SIENA – Diciamo la verità, nessuno ieri sera si aspettava 28 punti di scarto, vuoi per una gara 1 che aveva visto una Milano molto reattiva pur nella sconfitta, vuoi perchè gara 2 è solitamente la più difficile della serie, vuoi perchè al 25^ minuto la gara era sul 44-40 per Siena ma con l’inerzia apparentemente in mano proprio all’Olimpia.
E allora cosa è successo? Come si è arrivati ad un finale così devastante? Facciamo un passo indietro: la partita inizia come era finita gara 1, e cioè con McCalebb assoluto protagonista che, sfidato al tiro per impedirgli le scorribande in area, infila subito una tripla tanto per mettere le cose in chiaro. Siena guida nel punteggio, e non mollerà mai per tutti i 40 minuti il comando delle operazioni, ma non scava mai un solco enorme con l’Armani che reagisce e che, pur andando al riposo sotto di 11 punti, da l’impressione di essere in partita. Tale impressione viene fortificata al rientro dagli spogliatoi quando, con un 8-1, Milano vola al 40-44 avendo poi per due volte in mano la palla del -2. A questo punto qualcosa si inceppa, l’Armani si disunisce, Siena comincia a volare e costruisce un parziale di 14-1 che ristabilisce le distanze, distanze che poi si amplificano in maniera inesorabile con Scariolo che alza bandiera bianca già al trentesimo minuto togliendo dal campo Cook ed Hairston, oltre a Bourussis, senza più riproporli sul parquet. Siena finisce in controllo assoluto, da quel 44-40 piazza un parziale di 42-18 che porta al +28 finale.
Una vittoria indiscutibile, naturalmente, figlia però di una partita a due facce che ha ancora una volta messo in mostra le possibilità di un’Olimpia che, comunque, appare ancora lontana dall’aver ricucito quel gap che si sarà pure ristretto rispetto all’anno scorso ma che resta evidente. E’ stata questa la quinta partita dell’anno tra le due squadre e Siena è uscita vincitrice in 4 occasioni mentre nell’unica sconfitta biancoverde c’è la firma indelebile di Danilo Gallinari.
Analizzare i singoli è un po’ impietoso per i biancorossi, basti pensare che la valutazione totale delle due squadre dice 96-48 in favore di Siena, che nessun giocatore milanese è andato in doppia cifra, che il MVP dell’Armani è Hairston con 10 di valutazione. Nessuno dei giocatori di Scariolo si è particolarmente distinto, lampi di classe, di volontà, di determinazione sono arrivati da Melli e Radosevic, dal già citato Hairston, da un Giachetti tutto sommato positivo ma, sia chiaro, si sta parlando di giocatori che hanno svolto il compitino e a tratti neppure quello. Chi il compitino, invece, non lo ha svolto, sono stati i due greci con Fotsis vistosamente menomato dall’infortunio di sabato sera e rimasto in campo per soli 9 minuti, e con Bourussis ancora abbastanza impalpabile. Male il duo Cook-Bremer con il secondo finito addirittura in valutazione negativa, malino Mancinelli, inadatto a certi livelli uno spaesato Mason Rocca. Per Gentile luci ed ombre con 9 punti segnati, ma con ben 11 tiri dal campo. In definitiva l’Olimpia ha tirato male dal campo (19/49), dalla lunetta (16/24), ha perso ancora una volta la lotta sotto i tabelloni con 32 rimbalzi a fronte dei 35 di Siena. Al Forum servirà un’altra squadra, serviranno altre facce, altra determinazione, perchè se risalire dal 2-0 è improbo andare sul 3-0 sarebbe deleterio e costituirebbe probabilmente la fine del sogno scudetto. Servirà trovare un modo per limitare l’onnipotenza di McCalebb, bisognerà cercare di recuperare al 100% Fotsis ed avere qualcosa in più da tutti gli altri.
L’onnipotenza di McCalebb, dicevamo. Sarebbe ingiusto, però, stavolta, limitarci ad osannare il migliore in campo, Bo è stato devastante quasi come in gara 1, sfidato al tiro dall’arco ha risposto col 75%, è stato imprendibile in penetrazione ed in campo aperto, ha segnato 21 punti in 27 minuti, ha fornito 5 assist: un’iradiddio. Però accanto a lui si è mossa bane tutta la Mens Sana con Zisis backup preciso e ragionatore, e stavolta pure finalizzatore con 10 punti a referto, notizie ottime dalla panchina con Carraretto e Ress sugli scudi, l’altoatesino ha marcato 19 di valutazione con 7 rimbalzi e 11 punti, una presenza costante nell’area, bravissimo. Senza più parole ormai per descrivere le prove di capitan Stonerook, benissimo anche Lavrinovic vero gladiatore nel pitturato con 8 rimbalzi, clinic difensivo di Thornton che se l’è vista col peggior cliente possibile, e cioè Hairston, limitandolo moltissimo, bene Kaukenas e comparsata di 3 minuti per Michelori. Le note meno liete vengono da Pietro Aradori, che anche in gara 1 ci era piaciuto poco, e da una serata di Andersen non “da Andersen”, limitato quasi subito dai falli il danese è rimasto in campo nemmeno 15 minuti e, in una serata così così, ha avuto almeno il merito di catturare 5 rimbalzi e, soprattutto, di segnare una bomba in un momento topico dell’allungo senese. A Milano servirà la stessa fotta, la stessa voglia vista ieri sera, le stesse percentuali. Ma ci aspettiamo una gara diversa, senz’altro molto più difficile.
Montepaschi Siena – EA7 Armani Milano 86-58
Parziali: 18-15, 25-17, 22-14, 21-12
Progressione: 18-15, 43-32, 65-46, 86-58
Sala Stampa
Scariolo
“C’è stata partita fino al 44-40, fino a quel punto Siena era stata sempre avanti, aveva fatto qualcosa più di noi ma eravamo in partita ed abbiamo perfino avuto la palla del -2. Poi ci siamo innervositi, disuniti, abbiamo affrettato alcune soluzioni e Siena ha preso il sopravvento vincendo meritatamente. Finchè c’è stata partita McCalebb è stato devastante. Adesso andiamo a Milano dove dovranno cambiare molte cose, sicuramente dovrà salire la nostra attenzione.”
Pianigiani
“C’è poco da dire, tutto molto bene, bravi i miei giocatori ad eseguire benissimo i nostri giochi, non abbiamo mai rischiato neppure nella prima partita e sono molto soddisfatto di quello che abbiamo messo in campo. Bo è stato bravissimo e se lo lasciano tirare, come stasera, le sue cifre di tutto l’anno ci dicono che da 3 è un ottimo interprete. A Milano troveremo un altro ambiente, così come il nostro livello è salito da gara 1 a gara 2 dovrà salire ancora di più in gara 3 dove le difficoltà saranno maggiori.”
Melli
“Quando perdi di 30 punti le cose da portarti dietro sono pochissime, abbiamo fatto molto male e forse c’è da salvare solo l’approccio iniziale. A Milano dovremo fare tutto meglio, mi pare ovvio. Nessun problema per il fallo antisportivo di Stonerook.”
MVP: Siamo monotoni, ma non premiare McCalebb è impossibile. Ieri sera note di merito anche per Ress.
WVP: Bremer ai minimi storici.
Alessandro Lami