Avellino compie l’impresa, se così si può dire, e batte Varese, in una gara che non aveva di che dire alla vigilia. Non c’è Golemac tra gli irpini, ma rientra nel roster da un infortunio molto serio Taquan Dean, che griffa la vittoria con le sue triple. A Varese, alla fine sconfitta di un solo punto, non basta Goss, che sta salendo di giri in vista dello scontro ai quarti playoff contro McCalebb e soci senesi.
La Sidigas parte male e dopo un avvio con polveri bagnate da ambo i lati è Fajardo a dare la scossa. Il veterano dei varesini colpisce da dentro e dalla media distanza e da solo firma un parziale di 12-0 che sembra già far scendere i titoli sul match. A tenere a galla i lupi, ci pensano i liberi di Green e il lavoro di Johnson. Al decimo minuto, però, l’asse Talts-Kangur firma il canestro del 10-22. Fajardo stasera ispirato, apre la seconda frazione con la tripla del +15, ma ecco uscire dal cilindro di Vitucci Taquan Dean. Due bombe in sequenza, poi gioco di squadra con Green e Johnson che ringraziano e imbucano tiri ad alta percentuale. Sembra gara riaperta, ma Varese ha da pigiare poco sull’acceleratore per scappare nuovamente, con un Diawara che si sbatte in difesa e un Fajardo stasera indemoniato. Ma è ancora Dean a suonare la carica per i suoi, con i liberi e l’assist ancora per Johnson che si porta a casa i ferri del paldelmauro (contenzioso aperto tra la società e il comune per dei lavori di ristrutturazione: quote non pagate e polemiche, altre nubi all’orizzonte per la società avellinese). Al riposo lungo, Varese è sopra di sei, ma la ripresa ha un’altra faccia. Finalmente Infanti e Slay, fino ad allora opachi, sporcano il foglio nel senso buono del termine, ma poi sale in cattedra Phil Goss e per Avellino, stasera davvero a folate è di nuovo notte fonda sul -11. In chiusura la Sidgas accorcia qualcosa, riuscendo a mantenere lo stesso gap di distanza che l’aveva contraddistinta a metà gara. Finite le energie? Neanche a dirlo. Quando dopo minuti Goss e Talts regalano nuovamente 15 punti di vantaggio a Varese, la gara sembra già finita, ma qui inizia la rimonta avellinese, con Gaddefors e Slay, che si erge a protagonista che piazzano un parziale importante, Recalcati si rifugia in un timeout che produce la tripla “sicurezza” di Stipcevic. Ma il tiro da tre arriva ad aiutare anche Avellino, con Green, Gaddefors e Slayche piazzano le conclusioni pesanti che ridanno poca distanza ai padroni di casa dagli avversari. L’unico a reggere per gli ospiti è Goss che si carica l’attacco dei suoi sulle spalle, ma cede qualcosa in difesa a Dean, che gioca con grande energia gli ultimi minuti, siglando canestri importanti. Si arriva così all’ultimo minuto sul 70-75, con una gara che sembra oramai finita. Ma Varese si complica la vita con un improbabile 2/4 dalla lunetta operato da Goss e Stipcevic, Avellino è a meno 3 nonostante i 4 punti di Johnson. Mancano 10″ e con il +3 arriva la cruciale domanda per Recalcati, faccio o non faccio fallo?. Il coach ex della Nazionale opta per commettere la penalità ed evitare la tripla dell’overtime, ma stavolta gli va male. Green segna il primo tiro libero, e sbaglia il secondo, sul cui rimbalzo la palla viene toccata da tantissimi giocatori in un’autentica tonnara. Gli arbitri fischiano la contesa e la legge truffa della freccia premia Avellino con 1″ da giocare o pochi decimi in più. Sembra fatta, ma Dean sulla sirena inventa la tripla della più improbabile delle vittorie, con il primo vantaggio Sidigas di tutta la gara che si rivela quello decisivo per i due punti finali.
SIDIGAS AVELLINO – CIMBERIO VARESE 78-77
Parziali: 10-22; 25-19; 17-17; 26-19
Progressione: 10-22; 35-41; 52-58; 78-77
Tabellino:
Mvp: Dean, senza ombra di dubbio, ma anche tutta Avellino per averci creduto
Wvp: Recalcati, che complica la vita ai suoi nel finale con quel fallo speso male, quando la gara era già vinta
Domenico Landolfo