Il primo incontro dei quarti di finale del torneo olimpico di pallacanestro ha un forte sapore sovietico: si affrontano infatti RUSSIA e LITUANIA, una volta unite, volenti o nolenti, sotto la bandiera rossa dell’U.R.S.S.
I giocatori di ambo le parti iniziano con le mani piuttosto fredde e saranno più gli errori che non le prodezze, a parte un gioco da tre punti di Andrej Kirilenko a pochi minuti dal termine, a decidere il risultato finale.
Alla fine, il tabellino dice 83 a 74 per la Russia che non è mai riuscita a staccare definitivamente gli avversari che riuscivano sempre a riagganciarli con parziali guidati da Kaukenas (19p), Songaila (15) e Kalnietis (14), tranne che nel finale grazie al già citato canestro e fallo di AK47 (19p+13r).
Buon impatto anche per Khryapa (12p+8a) e Mozgov (17p), mentre il neo Wolves Shved continua nella sua involuzione(2/12 con 0/5 da tre e 0/4 ai liberi, il tutto condito da 4 perse).
Se il gioco nel primo match non è stato eccezionale, ancora peggio è stato quello visto in SPAGNA-FRANCIA.
Le due squadre hanno giocato male, tirato malissimo, ragionato peggio e macchiato la prestazione con un finale che è un mix di falli antisportivi e simulazioni.
Per restare alla cronaca, l’inizio è tutto di stampo francese, con gli Spurs Parker e Diaw (15 p per entrambi) ottimi su entrambi i lati del campo e gli spagnoli che non la mettono nemmeno nella vasca da bagno. Il terzo quarto si apre però con un parziale di 13 a 2 per gli iberici a cui risponde subito l’ex marito di Eva Longoria con 7 punti; la Spagna fatica ancora col tiro da tre mentre dall’altra parte Diaw mette a segno due triple, ma la fatica comincia a farsi sentire soprattutto per i francesi che prima subiscono qualche contropiede e che vedono poi crollare di colpo le percentuali nel tiro da fuori.
La partita finisce con un parziale di 7 a 4 per i ragazzi di Scariolo, una stoppata di Rudy Fernandez su Parker e l’ultimo canestro di Marc Gasol (14p) servito dal fratello Pau (10+11), prima della quasi rissa finale. Alla sirena: Spagna 66, Francia 59.
Per fortuna la partita successiva è ARGENTINA-BRASILE e ci si diverte molto di più, grazie ad un gioco spumeggiante ed alla buona mira di entrambe le contendenti.
I verdeoro partono bene ma si fanno raggiungere da Ginobili e Delfino e gli argentini comandano senza grandi problemi fino a che Scola e Nocioni non commettono entrambi il proprio terzo fallo.
Il Brasile si avvicina fino al -2 ma non riesce ad agganciare gli avversari, vuoi per scelte affrettate, vuoi perchè da oltre l’arco la palla nel secondo tempo entra loro soltanto 2 volte su 11 tentativi. Vince l’Argentina 82 a 77, con 17 punti per Scola e 16 per Ginobili e Delfino. Per gli sconfitti non bastano i 22 di Leandrinho Barbosa e di Huertas e i 12 rimbalzi di Nenè.
La giornata finisce con STATI UNITI-AUSTRALIA, partita dal risultato scontato.
Gli U.S.A. partono tranquilli, senza sbattersi troppo in difesa, e malgrado questo alla fine dei primi due quarti sono avanti di 14 grazie al play degli emigrati Nets Deron Williams che ne ha già messi 13. Nel terzo quarto si assiste al risveglio di Kobe Bryant, giocatore che non aveva certo brillato fino a questo punto, non solo nella partita (0/4) ma anche nel torneo. Beh, il numero 24 dei Lakers dimostra il perchè del suo soprannome Black Mamba segnando 20 punti nella ripresa (letali le sue bombe da fermo) e spegnendo le velleità dei meritevoli australiani che non perdono la speranza quasi fino alla fine senza però mai riuscire ad impensierire la nazionale NBA.
LeBron James impreziosisce le sue Olimpiadi con una tripla doppia da 11 punti, 14 rimbalzi e 12 assist, Love realizza una doppia doppia da 10p e 11 r, Williams ne fa 18 e Carmelo 17.
Per gli australiani buone prove di Ingles (chiude con 19 punti, 6 assist e 8 rimbalzi) e di Mills (26p).
Nelle semifinali si affronteranno pertanto:
SPAGNA-RUSSIA
ARGENTINA-STATI UNITI
Alla prossima!
Mattia Messora