Ancora una sconfitta sul filo di lana della Otto Caserta, che dopo quaranta minuti di grande equilibrio è costretta a a soccombere anche in terra piemontese. Il match, come ci si poteva attendere alla vigilia, è stato poco più che una gara amichevole, ma nel finale comunque entrambe le squadre hanno provato lo spunto felino per portare a casa i due punti, e questi sono finiti a Biella, che trascinata dai suoi due frombolieri Pullen e Coleman ha chiuso 88-84.
La Juve parte col piglio giusto: in mezzo a tanti falli, con arbitri forse più fiscali del dovuto, Smith e Stipanovic, ben cercati dai compagni, si fanno largo nell’area dei tre secondi e trovano a ripetizione il fondo del secchiello. Biella ha in campo e in panchina tanti giovani, che potranno presto già calcare i parquet importanti. Laganà, in quintetto dal momento dell’assenza forzata di Soragna, mette a segno una tripla importante, che è un’autentica sveglia per i suoi compagni. Tra distacchi sempre contenuti e un gran numero di falli sul groppone per la difesa di casa, il gioco latita, e si segna molto e spesso dalla linea della carità. Righetti, stasera di sicuro non al top della condizione, segna i suoi tre liberi, nonchè unici suoi punti della gara, ed è qui che la Juve prova a scappare sul più 6 (19-25). Con la gara che si gioca con ritmi blandi alternati a fiammate improvvise, le “rotazioni” allungate della Juve, con in campo i più giovani dalla panca, permettono alla squadra di Sacripanti di mettere il muso avanti, con il buon impatto di Kudlacek che vale il 21-29 con cui si va a riflettere per i 2′ di sospensione. Il secondo quarto si apre con un misto di azioni confuse in cui Jacob Pullen fa un po’ quel che vuole, tra tiri piazzati e zingarate in area. La juve perde la testa, Righetti la pazienza e si fa fischiare un tecnico che lo mette ancor di più fuori dal match, ma nel momento più critico ci pensa capitan Doornekamp a ergersi a protagonista, specie nella metà campo difensiva, dove diventa un fattore con rimbalzi e palle recuperate. Biella , dopo aver toccato nuovamente il -8, esce dal torpore e pur senza l’apporto di Coleman, in questa fase si lascia guidare dal suo play ex Kansas State che inventa canestri e sforna assist. La tripla di Dargicevic chiuude un parziale netto di 10-0 a favore dei piemontesi che gira gara ed inerzia. Gli strappi continuano, quasi siamo in una maratona dove i corridori cercano di stancare a forza di allunghi i rivali, e la Juve chiude in crescendo, con i liberi di Doornekamp che valgono il vantaggio alla pausa lunga (41-43 al 20′).
Al rientro in campo, le due squadre, entrambe ancora in forza e volenterose di lottare con le armi a salve, iniziano una fase dove l’attacco è il pensiero primario e le difese vengono omesse o quasi. Collins e Smith da una parte, Coleman e Miralles dall’altra bruciano la retina, e si rimane a contatto. A spezzare l’equilibrio, ci pensa però Dragicevic, che dai 6,75 colpisce in sequenza e regala ben 5 punti ai suoi. Il gioco duro di Jurak, che ha sempre motivazioni contro Caserta, manda ko Doornekamp, uno di quelli che non molla mai, ma la Otto c’è ancora e alla terza sirena sono solo le magie di Pullen a regalare il +4 con cui si chiudono i primi 30 minuti. L’ultimo peirodo vive sull’onda del duello tra due dei migliori realizzatori del campionato, Coleman, che ci mette tanto talento con tiri difficili, e dall’altra parte Smith, che si muove spalle a canestro e diventa il faro dell’attacco casertano. Quando però al 35′, l’ex Pinar esce per il suo 5 fallo, le cose cambiano in casa Juve e il volenteroso e gladiatore Stipanovic, nonostante i suoi punti (fatti sempre con una sola mano, visto che l’0altra è semi ingessata) non dà lo stesso contributo. Come un pugile all’angolo, la Juve non reagisce, inizia forse ad accusare la stanchezza e lo dimostra specie in difesa, dove il giovane Laganà ringrazia e segna il canestro del +5 per i suoi. Doornekamp, rientrato in campo, è sempre l’ultimo a mollare e conduce i suoi fino al -1, ma se dall’altra parte c’è un Coleman in serata di grazia c’è ben poco da fare. Le speranze casertane si infrangono sul ferro come i liberi di Stiapnovic. Pullen al contrario fa percorso netto dalla lunetta, ma quando sembra finita è ancora Doornekamp a rimettere i suoi in partita con 3 tiri liberi che valgono il -1. Si spende il fallo e c’è gloria anche per il capitano di Biella Minessi, che dopo anni passati nelle minors, dopo aver fatto la storia di questa società portandola fino alla a1, ha l’onore di chiudere in maglia Angelico con i due tiri liberi che danno la vittoria ai suoi. Una vittoria alla fine che non conta niente specie in una partita che , per quanto visto sul campo, come si suol dire nel calcio, avrebbe meritato forse il pareggio. La Juve chiuderà in casa con Sassari, Biella in trasferta a Milano.
ANGELICO BIELLA – OTTO JUVECASERTA 88-84
Parziali: 21-29; 20-14; 29-23; 18-18
Progressione: 21-29; 41-43; 70-66; 88-84
Tabellino:
Mvp: Pullen e Coleman da una parte, Doornekamp e Smith dall’altra
Wvp: Bell e Righetti, stasera fuori dai giochi
Domenico Landolfo