SASSARI – In sede di presentazione del match, coach Sacchetti aveva previsto tutto ciò che è accaduto, in quanto temeva una partita molto complicata da leggere soprattutto a livello psicologico, e si attendeva delle risposte importanti sia dai suoi giocatori che dall’intero ambiente biancoblù. La Dinamo Sassari ha battuto, dopo una partita difficilissima, una Vanoli Cremona arrivata al PalaSerradimigni con l’intenzione di smentire le dichiarazioni fatte in settimana dall’ex coach Attilio Caja. Sin dalle prime battute i cremonesi hanno giocato con molta intensità, portando il match sui binari meno congeniali ai sassaresi. Impresa riuscita già all’Enel Brindisi e sfiorata dai ragazzi di Gresta. E’ stata anche una partita che ha confermato che la classe arbitrale italiana ha ancora tanto da imparare rispetto ai loro colleghi del resto d’Europa. La terna arbitrale formata da Giansanti, Terreni e Cicoria, si è resa protagonista di una direzione di gara cervellotica, che non ha mai seguito un metro uniforme durante tutto il match. Coach Sacchetti in sede di commento alle partite di Eurocup, ha sottolineato questa particolarità tutta italiana. La mancanza di dialogo a cui si sottraggono gli arbitri italiani, sta ormai diventando una costante antipatica nei palazzetti di tutta Italia, e Cicoria in questo atteggiamento è ormai un protagonista assoluto. Per la Dinamo Sassari, la partecipazione all’Eurocup sta ormai diventando un fattore, che sia lo staff tecnico che quello societario non nascondono. Le partite infrasettimanali stanno togliendo preziose energie fisiche e mentali, ma questa situazione era già ampiamente prevista. Assume quindi maggior valore la vittoria dei sassaresi, contro una Vanoli che ha giocato una partita molto positiva, arrivando ad avere nelle mani anche il pallone della vittoria. Per entrambe le squadre quindi sono molto più evidenti i fattori positivi da valutare.
Il match
Sassari parte con il solito quintetto, mentre Cremona presenta la novità Peric in avvio. Scelta quest’ultima che paga, visto che l’ex Benetton sarà autore di un’ottima prestazione. Nei sassaresi brilla Travis Diener autore dei primi dieci punti dei biancoblù di casa. Cremona sfrutta ottimamente alcuni contropiede nati da un’ottima intensità difensiva. Harris e Jackson molto ispirati trovano il canestro con continuità. Il quarto si chiude con gli ospiti avanti sul 22-25.
Durante la pausa l’arbitro Cicoria fischia un tecnico alla panchina sassarese. Nei volti allibiti del presidente Stefano Sardara e dell’intero pubblico del PalaSerradimigni, si intuisce che questa volta si sia oltrepassato il limite. Cremona riesce ad approfittare del nervosismo che serpeggia nelle file dei padroni di casa e si porta sul 28-35, con Peric assoluto protagonista. Coach Sacchetti chiama il doveroso timeout da cui esce una ritrovata Dinamo. Contro break e pareggio a quota 36. Finalmente trovano il canestro sia Bootsy Thornton che Drake Diener. Si va al riposo lungo sul punteggio di 43-41.
Al rientro sul parquet i sassaresi, finalmente supportati anche dal pubblico, alzano l’intensità su entrambi i lati del campo e tentano la fuga a suon di triple. Coach Gresta non ci sta e chiama il minuto sul 58-52. La seconda perla della terna arbitrale si concretizza quando Terreni si inventa il tecnico a Meo Sacchetti reo solamente di aver allargato le braccia dopo un fischio alquanto dubbio in fase difensiva. La Vanoli approfitta del fischio e Vitali riporta in parità i suoi. Sassari soffre sotto i tabelloni dove Stipanovic e Peric continuano a dettare legge. Alla sirena del terzo quarto ospiti ancora avanti sul 62-65. Lo sprint dell’ultimo quarto viene aperto dai padroni di casa, che tentano ancora l’allungo con un parziale di 7-0. Cremona non molla neanche quando Vanuzzo dopo due errori precedenti, trova la retina dai 6,75. I cugini Diener ricacciano indietro gli ospiti dalla lunetta, e nell’ultima azione Harris pasticcia con undici secondi a disposizione. Il match si chiude sul 80-78 non senza qualche polemica per l’atteggiamento di una parte del pubblico, reo di aver mugugnato su alcuni errori dei propri beniamini.
