena è volata via in scioltezza chiudendo il parziale sul 29-15 e seppellendo Avellino sotto 36 punti di scarto. Perfino il giovanissimo Federico Neri ha vissuto il suo momento di celebrità bagnando il proprio esordio in serie A addirittura con una tripla che ha fatto scrivere “101” sul tabellone elettronico.
Siena ha dominato in lungo e in largo, ha tirato egregiamente dal campo con il 63% da 2, il 48% da 3, il 55% totale, il 90% dalla lunetta. I biancoverdi senesi hanno catturato 33 rimbalzi, 6 in più degli avversari, hanno smazzato 24 assist e marcato 117 di valutazione totale contro 51 di Avellino. Un dominio assoluto sottolineato dal grande impatto di una panchina che ha prodotto 45 punti e 14 rimbalzi contro i soli 14 punti e 7 rimbalzi delle riserve avversarie. Siena è apparsa davvero in grande spolvero, precisissima dall’arco, in ottima condizione fisica, in grande crescita per autostima e per automatismi di gioco. Avellino troppo corta nelle rotazioni, con Dean ancora fuori, con troppi giocatori in serata-no per sperare di contrastare la Montepaschi di stasera.
Tucci ha avuto buone cose da Shakur e da Richardson, qualche lampo a partita ormai compromessa da parte di Ebi e poi quasi il nulla. Neppure Linton Johnson, uno dei migliori lunghi del campionato, e non certo da oggi, è riuscito a scuotersi dal torpore e a trascinare i compagni. Il 40% totale al tiro, il 72% dalla lunetta e i soli 10 assist, contro i 24 dei senesi, ci dicono di una gara assolutamente sotto tono da parte degli uomini di Tucci.
Banchi, al contrario del collega avellinese, ha avuto buone cose un po’ da tutti: 20 punti e 25 di valutazione per Brown; il rientro di Eze; la solita dedizione di un Carraretto stranamente impreciso dall’arco; la conferma di Rasic; un Kangur stellare autore di un bel 6/8 dal campo con 4/6 nelle bombe e 6/6 dalla lunetta; la conferma della crescita di Sanikidze; un Ress ai massimi storici; Janning che ha tirato col 71% dall’arco; Moss del quale non stupiscono più l’abnegazione e i clinic difensivi; infine un Hackett che, per una sera, si è limitato al compitino.
Secondo posto in classifica raggiunto e, soprattutto, una crescita evidentissima nella coralità del gioco.
Montepaschi-Sidigas: 101-65
Parziali: 25-20, 16-16, 31-14, 29-15
Progressione: 25-20, 41-36, 72-50, 101-65
Tabellini: http://195.56.77.210/game/65573.html
SALA STAMPA:
Tucci: Complimenti naturalmente a Siena, loro hanno un sistema di gioco davvero eccezionale e una panchina fortissima dalla quale si alzano giocatori straordinari come Kangur. Noi usciamo da questa gara con le ossa un po’ rotte ma possiamo portarci via anche dei ricordi positivi di 15 minuti di bel basket espresso con tanta aggressività. Poi ci siamo disuniti, specialmente nel secondo tempo, e non siamo stati più in grado di contrastarli, eravamo troppo preoccupati di difendere dall’arco per non subire il loro tiro da 3. Purtroppo ho ancora poche rotazioni, chi ha giocato ha messo il massimo dell’energia ma più di così non potevamo fare. Ora con qualche innesto, Dean su tutti, speriamo di trovare una migliore quadratura del cerchio, potremo giocarci le nostre chance in partite più alla nostra portata. Ottima Siena, ottimo Moss in difesa su Shakur, grande circolazione di palla e, soprattutto, Siena fa sempre la scelta giusta e compie sempre il tiro migliore possibile. Secondo me la Mens Sana è la squadra che gioca meglio insieme in Italia.
Banchi: Partita difficile all’inizio, loro hanno avuto il cambio della guida tecnica e quindi erano maggiormente motivati. All’inizio abbiamo perso troppe palle anche per merito della loro ottima difesa. Dopo l’intervallo siamo rientrati in campo con una determinazione diversa, abbiamo aggredito la partita e l’inerzia è girata totalmente dalla nostra parte. Vittoria importante perché contribuisce in maniera determinante a costruire una mentalità giusta e vincente, dobbiamo continuare a vincere ma, soprattutto, dobbiamo continuare a vincere soffrendo e lottando così. Ottimo il rientro di Eze sul quale, comunque, dobbiamo lavorare per riportarlo al proprio ottimo livello, cercheremo di tamponare l’uscita di Kasun con il recupero del nigeriano e con le forze che abbiamo in casa, di Kemp invece preferisco non parlare dato che non lo vedo in palestra a lavorare con gli altri. Sono infine felicissimo per l’esordio del giovane Federico Neri che ha bagnato la sua prima esperienza addirittura con una bomba. Bravo.
Ress: Partita difficile all’inizio, ma lo sapevamo, Avellino ha saputo vincere con Bologna e Milano ed era una squadra da prendere con le molle. Nella ripresa abbiamo inserito le marce alte, abbiamo giocato di squadra distribuendo ben 24 assist e i risultati si sono visti. Io sono molto felice e soddisfatto della mia annata, sto andando bene e spero di continuare così. Siamo una squadra coesa e questo è merito di tutti: vecchi, nuovi, allenatore.
Kangur: La partita è stata più difficile di quello che le cifre potrebbero far pensare. Siamo stati positivi sia in attacco che in difesa e abbiamo saputo muovere molto bene la palla. Io sto bene, sto giocando bene e tiro bene soprattutto perché ricevo sempre degli ottimi palloni da giocare. Sono molto felice e soddisfatto di me stesso.
MVP: Uno qualsiasi dei biancoverdi di casa.
WVP: Da Linton Johnson ci aspettavamo molto di più, e lui può davvero dare molto ma molto di più.
Alessandro Lami