Ancora pochi giorni e si saprà chi sarà la regina d’Europa di quest’anno.
La prima semifinale vede affrontarsi CSKA Mosca e Panathinaikos Atene, ma diciamoci la verità: questa, più che la partita delle 17 del venerdì, ha tutto il fascino della finalissima della domenica sera.
E’ vero che a vedere i numeri è il Barcellona la squadra che ha subito meno sconfitte nell’intera stagione (solo 1), ma bisogna altresì aggiungere che il CSKA ha dato segnali di onnipotenza praticamente tutto l’anno e che il Pana è il campione in carica ed alla fine è sempre lì a contendersi il titolo finale.
I russi che hanno chiuso imbattuti la Regular Season, hanno subito un’insignificante sconfitta in Top 16 e un’ultima nella serie contro il Bilbao, ma si è rivelata solo una caduta che è stata prontamente vendicata nella partita successiva. Il roster a disposizione di coach Kazlauskas è davvero impressionante sia per qualità che per profondità: 12 giocatori 12 che potrebbero tutti partire in quintetto indistintamente; l’unica perplessità che si poteva avere su questa squadra a inizio anno consisteva nel tempo che sarebbe stato necessario per amalgamare un gruppo di alto livello, per gran parte nuovo, ma il cammino sopra sintetizzato risponde esaustivamente anche a questa insidia.
I greci hanno avuto invece qualche difficoltà in più: nella Regular Season hanno subito soprattutto la presenza nel proprio girone proprio del CSKA, in Top 16 hanno perso 2 partite mentre nei Playoff hanno dovuto sudare 7 camicie e 5 gare intense per poter far fuori il Maccabi nella serie più bella della stagione (e forse anche degli ultimi anni). Il roster può vantare fuoriclasse come Diamantidis, Batiste, Jasikevicius e Sato che possono vantare come pochi altri il necessario mix di talento ed esperienza per poter vincere a questi livelli; ad essi coach Obradovic può affiancare giocatori come Calathes, Perperoglu e Vougioukas in grado di aggiungere punti, vivacità e quel pizzico di imprevedibilità che non guasta in partite secche.
Ed ora il momento peggiore, quello del pronostico…. Dopo varie lotte interne, punto sul CSKA per le tante e continue dimostrazioni di potenza che ha mostrato durante tutto l’anno e per la maggiore profondità del roster: spesso in queste partite gli schemi, il talento, gli allenamenti vanno tutti a farsi benedire dopo i primi quarti di studio e di battaglia contro l’emozione; la possibilità che ha quindi coach Kazlauskas di poter attingere a più personale rappresenta un vantaggio non indifferente. Potrete capire meglio la sofferenza della mia scelta se pensate che ciò implica che dia per sfavorito il Panathinaikos… non so quante volte nella vostra vita vi sia mai capitato di poter dire un’eresia del genere!! Basta dire due nomi: Zelimir Obradovic e Dimitris Diamantidis; queste due persone rappresentano il miglior allenatore e il miglior giocatore che si siano visti più e più volte sui campi europei che tra l’altro non hanno iniziato neanche minimamente la loro parabola discendente.
Sarà una semifinale dal fascino particolare, per la quale 40 minuti sarebbero troppo pochi: partite del genere si vorrebbe che durassero di più, per gli intenditori equivale all’imminente uscita di un nuovo film tanto atteso con attori da Oscar come Kirilenko, Diamantidis, Teodosic, ecc.
Cominciate a chiedere qualche ora di permesso dal lavoro per godervela in diretta!
Maurizio Musolino