Sala Stampa
SACCHETTI
Vi sembrerà strano, ma io sono molto contento per questa vittoria. Avevo parlato delle difficoltà di partite come questa in tempi non sospetti. Ma oggi mi preme sottolineare un concetto. Voglio ricordare a tutti chi siamo. Quindi non è possibile che quando noi torniamo al PalaSerradimigni e giochiamo contro Cremona, il pubblico possa pensare che dobbiamo per forza vincere con cinquanta punti di scarto. Dobbiamo stare uniti fino alla fine. Soltanto dopo la fine della partita, se abbiamo fatto schifo, ci prenderemo i meritati fischi. Ma io non posso tollerare che quando il mio capitano, a due minuti dalla fine sul punteggio in parità, sbaglia due tiri, il pubblico si metta a mormorare. In quella situazione mi aspetto una bolgia. Poi Vanuzzo ci ha messo anche la bomba decisiva e girandosi ha zittito il pubblico. Continuo a dire che non siamo una squadra da scudetto che deve vincere tutte le partite. Forse abbiamo abituato bene il nostro pubblico sin dallo scorso campionato, ma ora che abbiamo qualche problema mi aspetto più che mai il suo aiuto. Non mi aspettavo un comportamento del genere, perché i nostri giocatori si sostengono sempre. Nelle ultime partite abbiamo giocato bene ma abbiamo perso, oggi pur giocando male siamo contenti di aver portato a casa il risultato con l’apporto di tutti. Penso che la chiave del match sia stato l’utilizzo di Manuel Vanuzzo e Ignerski in coppia, togliendo il nostro lungo. Ciò ci ha permesso di trovare più soluzioni offensive sfruttando nel contempo la loro esperienza in fase difensiva. E’ stata una partita che potevamo anche perdere perché nel loro ultimo possesso potevano anche punirci con un canestro da tre.
GRESTA
Entrando nello spogliatoio al termine del match, ho detto ai ragazzi che dobbiamo avere due sentimenti. Il primo di rabbia perché non abbiamo vinto una partita che potevamo fare nostra, il secondo di grande soddisfazione e orgoglio per aver giocato un ottimo match nel palazzetto più caldo della serie A, contro una squadra che pratica un gioco a tratti entusiasmante. Non parlo mai del singolo giocatore, ma oggi devo ringraziare Jackson per dei motivi che non posso svelare. Il ragazzo ha dimostrato di avere gli attributi chiedendomi di giocare il match. Ora torneremo in palestra cercando di migliorarci sapendo di avere intrapreso la giusta strada. Mi rammarica non essere riusciti ad orchestrare in maniera migliore il nostro ultimo possesso.
SARDARA
Preferisco parlare oggi dopo una vittoria piuttosto che farlo in un contesto diverso.La Dinamo Sassari è stufa di ricevere arbitraggi che non hanno rispetto della città e della piazza nella quale gioca. Non parlo delle scelte tecniche che portano al fischio dei falli. Non è pensabile che in tutti i palazzetti d’Italia vediamo allenatori che vagano per il campo, parlano, si lamentano e urlano per l’intera partita, e quando Meo Sacchetti chiede delle spiegazioni viene fischiato un fallo tecnico. Noi pretendiamo lo stesso metro di giudizio che viene garantito agli altri perché pensiamo che la misura sia colma. Anche a Varese nel momento in cui abbiamo chiesto spiegazioni su una situazione, è stato fischiato un tecnico. Se Sassari inizia a dar fastidio lo dicano subito. Sui mugugni del pubblico anche io ho qualcosa da dire. Dobbiamo stare molto attenti a non perdere il contatto con la realtà. Sassari è una società che fa sistema a tutto tondo, in cui tutte le componenti devono viaggiare alla stessa velocità. Il pubblico è uno di queste componenti e sarebbe un delitto rompere questo equilibrio. Devo sottolineare che la società non può pensare alla scudetto perché non ci sono i presupposti economici, ma ribadisce le scelte fatte in estate. Tra queste la decisione di fare l’Eurocup con le forze a disposizione cercando di non sfigurare, ma avendo sempre il campionato come obiettivo principale.
VANUZZO
Vittoria importante perché arrivata al termine di una partita difficile, contro una squadra che ha cambiato in settimana il coach. Sappiamo tutti che in queste circostanze i giocatori ci tengono a ben figurare. Siamo stati bravi a rimanere in partita con la testa. Non abbiamo giocato bene però siamo contenti di aver portato due punti alla classifica. Sto giocando tanto perché Meo sta utilizzando in queste partite la soluzione con me e Ignerski che sta dando buoni frutti. Ci permette di aprire bene gli spazi in attacco, anche se in fase difensiva soffriamo qualcosa. So che non dovrei guardare i commenti post partita la domenica sera, ma mi capita di farlo. Ho trentotto anni e non mi faccio buttare giù da queste cose. A Varese ho sbagliato il tiro della vittoria ma stasera mi sono preso responsabilità importanti anche perché erano tiri che dovevo prendere. In ogni caso il problema è che se tiro si arrabbia il pubblico, se non tiro si arrabbia Travis. E non voglio offendere nessuno ma io preferisco andare d’accordo con i miei compagni di squadra.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Vanoli Cremona 80-78
Parziali: 22-25; 21-16; 19-24; 18-13.
Progressione: 22-25; 43-41; 62-65; 80-78.
Tabellini: http://195.56.77.208/game/?id=65565
Mvp: Travis Diener. Attraversa un momento di forma straordinario. Dopo il record di assist in una singola partita nell’Eurocup, oggi ha trovato anche la via del canestro con facilità. Anche oggi sforna 7 assist e chiude con 25 di valutazione.
Wvp: Assoluta protagonista la terna arbitrale. Vedono il match da una prospettiva assolutamente lontana dalla realtà, mai trovando uniformità di giudizio. Inspiegabili i due tecnici fischiati alla panchina sassarese.
Marco Portas