CREMONA – Ed avvenne che l’allievo, dopo 4 tentativi, battè il Maestro dimostrando una sicurezza ed una freddezza davvero invidiabile al suo cospetto.
Non è la trama di un film fantastico della Buena Vista, alias Disney, ma quello che questa sera è andato in scena al Pala Radi di Cremona, attori principali opposto l’uno all’altro Attilio Caja nei panni del Maestro e Marco Calvani in quelli dell’allievo, al fianco del suo vecchio Head Coach per ben 7 anni in passato e che stasera è riuscito a batterlo ufficialmente in una gara campionato per la prima volta.
Già perchè i meriti del coach romano, al suo secondo mandato sullo scranno virtussino, incominciano ad essere visibili ad occhio nudo. La sua creatura, tirata su con il coadiuvo dello staff tecnico e del General Manager Nicola Alberani assieme al sostegno del Team Manager, Francesco Carotti, sta crescendo di partita in partita. Chi avrebbe pensato infatti di vedere questa sera la stessa ACEA pitonesca, che avrebbe tentato cioè di stritolare tra le proprie spire anche la Vanoli come accaduto con la Juve Caserta minuto dopo minuto domenica scorsa, è rimasto “deluso” perchè l’ACEA ha questa sera offerto invece una prova meno scintillante, meno “maschia”, meno fisica di quanto si potesse pensare nel quarto finale ed ha raccolto con raziocinio e freddezza la quarta vittoria su sei partite in campionato, battuta al momento solo da Cantù e Milano.
Cremona alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca come se stesse sbattendo contro un muro di gomma, un pò frustrata nel cercare di tenere il passo degli avversari dopo il primo e definitivo allungo dei romani operato da un grande Phil Goss dalla lunga all’inizio del secondo periodo (21-27 al 12°), strappo appunto mai più ricucito ed un pò anche stanca di vedere la propria principale bocca di fuoco Harris (“soli” 15 punti per lui con percentuali pessime al tiro da fuori e bottino pingue grazie ai 6 liberi a bersaglio), sfiancarsi in difesa contro un certo Gigi Datome (altra prova da incorniciare quella del Capitano: 20 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate, totale 26 di valutazione) e quindi poco lucido dall’altro lato del campo. Caja ha provato come al solito di tutto per rientrare: difesa alta, zone-press, in certi istanti anche una zona per limitare l’ACEA e si è giustamente aggrappata ad un ottimo, ottimo Jarrius Jackson (22 punti ed un pericolo costante dal perimetro per Roma), che ha letteralmente tenuto a galla la baracca assieme ad un positivissimo Kotti (19 punti ma ben 25 di valutazione, a Ns. avviso l’MVP per Cremona con 15 rimbalzi!!), vero rebus irrisolto per i lunghi in maglia rosso pompeiano. Ma non c’è stato niente da fare, evento ratificato allorquando una tripla di Datome, ormai puntuale come le tasse riscosse da Equitalia, consegnava di fatto la gara all’ACEA sul 65-70 per gli ospiti, nel massimo momento di sforzo per provare a riprendere la partita da parte dei lombardi: 65-73 e match nel freezer al 37°.
Una gara ben condotta quindi in modo corale da parte della Virtus Roma, anche atleticamente e fisicamente importante se alla fine del terzo periodo i rimbalzi recitavano ad esempio 36-19 in favore degli ospiti ma a questo punto, alla fine appunto della terza frazione di gioco, chi si attendeva nel quarto quarto la solita difesa ed i muscoli soltanto a servizio della corsa dei vari Taylor & Co., avrebbe invece ammirato una conduzione del possesso oculato, al limite dei 24″ forse anche con qualche patema per cercare la soluzione migliore per capitalizzare il bottino di punti conquistato nel periodo precedente (43-56 al 26°, massimo vantaggio con due liberi di un sempre tosto Czyz, 9 punti e 6 rimbalzi). Ed è proprio leggendo questo playbook che assume tutto un altro aspetto la prova di D’Ercole che recita, ad esempio, zero punti a referto ma tanta, tanta sostanza nel momento in cui Goss usciva per falli e si sobbarcava con Taylor e Dagunduro le redini del gioco virtussino. Risultato? Se all’intervallo lungo Roma lamentava ben 13 palle perse (solo 6 da parte del solito Lawal che litigava col piede perno: quando questo ragazzo imparerà questi fondamentali….), in tutto il secondo tempo il referto avrebbe sancito appena 4!
