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3 Comments

  1. 1

    Davide

    Fred, sono d’accordo sulla disamina e aggiungo anche che e’ stata la peggior partita di Roma quest’anno. Pero, ed e’ un pero grosso come una casa, gli arbitri hanno spinto la partita in una direzione ben precisa. Premetto che ho visto la partita dal vivo a Bologna e certe cose dal vivo sono molto piu evidenti. Roma ha giocato in attacco con le mani addosso tutto il tempo, in difesa ci fischiavano i sospiri e non c’e’ stata uniformita di giudizio in quanto a passi e blocchi in movimento. Calvani si e’ preso un tecnico dopo il secondo fallo in attacco consecutivo fischiato contro Roma, non per nervosismo o confusione! Forse avremmo perso lo stesso, o forse no. Non mi piace attaccare e attaccarmi agli arbitri, ma ieri si e’ andati molto oltre il lecito. Peccato.

  2. 2

    Roberto

    E’ vero, l’arbitraggio è stato chiaramente casalingo. Lo stesso Calvani lo ha fatto capire al termine della partita, quando ha sottolineato più volte che a Bologna “nel dubbio” non ti regalano niente. Il coach dell’Acea era però anche giustamente arrabbiato con i suoi giocatori perchè, come lui stesso ha fatto notare, questa era una partita che Roma, nonostante gli arbitri, avrebbe potuto vincere. Calvani parla di atteggiamento sbagliato e ha ragione. Non tanto perché i giocatori vanno sempre e comunque stimolati a far meglio ma proprio perché a Bologna si sono visti dei passi indietro rispetto alle partite precedenti, sia nel modo di difendere che nelle scelte offensive. Purtroppo Taylor ha mostrato ancora una volta dei limiti evidenti, legati alla giovane età, per cui alterna giocate anche spettacolari a minchiate pazzesche. Goss è e resta un buon giocatore, ma come bocca da fuoco difetta di continuità: il problema è che mentre a Venezia era comunque riuscito a dare un buon contributo a rimbalzo, con Bologna nemmeno quello. Czyz, dopo un buon avvio di stagione, da cinque partite è letteralmente scomparso! Dagunduro resta un oggetto misterioso, Lorant fa quello che può, mentre Jones dà timidi segni di risveglio ma è ancora lontano da un rendimento accettabile. Nonostante ciò, a 25 secondi dal termine Roma era ancora in partita. Un buon segno, anche perché questa squadra sembra avere un potenziale di crescita ancora tutto da esplorare, a livello collettivo e individuale. Ad esempio, Calvani sta insegnando ai propri giocatori come si difende a zona, purtroppo si è visto che questo schema non sempre viene eseguito correttamente. A livello individuale, Lawal deve imparare ad amministrarsi meglio, evitando falli stupidi e contenendo la propria esuberanza di saltatore: con Bologna ha effettuato tre stoppate quando era evidente che il pallone era in parabola discendente. Ma il difetto più grave su cui Calvani ha giustamente puntato il dito è quello delle palle perse. Sono convinto che, limando questi dettagli, Roma possa legittimamente ambire a un posto tra le prime otto del campionato. Forza Virtus!

  3. 3

    FRED

    @Davide.
    Sugli arbitri personalmente non mi esprimo mai, a mio avviso sono sempre ininfluenti ed a comprova di questo, a 21 secondi avevi palla in mano e potenziale aggancio.
    Sicuramente a Bologna è difficile passare, lo sanno tutti, ma io punterei l’indice su come Roma abbia sbagliato approccio, sicuramente.
    La pressione era tutta dalla loro parte e non si è riusciti a gestirla adeguatamente, a riversarla cioè addosso alle V Nere che , una volta scappati nel punteggio, non hanno dovuto sentire la pressione addosso. Il tecnico poi a Calvani è stata la svolta, andati sotto di 15 punti, la gara è stata virtualmente chiusa.
    @Roberto.
    Hai ragione, il mio “rammarico” è di non vedere quasi mai i 9 giocatori a disposizione dare tutti insieme qualcosa di positivo, così è difficile vincere, figuriamoci a Bologna.
    Saluti

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