SIENA – Vedere Simone Pianigiani con la divisa dell’Ulker, vederlo uscire dallo spogliatoio degli ospiti ed accomodarsi sulla panchina opposta a quella occupata per tanti anni, vederlo soccombere alla fine in maniera netta di fronte alla Mens Sana……..No, non stiamo vaneggiando, stiamo semplicemente raccontando la cronaca di una serata del tutto particolare.
Minucci aveva detto che la presentazione della squadra, quest’anno, non ci sarebbe stata e che la nuova Montepaschi avrebbe scoperto i veli nell’amichevole con i turchi nel corso di una serata del tutto unica, e così è stato. La partita, per una volta, passa abbondantemente in secondo piano grazie ai tanti ritorni, da avversari, celebrati ieri sera sul parquet senese. I decibel degli applausi si sono subito inerpicati a livelli altissimi con l’ingresso di Pianigiani, il coach è stato accolto con una interminabile standing ovation e lui, visibilmente commosso, ha ringraziato calorosamente tutto il pubblico in un turbinio di sentimenti che pensiamo sia stato enorme. Il ragazzo della contrada della Lupa, senese purosangue, ha attraversato tutta una carriera sotto le volte del Palaestra e da qui ha ora spiccato il volo verso una piazza europea prestigiosissima e verso la Nazionale Azzurra, ha regalato ai tifosi biancoverdi una quantità incredibile di trofei ed ha lanciato nel firmamento europeo un gran numero di campioni del parquet. Due di quei campioni ieri sera erano a Siena da avversari: Romain Sato e Bo McCalebb, i due mori sono stati accolti come degli eroi, idolatrati, applauditi come effettivamente meritavano. Assente giustificato il prossimo papà David Andersen.
E poi? E poi amarcord fuori dal campo con due pilastri della squadra vincitutto che sono stati chiamati sul parquest per essere premiati e ringraziati dal pubblico, parliamo di Terrel McIntyre e Shaun Stonerook le cui maglie numero 5 e numero 20 sono state ufficialmente ritirate. I due americani hanno ricevuto l’affetto di tutto il pubblico, riconoscimenti da parte della Società e da parte dei ragazzi del neo disciolto Commandos Tigre. Tutti insieme per le foto ricordo e per la consegna dei regali loro destinati. Dopo, ma davvero molto dopo, c’è stata pure una partita che però non ha detto molto. I turchi erano in formazione rimaneggiatissima e con pochi allenamenti nelle gambe, oltre tutto coach Pianigiani si è riunito con i suoi giocatori soltanto da pochi giorni a causa delle qualificazioni per il campionato europeo affrontate con la Nazionale Italiana. Anche Siena aveva defezioni fondamentali come Sanikidze, Rasic e Kangur appena arrivati in Toscana e in tuta solo per essere presentati al proprio nuovo pubblico, ma la Mens Sana aveva più allenamenti nelle gambe e lo si è visto, in effetti i biancoverdi tra 9 giorni si disputeranno la Supercoppa con Cantù e sono apparsi più pronti rispetto ai turchi.
Parlando dei singoli si sono messi in evidenza Brown e Janning, di gran lunga i migliori in campo, che hanno fatto vedere davvero buone cose col play che ha dato l’impressione di essere in grado di non far rimpiangere McCalebb (e scusate se è poco!!!), e la guardia che ha messo in mostra doti di tiratore assolutamente straordinarie concludendo con 7/8 dal campo, di cui 5/6 dall’arco, e 2/2 dalla lunetta. Il play statunitense ha forse peccato talvolta di egoismo ma ha comunque smazzato 5 assist oltre ad evidenziare una gran forza penetrativa. Accanto a loro buona a sprazzi la prova di un Kemp forse un po’ sovrappeso che però ha fatto vedere che i numeri non gli mancano, così come l’intraprendenza. Intraprendenza messa in luce anche da Eze, un Eze tirato a lucido, già reattivo fisicamente, al solito velocissimo ed impareggiabile saltatore, con lui l’area senese è presidiata da un saltatore/intimidatore davvero di buonissimo livello. Di Ress e del nuovo capitano Carraretto c’è poco da dire, si conoscono a menadito i molti pregi e gli scarsissimi difetti, i due indigeni sono chiamati a tenere unito lo spogliatoio e a fare da chiocce ai tanti nuovi agli ordini di Banchi. Anche di Hackett si conoscono pregi e difetti, ieri sera il buon Daniel non ha dato il meglio di se stesso ma, considerando che è arrivato a Siena praticamente da 3 giorni, si può dire che sul figlio del grande Rudy non ci possono essere dubbi di sorta. Chi è apparso ancora indietro di condizione è stato Kasun, il gigantesco Mario ha commesso ben presto 4 falli e non ha sfruttato appieno la sua fisicità davvero notevole, ma per lui ci vorrà pazienza, viene da un periodo di fermo e si vede, verrà buono quando la condizione fisica lo sorreggerà pienamente. Per ultimo diciamo due parole su David Moss notando come l’americano sia già in forma Supercoppa, gran difensore, buon tiro, volontà, sono queste le doti che ieri sera ha fatto vedere a tutti i presenti.
La partita è terminata 89-61 ma il tabellone elettronico non lo guardava nessuno. Non lo ha guardato neppure Pianigiani che ha ripetuto più volte che la propria squadra non potesse essere pronta come Siena, il coach dei turchi a ribadito l’attaccamento alla propria città pur dicendosi euforico per una grande avventura che lo aspetta in un Paese fascinoso alla guida di un club che ha 20 milioni di tifosi. La sua impressione sulla Mens Sana è più che buona, Simone ha parlato di un roster intrigante con tanti giocatori di livello e con un allenatore che quando riuscirà a dare posti e gerarchie precise vedrà il risultato del proprio lavoro, il CT azzurro ha parlato di Hackett definendolo un giocatore che gioca “per vincere” e che segue pedissequamente le indicazioni del proprio allenatore.
Montepaschi-Fenerbache 89-61
Parziali: 21-18, 28-13, 24-17, 16-13
Progressione: 21-18, 49-31, 73-48, 89-61
MVP: Un Matt Janning spaziale e un ottimo Bobby Brown.
WVP: Impossibile ed inutile, in una serata così, andare a cercare il pelo nell’uovo.
Alessandro Lami
Foto by Antonio Alfieri – www.fotoinazione.it