REGGIO EMILIA – Il destino, si sa, quando restituisce il mal tolto fa sempre un gran favore. Ecco, se si è dalla parte giusta della luna. Perché quando il destino ti toglie qualcosa, beh, brucia assai. Devono aver pensato questo i tifosi della Trenkwalder quando hanno accompagnato con gli occhi la tripla di Gibson nel canestro. Solo un anno fa, anzi meno, Brindisi venne a Reggio, ancora in Legadue, e dominò una partita che aveva un profumo intenso di promozione diretta ma la perse negli ultimi minuti per una veemente reazione reggiana. Ecco, ora il cerchio si è chiuso. Vince Brindisi, lo fa con merito anche se chiunque avesse vinto la sfida non avrebbe rubato nulla, forse la Trenkwalder ha avuto in mano per più tempo il pallino dell’incontro, ma Brindisi ha avuto il merito di non essere mai affondata.
Inizia forte l’Enel, con Robinson e Viggiano che mettono in grossa difficoltà la retroguardia biancorossa, che fatica a contenere il loro atletismo. Anche perché Taylor fatica a carburare, raddoppiato in ogni possesso, e Cinciarini non sembra essere il metronomo infallibile degli ultimi mesi. Ma Reggio non crolla, anzi, con il quintetto di scorta e con Cervi dentro al posto di uno spento Brunner, si porta avanti di una manciata di lunghezze a metà secondo parziale, anche grazie al contributo di un James che mai si era visto in via Guasco e di una tripla di Filloy (36-31 al 15’). Da li in poi la reggiana dei canestri sembra poter volare via, si porta sul +9 e ha la palla per portarsi avanti in doppia cifra ma lo stesso giocatore argentino fallisce per ben due volte. L’Enel così, capisce che non necessariamente la gara è persa e inizia a rifarsi sotto.
Dopo tre minuti del secondo tempo infatti, la formazione pugliese ritorna a stretto contatto di gomito con i padroni di casa, sul 48-45, grazie a un buon Viggiano e un Robinson capace di punire sistematicamente i reggiani con ottimi canestri in fade-away dalla media. Torna in cattreda il giocatore che non ti aspetti però, quel James che chiude la terza frazione da tarantolato, tirando, penetrando e distribuendo assist ai compagni: il tutto permette a Reggio di riportarsi avanti di 5 dopo aver visto l’Enel arrivare al -1. La gara resta in equilibrio fino al 38’ quando gli ospiti, grazie a diverse palle perse reggiane (10 nel solo ultimo quarto) sorpassano grazie a un sottomano di Reynolds, 69-70. Da li in poi si viaggia si binari dell’equilibrio, con Menetti che decide per il fallo a 17” dal termine: lo stesso Reynolds segna entrambi i liberi, ma Reggio spreca malamente un altro pallone su rimessa. La fortuna è dalla parte dei reggiani però, che recuperano a sua volta con Cinciarini, che si invola a depositare il nuovo pareggio, 75 pari. Mancano 12 secondi e si decide di difendere, salvo poi incappare in una bomba da nove metri di Jonathan Gibson che chiude la contesa. La tripla della disperazione di James non serve. Brindisi vince.
Trenkwalder Reggio Emilia-Enel Brindisi 75-78
Parziali 18-20; 28-17; 14-18; 15-23
Progressione: 18-20; 46-37; 60-55; 75-78
Dagli spogliatoi
Max Menetti
Peccato, perché se avessimo limitato le palle perse avremmo comunque potuto vincerla nonostante i tanti errori e credo non avremmo nemmeno demeritato. Abbiamo fatto la nostra gara in difesa ma Brindisi ci ha messo in grossa difficoltà con l’atletismo. Nel finale abbiamo concesso 16 punti in cinque minuti, gran parte generati da palle perse. Peccato davvero. Che ci serva da lezione mentre prepariamo la dura sfida di Sassari.
Piero Bucchi
Sono molto contento della prestazione dei miei. Abbiamo giocato con testa e siamo riusciti a rimanere a contatto di gomito con la Trenkwalder, per poi provare a vincere nel finale. Ovvio che i canestri come quelli di Gibson te li sogni, ma a noi stavolta è andata bene. Spendo una parola anche per i nostri fans che come sempre ci sostengono seguendoci ovunque.
MVP – Antwan Robinson: decisivo con le sue giocate spalle a canestro nei momenti topici. Mette canestri importanti e di pregevole fattura, risultando di difficile lettura da parte dei “quattro” biancorossi. Chiude con 20 punti
WVP – Donell Taylor: C’è poco da fare, se Donell stecca la gara per Reggio sono dolori. Non solo per lo scarso contributo offensivo, ma soprattutto per il fatto che la sua smania di trovare punti lo porta a incaponirsi e a bloccare la fluidità del gioco.
Alessandro Caraffi