CASERTA – Quella di stasera verrà ricordata come una gara strana, sfortunata, maledetta. Che il momento della Juve non sia propizio lo si era già capito in settimana dalle parole del presidente Gervasio e dalle tante ombre sul futuro. Stasera, non serve ricordare che Varese, capolista del campionato ha vinto, quanto invece preme sottolineare come qualsiasi cosa potesse andare male, ha preso la via del precipizio.
In 14 anni di partite al Palamaggiò, mai avevo visto la condensa: non stiamo ad una partita Uisp, ma mai a Caserta ci si era dovuti preoccupare di questo problema. Risultato è che Chatfield dopo un minuto esce dal campo infortunato, e le sue condizioni saranno da valutare. Michelori poco dopo lo segue a ruota, anche se per lui le cose sembrano meno gravi. Un parquet viscido che tradisce un po’ tutti: holiday on ice e tante occasioni sprecate. La gara si decide a 6′ dalla fine quando sul -3 Caserta si affida a Jelovac in penetrazione. Il serbo ritiene di subire contatto, gli arbitri la pensano diversamente. Lì si arenano le speranze di una squadra che aveva costruito una mini rimonta e avrebbe potuto cambiare la gara con l’inerzia a favore, che viene puntualmente girata da De Nicolao prima e Polonara, MVP del match, poi. Da questo episodio la Juve fa solo 3 punti, e ne incassa una ventina circa.
Troppo poco. Ma poca la mole di gioco che viene prodotta dai bianconeri e con meno di 60 punti non vinci contro nessuno. Onore a Varese che, magari anche col minimo sforzo, porta a casa i due punti.
Varese parte forte con due triple e un canestro di Dunston. Il +6 dei lombardi non frena però le ambizioni della Juve che, spinta dal suo capitano, che fin da subito prende il posto dell’infortunato Chatfield, piazza la tripla importante che tiene a contatto il punteggio. Polonara inizia il suo show personale, ma dopo 10 minuti le invenzioni di un Mordente “ultimo dei mohicani” per dedizione e cuore, garantiscono la parità a quota 19 alla prima sirena. Si fa fatica a correre, la condensa fa pensare bene entrambe le squadre e quindi i ritmi sono bassi e compassati. La Juve si accende e spegne come una lampadina. Dopo aver trovato il vantaggio con Jelovac, Ere firma i punti dell’ex e Rush, uscendo dalla panchina allarga la forbice. Non riuscendo a sfruttare i centimetri di Akindele, contenuto a dovere dalla difesa (ma incappato anche in una serata no al tiro), gli uomini di Sacripanti provano ad allargare il campo con Mordente che si prende responsabilità e continua a imbucarla. Certo è che, se consideriamo che Jonusas è un fantsma, Akindele sbaglia e non poco, Gentile stasera ha un playmaking davvero rivedibile e Michelori è out dopo il già citato Chatfield, sono davvero poche le note liete da sottolineare stasera. E’ quasi benevolo il +6 all’intervallo lungo a favore dei ragazzi di Vitucci ( 34-40).
Il terzo periodo si riapre così come il primo tempo si era concluso: degna di una gara di Nba di una squadra di Mike D’antoni, le squadre si scambiano parziali da ambo i lati, con Caserta che ha punti da Jonusas (unico lampo del lituano) e si riporta fino al -3, poi prende l’imbaracta col pick and roll centrale che vede Green comandare le geometrie e Polonara rifinirle con apparente facilità. Riuscendo ad impattare a quota 14 nel parziale di terzo quarto, il che la dice lunga sul come Varese non abbia forzato più di tanto, di sicuro condizionata più dalle condizioni del campo che dalla squadra avversaria. Si arriva all’ultimo periodo con la Juve che si lancia in una disperata rimonta. Maresca segna un paio di canestri importanti, Akindele è croce e delizia dei suoi, prima facendosi ben trovare, poi però sbagliando ganci da distanza ravvicinata e più della metà dei liberi conquistati. Sul 53-56 che accende il palazzetto, oggi intorno alle 2700 presenze, Jelovac si butta dentro cercando il canestro, ma non trova nulla. E come detto prima, De Nicolao dai 6,75 chiude la pratica. Banks rimpolpa il suo bottino e il finale sul parquet di Pezza delle Noci è di 56-73. Troppo poco, ma la partita da vincere per la Juve è quella che si gioca in questa settimana per il prosieguo del campionato…
Juve Caserta – Cimberio Varese 56-73 (19-19, 34-40, 48-54)
MVP: Polonara, un giovane che ho sempre apprezzato e che sta dimostrando il suo potenziale. Stasera dominante su ambo i lati del campo. Per Caserta Mordente, ultimo ad arrendersi.
WVP: Beh, difficile sceglierne uno tra Jonusas, Akindele e Gentile… Però il parquet “condensato” del Palamaggiò merita un bel 3 in pagella, non è ammissibile questo scempio a questo livelli.
Domenico Landolfo