Una prova quindi di maturità ma anche un passo avanti di un ottimo Bobby Jones, finalmente il Jones che Alberani ha visto l’anno scorso a Pistoia segnare a raffica: 12 punti (100% da tre con 2/2), ma ben 19 di valutazione e con canestri decisivi da tre per stroncare e demoralizzare i tentativi di rientro di Cremona.
Forse un piccolo neo per la Virtus c’è e si chiama “tiri liberi”. Se la percentuale finale non fosse stata un brutto 12/22, la gara di questa sera avrebbe potuto avere un divario molto più significativo e spiace, francamente, che questa percentuale da torneo parrocchiale sia addebitabile in gran parte a Jordan Taylor. Il ragazzo sta salendo di rendimento, si sta dedicando molto alla squadra e non cerca personalismi o forzature quando non dovrebbe, in parole povere sta facendo il playmaker come gli chiede Calvani ma non può, e lo diciamo questa sera e con forza, tirare con un mortificante 4/10 dalla linea dei liberi! Ok se Lawal fa 1/4 (“ok” si fa per dire…), ma un playmaker che dovrà forse un domani condurre la propria squadra nei possessi finali in gare punto a punto non può tirare con queste percentuali a cronometro fermo.
Passando invece a Cremona per chiudere due buone luci, Jackson e Kotti, ma anche molte ombre. Detto di un Harris a tre cilindri, ha stupito la prova un pò senza nerbo di Johnson e, soprattutto, dell’ex Luca Vitali. Questo ragazzo rimarrà un mistero per come riesca con una puntualità a volte disarmante a farti capire, sin dai primi palleggi di palla, cosa realizzerà sul campo e questa sera per lui avevamo già intravisto che sarebbe stata una serataccia: zero punti in 18 minuti d’impiego, -6 di valutazione. Sulla stessa lunghezza d’onda Stipanovic, l’ex centro di Caserta non ha letteralmente cavato un ragno dal buco, benino il neo-arrivato ex Treviso Peric, 6 punti ma anche la sensazione di darci tanto dentro.
Ora le strade ovviamente si separano per le contendenti. Roma inizia un mini-ciclo di fuoco che comincerà lunedì 12 novembre nel posticipo serale contro l’altra, acerrima rivale di sempre, al secolo la Montepaschi per proseguire poi nella doppia trasferta a Bologna e Venezia, roba da far venire la tremarella a chiunque ma che a nostro avviso ci potrà dire, realmente, cosa potrà dipingere questa Virtus Roma edizione 2012-13 sulla tela del campionato. Cremona invece ripartirà alla volta della Mission Impossible al Pianella di Cucciago, dovrà alzarsi il rendimento della panchina per Caja altrimenti il resto del torneo potrebbe rivelarsi un piccolo calvario ma, attenzione, non sempre ci si trova davanti una Virtus Roma così tosta e concreta…
Vanoli Cremona – ACEA Virtus Roma 67-75
Parziali: 19-20; 34-40; 52-61; 67-75
Progressione: 19-20; 15-20; 18-21; 15-14
MVP: Datome non fa più notizia, Kotti sì con i sui 15 rimbalzi strappati alla crew più tosta della Lega ma, a Ns. avviso, l’MVP si chiama Marco Calvani. Un tempo la Virtus, gare come quelle di questa sera le avrebbe miseramente perse all’incedere dell’avversario, anche se poco lucido. Questo signore distinto, silenzioso e perbene sta facendo un piccolo capolavoro, perchè non rendergli merito ?
WVP: Luca Vitali, come già detto, sconcerta. Con quel fisico e quel talento potrebbe fare molto ma molto di più, peccato.
Fabrizio Noto/FRED
8 Comments
Davide
L’idea e’ che tutta la squadra stia crescendo, e quindi anche calvani, quindi bravo Fred per averlo indicato come MVP.
Ieri un passo indietro di lawal, e occasione non colta da Lorant, ma nel complesso la squadra avanza, lotta, si butta! I liberi sono il vero punto debole, in un finale punto apunto sara gioco da ragzzi mandare taylor o lawal o anche goss in lunetta sperando in probabili sbagli. I liberi non si allenano, pero magari sessioni di allenamento mirate potrebbero aiutare (oltre ad una lezione sul piedo perno per lawal). Detto questo, a roma siamo contenti.
