REGGIO EMILIA – La Trenkwalder batte l’Umana Reyer Venezia nella classica amichevole di presentazione alla città che si è tenuta al PalaBigi. L’occasione era anche propizia per raccogliere fondi da devolvere alla cotruzione dell’Ospedale della Donna e del Bambino, al quale, al termine della serata, sono stati devoluti oltre seimila euro. E’ stato inoltre ricordato Elio Monducci, ex presidente biancorosso scomparso proprio ieri all’età di 91 anni.
REGGIO VOLA. La partita è frizzante e Reggio da subito l’impressione di volersela giocare a pieno ritmo. Venezia parte bene difensivamente ma si spegne alla distanza, concedendo ai padroni di casa diversi spazi che Taylor e Cinciarini sfruttano a pieno per portare i suoi sul 18-9 a metà primo parziale. Non si volta più indietro la reggiana, giocando in modo fluido e stingendo le maglie difensive su di una Reyer che vive sulle giocate del grande ex Alvin Young e di Zoroski, che combina qualcosa di buono in attacco ma fatica nell’impostazione, anche a causa dell’assenza di Clark. Reggio vola via, prima sul 32-16 a metà secondo parziale, poi sul 48-24 proprio sul finire del tempo, con Cinciarini in spolvero e grazie anche alle ottime giocate del neo acquisto Dominic James.
TENTATIVO SVENTATO. La formazione di coach Mazzon pare la lontana parente di quella ammirata nel quadrangolare di Modena disputato una settimana or sono e fatica enormemente a trovare il bandolo del gioco. L’infortunio a Eric Williams, che era stato sì ben contenuto dai lunghi reggiani fino a quel momento, toglie tonnellaggio da centro area, proprio nel momento nel quale Brunner commette il suo quarto fallo. Ci prova comunque la Reyer, con le triple di Bowers, di un Diawara a tratti indisponente e Zoroski, ma non riesce mai a scendere sotto i 13 punti di divario. Un alley-oop James-Silins (eletto MVP della gara ed in formato extralusso), chiude moralmente la gara. Reggio controlla agevolemente e Venezia molla il piede dall’accelleratore. Si chiude 81-68 per i reggiani, che mettono in mostra un bel gioco e qualche sprazzo di intesa con i nuovi arrivati, Cinciarini in primis.