Una gara godibile. La Trenkwalder forse un pelo più in forma e Milano attenta ad eseguire piuttosto che a segnare. Potrebbe riassumersi così il memorial Pino Brumatti, disputato al PalaBigi di Reggio in onore dell’ex cestista dal passato memorabile con entrambe le casacche. Commovente filmato in suo ricordo durante l’intervallo e la consegna dell’assegno pari all’incasso della serata alla moglie del giocatore, alla presenza di tutta la famiglia e dei presidenti delle formazioni impegnate.
I padroni di casa partono subito in quarta e volano dapprima al +9, con un Jeremic incontenibile in penetrazione e poi al +13, cortesia di Donell Taylor, che chiuderà il primo quarto di gara con 18 di valutazione, ovvero un punto in più dell’intera EA7. Ma la formazione di Sergio Scariolo ha talento da vendere ed una panchina pressoché infinita, nonostante le assenze di Melli e Gentile; le accelerazioni di Keith Langford risultano di difficile contenimento per i biancorossi, che provano a mantenere alti i ritmi nonostante le assenze che li costringono a rotazioni ridotte all’osso ed all’utilizzo di Jeremic prima e Taylor poi in regia, a supporto del giovane Veccia. Sotto le plance Bouroussis cerca di dettare legge ma trova buona resistenza da parte di Urbutis, giovane lettone in prova a Reggio. Questo non impedisce alla formazione meneghina di piazzare 32 punti nel secondo parziale ed impattare la gara sul 48 pari dopo 20 minuti. Reggio ha poco o nulla da Filloy, Milano da Hendrix e Basile.
La ripresa non vede rompersi il filo dell’equilibrio, con le due formazioni impegnate a provare schemi e soluzioni a dispetto del buon basket. L’EA7 prova a scappare via dopo il massimo vantaggio reggiano sul +14 a metà parziale, anche grazie ad un sostanzioso Silins ed un incontenilbile Taylor. Fotsis e Hairston colpiscono a ripetizione ed in soli due minuti il divario è annullato anzi, con una tripla di Langford la formazione lombarda mette la freccia sul 60-64, prima che Urbutis e Antonutti riportino al sfida in parità. Il quarto parziale non ha un padrone fino a metà, quanto gli esterni della Trenkwalder trovano ritmo e buone soluzioni sia da fuori che nel pitturato, spingendo i biancorossi al nuovo +11. Milano non crolla però e con i soliti Hairston e Langford ricuce il divario. Una tripla di Slanina e due invenzioni di Donell Taylor chiudono la gara, nonostante Milano provi a tirare sulla sirena per il pareggio: il tiro di Langford si spegne sul ferro. Reggio vince, 90-87 il punteggio finale di una gara che ha visto gli attacchi prevalere sulle difese e la preparazione atletica farsi sentire nei muscoli e nelle menti dei giocatori, soprattutto milanesi. Replay mercoeldì prossimo sempre al PalaBigi, per la presentazione ufficiale della Trenkwalder.
MVP- DONELL TAYLOR: 26 punti ed un dominio pressochè totale nel primo tempo. E’ il go-to-guy al quale la formazione di coach Menetti si affida nei momenti di difficoltà, in attesa del nuovo play, di Cinciarini e di Brunner.
Alessandro Caraffi
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