FORLI’- 3299 spettatori di media, per 324.315 euro d’incasso complessivo e record di presenze per singola partita, con i 4.000 spettatori per il derby casalingo contro la Biancoblù. Numeri da Serie A, che hanno invece accompagnato la FulgorLibertas, targata Marcopoloshop.it, alla prima storica retrocessione forlivese nella terza serie nazionale. Il tutto condito da un comportamento della società decisamente poco apprezzato da una piazza che, senza mai tradire il proprio amore per la pallacanestro, seguiva la squadra in lungo e in largo, invadendo pacificamente palazzetti “raggiungibili”, come Piacenza, Reggio Emilia, Faenza, Pistoia e Bologna, ed inviando emissari in luoghi ameni, come Sant’Antimo.
Se altrove un pubblico capace di tali numeri verrebbe coccolato o, visti i tempi che corrono, addirittura venerato, a Forlì non gli si è nemmeno risparmiato l’ incubo del fallimento. Già, perchè dall’ultima sala stampa, nella quale Alberani scoperchiò il pentolone, ad oggi, nel capoluogo romagnolo si è passati dalla rassegnazione alla DNA, alla speranza che qualcuno riuscisse a coprire qualcosa come 550.000 euro di buco presunto, per garantire la sopravvivenza del club. A fine stagione aveva destato ottimismo l’appoggio esterno di Gino Natali, naufragato però il 30 giugno in un “Non ci sono i presupposti per attuare la ristrutturazione societaria. Sono venuto a conoscenza di situazioni finanziarie di cui non sapevo.” A quel punto suonavano addirittura beffarde le sirene di rinuncia provenienti da Ostuni e Piacenza, che avrebbero liberato il posto al ripescaggio di Forlì, la cui richiesta era stata tempestivamente formalizzata dal presidente Grazioso.
L’ultimo Consiglio Federale, quello che per intenderci ha decretato la scomparsa di Treviso, Teramo, Ostuni e Piacenza, oltre alla radiazione della Fortitudo, ha di fatto riconsegnato la LegaDue alla FulgorLibertas, lasciandole appena 48 0re di tempo per decidere del proprio destino. Scelta non scontata, fino all’ultimo, fino ad oggi. Da ricostruire completamente gli equilibri societari; trovare sponsor; definire la copertura dei debiti; stanziare il budget per la stagione entrante. L’alternativa, come già detto, non la DNA, ma la scomparsa.
Come si apprende dal sito www.forlibasket.it, primo organo di stampa cestistico del capoluogo romagnolo, nella giornata di lunedì 16 luglio la FulgorLibertas si iscriverà al campionato di LegaDue, al quale potrà partecipare solamente dopo il benestare della Comtec.
La speranza è che questi ultimi due anni possano aver insegnato tanto e che le facce nuove che si stanno affacciando in società sappiano fare tesoro dei tantissimi errori commessi, perchè, alla fine, da Serie A a Forlì non ci sia solo la piazza.
Massimo Framboas