Roberto
Anche io concordo con Fred, Calvani MVP. Per quanto riguarda Taylor, invece, il mio giudizio è più severo. Oltre alla vergognosa percentuale ai tiri liberi, giustamente sottolineata nell’articolo, il play americano a mio avviso dimostra ancora di non avere capito bene come si gioca in Italia. Non difende, non smista assist, palle perse. Insomma deve migliorare molto. Ieri, come scrive Davide, passo indietro anche di Lawal, occasione non colta da Lorant e ennesima prova incolore di Dagunduro, ancora lontano da una forma accettabile. Roma vince grazie all’ennesima prestazione sopraffina di Datome, alla buona giornata di Bobby Jones al tiro, alla pericolosità in attacco di Goss, al consueto uno contro uno sotto canestro di Czyz (e però il polacco è troppo incostante nel corso dei quaranta minuti) ma soprattutto grazie a una solidità difensiva complessiva che è la vera arma di questa squadra (unico neo, sottolineato anche da Fred, i troppi rimbalzi concessi, in particolare quelli in attacco nel finale). Per il momento è giusto essere contenti. Però bisogna anche dirsela chiara: per raggiungere i play off bisogna migliorare ancora. E’ difficile infatti che Datome possa mantenere questo stato di forma per tutto il campionato, lo stesso Goss ogni tanto qualche partita la sbaglia, a D’Ercole non si può chiedere di giocare sempre come ha giocato contro Pesaro. Quindi per poter ambire a un posto tra le prime otto è necessaria una crescita importante della squadra e di quei giocatori che ho nominato prima. Calvani questo lo sa bene. Ad esempio quando gli chiedono di Lawal, lui risponde sempre: “Voi non avete idea di che cosa fosse quando è arrivato”. Un giocatore dai grandi mezzi fisici e atletici ma completamente da sgrezzare. I margini per migliorare ci sono, la voglia di lavorare anche. Forza Virtus!
FRED
Comunque, onestamente, sono soddisfatto di come stanno andando le cose, ci ricordiamo cosa si temeva accadesse a luglio, ad agosto ?
Va bene così, ragazzi, va bene così.
Ora godiamoci Roma-Siena, sognare non è proibito !!
Roberto
A proposito di “sognare non è proibito”: ho visto Siena contro Milano. Uno schifo mai visto, sembrava una partita di Lega Due. Milano ha rischiato di perdere una partita già vinta contro una Montepaschi che è lontana parente dello squadrone che per più di un lustro ha dominato il basket italiano. Questo non vuol dire affatto che Roma parta favorita, anzi. Significa solo che il pronostico non è chiuso in partenza.
Andy
In LegaDue non è detto che si giochi un brutto basket 😉
FRED
Sì Roberto, il pronostico non è chiuso in partenza ma è bene sempre ricordare che il roster di Siena, anche solo come numerosità di buoni giocatori, è superiore a quella di Roma. Siena ha ad esempio un centro troppo lento, quasi fuori condizione direi ma se Kasun gira, è un centro che a Roma fa male.
Siamo onesti, siamo contenti di come stia andando Roma ma sempre piedi per terra. E non dimentichiamoci che come play-guardie, sia Goss che Taylor non stanno compiendo gare capolavoro in difesa, contro Brown, Hackett ed affini sarà dure. Ci accoppiamo malino, secondo me, in queste aree di gioco con loro.
Roberto
Pienamente d’accordo con Fred e Andy. In effetti ci sono partite di Lega Due in cui si vede un basket migliore (inteso come gioco di squadra e come spettacolo) di quello messo in mostra da Siena e Milano. Detto questo, sono il primo a dire che bisogna restare con i piedi per terra. Siena ha infatti un roster NETTAMENTE superiore a quello di Roma. Però stanno giocando male, lo dimostra il fatto che l’attacco è tutto sullo spalle di Brown. Che quest’ultimo possa fare 40 punti contro Roma non mi preoccupa, l’importante è riuscire a tenere a bada gli altri senesi (compito certamente non facile). Comunque in difesa Calvani può alternare sulle guardie avversarie sia D’Ercole che Dagunduro. Quanto a Goss, non è uno che si ammazza in difesa però ha le mani svelte, l’ho visto diverse volte recuperare palla e partire in contropiede. E’ vero, se Kasun gira può far male. Se gira… Ripeto, non penso che Roma sia favorita, anzi, penso il contrario. Mi sono limitato a dire che il pronostico non è chiuso in partenza. Che in fondo è una banalità (chi se l’aspettava Reggio Emilia che vince a Milano o Brindisi che espugna Sassari?).
FRED
Siena è squadra ancora alla ricerca di un’identità precisa, senza Eze infortunato e con Kasun in quelle condizioni di staticità fisica, soffre molto in area ed anche Sanikidze sta andando a tre cilindri.
Sono fiducioso per lunedì sera ma non bisogna mai dimenticare che Siena ha sempre 12-giocatori-12 a referto, Roma arriva a 9…