Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E’ il mio cuore
il paese più straziato
E’ con le parole di Ungaretti che mi sento di iniziare questo, che non vuole essere un articolo di sola Pallacanestro, ma un inno ad una cittadina, ad una regione intera.
Sì l’ inno ad una terra, che mio suocero chiamava il paese del brodo, perché la domenica mattina, quando si passeggiava in Via Pico o in Piazza Mazzini l’ odore che aleggiava nell’ aria era quello del brodo, che ogni famiglia cucinava, in pentole diverse, per il pranzo festivo, chiaramente accompagnato dalle paste comprate all’ uscita dalla Messa in San Francesco.
Una terra orgogliosa, che dopo il disastro non vuole aiuti, ma solamente quello che gli spetta e mano libera per rialzarsi.
Questo orgoglio, questa forza, questa tradizione, si è trasferita alla squadra di pallacanestro, la Pallacanestro Primavera, sponsorizzata Dinamica Truzzi, nata nel 2004 dalla collaborazione fra Pallacanestro Mirandola e Polisportiva Poggese Basket.
La Dinamica Truzzi ha dovuto affrontare i play off per la promozione dalla Divisione Nazionale B alla Divisione Nazionale A allenandosi e giocando a Viadana, causa inagibilità del Palazzetto di Poggio Rusco.
I giocatori, nonostante le ovvie difficoltà, di ogni tipo,hanno mutuato, come per osmosi, il carattere di questa terra, senza mollare mai di un centimetro, reagendo a tutte le avversità ed alle provocazioni, con la voglia di superare l’ ostacolo, come dimostra gara 3 contro Lucca, persa di un punto al supplementare, dopo aver rimontato anche 19 punti di distacco.
Qui voglio raccontare gara 2 vissuta in diretta a Viadana la settimana scorsa.
L’ arrivo, sulla A22, è già di per sé traumatico, con l’ Autostrada costeggiata da casolari con le macerie e le tende in giardino. La strada per arrivare dall’ uscita al palazzetto è un susseguirsi di paesi con le transenne che delimitano le zone pericolanti.
All’ arrivo, dentro l’ impianto, veniamo accolti da ragazzi anche insospettabili che vendono magliette per raccogliere fondi allo scopo di aiutare le popolazioni. Di fianco alla foto delle magliette osservo la frase che ricorda il voto fatto dai giocatori, come fecero i Clippers, di non tagliarsi la barba fino a fine stagione, e provo dei brividi….
La partita è tiratissima fin dalla palla a due, con Srocco per i toscani e Venturelli per gli emiliani a farla da padrone, ma verso fine quarto è Bastoni che prova a dare la scossa ai suoi, portando la Dinamica sul +5.
Secondo quarto che vede Mirandola scappare, con la sveglia di Jordan Losi, ed arrivare anche a +12, ma qui comincia la partita di uno stratosferico Parente, vero MVP della partita, che ricuce lo svantaggio fino al -8.
Dopo l’ intervallo lungo la partita prosegue sulla stessa falsariga del primo tempo, con la Pallacanestro Primavera che prova a scappare e Lucca, anzi Parente, che tenta di ricucire, col numero 20 toscano che a fine quarto si vede fischiare un dubbio, quanto pesantissimo, quarto fallo.
Ultimo parziale dove Parente, praticamente da solo, ricuce, minuto dopo minuto, lo svantaggio, con la complicità di un Losi un po’ superficiale in alcune palle perse. Sul finire 5° fallo di Bastoni su un recupero in contropiede, Lucca agguanta la parità, ma Venturelli dalla lunetta fa 2 su 2. Parente decide di giocarsi da solo la palla del pareggio/vittoria, ma si mette in un vicolo cieco, sbagliando, e non di poco la conclusione, dando ancora speranze al team emilano-lombardo.
Dopo la sconfitta nel supplementare di Gara 3 la Dinamica Truzzi non ha perso tutte le speranze di essere promossa in DNA dovendo affrontare dal 15 al 17 giugno la poule a 3 a Roma contro Corno di Rosazzo e Reggio Calabria.
Qui i Cavalieri che potrebbero fare l’ impresa:
Michele Venturelli – bombarolo friulano, anno scorso a Melfi, è arrivato tardi in B2, prima tanta C, fa spesso canestro, e si è visto.
Jordan Losi – registra scuola Fortitudo. Famoso per il penetra e scarica e per le bombe. Ottimo passatore, regista con alterne fortune, uomo ideale per un ultimo possesso.
Matteo Bastoni – ex Anzola, Faenza, Riva del Garda (b1 anno scorso), mancino. Buoni fondamentali, quantità ma non tanta qualità, pur avendo movenze di una certa classe, in un back court di gente che vuole la palla nelle mani, può anche ritagliarsi uno spazio per punire sugli scarichi.
Luca Pignatti –ex Cremona, cuore grande e anima della squadra. Grande rimbalzista, intenso in ogni zona del campo, può punire da tre grazie alla sua doppia dimensione.
Alessandro Mancin – anche lui ex Cremona, pivot lungo lungo, non con mani da clavicembalista, ma intimidatore difensivo e ottimo rimbalzista, insieme a Pignatti forma un ottima coppia di lunghi per la categoria.
Walter Mantovani – enfant du pays, capitano della squadra, play di riserva, anima vera della squadra, protagonista nella promozione dello scorso anno.
Federico Giunta – Tweener di Pesaro, ex Scavolini. Quarto nella rotazione dei lunghi, quando chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto.
Fabio Gruosso – nomen omen, è enorme. Ex Correggio, cresciuto a Reggio Emilia, primo cambio dei lunghi ruota nei ruoli 4 e 5. Grande fisico ed esplosività, ottimo passatore, soprattutto sui raddoppi, se ha una pecca è quella continuità.
Francesco Mauceri – fac totum della squadra. Può giocare in quattro ruoli, dando la possibilità a coach Tinti di schierare quintetti tattici con quattro piccoli, senza soffrire troppo a rimbalzo. Da 4 anni a Mirandola/Poggio, vice capitano.
Si ringrazia Miro De Giuli per la collaborazione.
Andrea Cesari