SASSARI – La Dinamo Banco di Sardegna batte l’Angelico Biella al termine di una gara molto difficile da decifrare. Biella paga pesantemente l’uscita dal parquet di Matteo Soragna dopo soli tre minuti di gioco, vittima di una lussazione alla spalla.
Il match è stato segnato dai diversi tentativi di Sassari nell’ottenere il break decisivo. Biella è sempre rientrata rispondendo agli allunghi dei padroni di casa, giocando a ritmi elevatissimi. Per Sassari si tratta di una vittoria importantissima, che permette ai ragazzi di coach Sacchetti di riprendere immediatamente la corsa verso una buona posizione nella griglia playoff, interrotta a causa della sconfitta in quel di Pesaro. Biella ha dimostrato tutte le sue qualità. Squadra molto solida sotto canestro con Jurak e Dragicevic, e molto spettacolare con il tandem Coleman-Pullen, a tratti incontenibili. E’ mancato l’apporto in termini di punti dell’ex Massimo Chessa, che davanti alle giocate di Travis Diener si è innervosito e non ha mai inciso sul match.
LA PARTITA
Il primo quarto è contrassegnato dai ritmi elevatissimi con cui le due squadre si affrontano. Biella sfida la Dinamo con il gioco in campo aperto, congeniale ai padroni di casa, ma perdono dopo soli tre minuti capitan Soragna. La Dinamo strappa subito e si porta sul 14-7 dopo cinque minuti di gioco, con coach Cancellieri costretto al time out. Sassari non toglie il piede dall’acceleratore e regala al suo pubblico fiammate di spettacolo. Biella sul finale di quarto, grazie ai canestri di Coleman, riesce a limitare il passivo con il tabellone che sulla sirena dice 27-20 per i padroni di casa.
Nel secondo quarto le difese delle due squadre scompaiono e salgono in cattedra i tiratori. Biella approfitta di alcune disattenzioni dei padroni di casa (Metreveli molto disattento in difesa ed evanescente in attacco), e ricuce lo strappo. Coach Sacchetti richiama i suoi, che con una serie impressionate di triple cercano ancora l’allungo. A metà frazione, sul punteggio di 42-34 è un disperato Cancellieri a chiedere il minuto per cercare di arginare il gioco dei sassaresi. Pinton e Brian Sacchetti hanno un ottimo impatto sul match, mentre Biella trova ancora la forza di reagire con Miralles e un incontenibile Coleman. Travis Diener firma la chiusura del secondo quarto con una strepitosa tripla che porta negli spogliatoi le due squadre con il punteggio di 56-44.
Al rientro dall’intervallo lungo, le due squadre sembrano risentire dei ritmi altissimi del primo tempo. Molta confusione in campo con i sassaresi che riescono a tenere l’Angelico Biella a distanza di sicurezza, grazie agli assist di un ispirato Travis Diener. A metà quarto il punteggio vede la Dinamo ancora avanti (66-55). Dragicevic e Coleman tentano di ricucire per Biella, e Sassari ancora in difficoltà che non riesce ad avere concretezza da Metreveli. Il quarto si chiude con una tripla dall’angolo di Laganà che porta Biella a meno 8 (81-73).
Nell’ultimo quarto Sassari rischia più volte il rientro di Biella. Un positivo Brian Sacchetti e l’esperienza di capitan Vanuzzo rispondono a Pullen e Coleman. Massimo Chessa commette in rapida successione il quarto e quinto fallo e lascia la partita. Pullen mette paura al pubblico del PalaSerradimigni con la tripla del – 6, ma Travis Diener mette in cassaforte la vittoria della Dinamo con un fantastico assist per Brian Sacchetti. Alla sirena il tabellone indica la vittoria di Sassari per 104-97.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI – ANGELICO BIELLA 104 – 97
Parziali: 27-20; 29-24; 25-29; 23-24.
Progressione: 27-20; 56-44; 81-73; 104-97.
Arbitri: Giampaolo Cicoria – Maurizio Biggi – Renato Capurro.
MVP: Travis Diener. Attraversa un momento di forma fantastico. Gioca per se, per i compagni, e delizia il pubblico sassarese con giocate che denotano classe cristallina. E’ il vero leader della formazione di Meo Sacchetti, che riesce a gestirlo con maestria.
WVP: Massimo Chessa. Il sassarese doc non incide sulla partita, forse tradito dall’emozione di giocare al PalaSerradimigni. Travis Diener lo porta a spasso per il campo, lui si innervosisce ed esce dal campo con cinque falli a carico.
Sala Stampa
Cancellieri
“Innanzitutto, per l’ennesima volta faccio i complimenti a Sassari per come ha giocato. Perché al di la di tutto loro sono stati capaci di punire qualsiasi nostra distrazione difensiva, facendo canestro nei momenti giusti e restando lucidi nei momenti di difficoltà. Stasera noi abbiamo toccato un’infinità di palloni che potevano tramutarsi in maniera diversa, ma diamo merito a Sassari di averci sempre punito. Per quanto riguarda noi è chiaro che, se dopo tre minuti perdiamo Soragna, e sapete meglio di me quanto sia fondamentale per i nostri equilibri e per il suo carico di esperienza, la nostra prestazione si fa clamorosamente più difficile. La sua assenza ha creato un disequilibrio che noi abbiamo superato egregiamente, disputando una partita, aldilà del punteggio, molto accorta. Abbiamo segnato molto grazie a tiri aperti, abbiamo perso troppi palloni nei primi due quarti. Il problema in una partita come questa, a Sassari, è stato a livello difensivo. Ancora chapeau a Sassari che ci ha sempre punito negli accoppiamenti in transizione, con schiacciate e tiri facili che non siamo stati in grado di prevenire. E’ chiaro che venire a Sassari e giocare a punteggi elevati, è rischiosissimo. Abbiamo cercato di abbassare il ritmo giocando a zona ma non sempre ci siamo riusciti e loro sono entrati in ritmo punendoci da tre. Di positivo c’è il fatto che i nostri giovani Laganà e Lombardi hanno giocato molti minuti. Ripeto comunque il concetto che giocare in questo modo contro Sassari è per noi motivo di orgoglio, e sono contento dell’approccio alla partita. Soragna ha subito una lussazione della spalla destra che ci costringerà a tenerlo fermo per almeno due settimane. Massimo Chessa, dopo un inizio di stagione molto difficile, sta giocando un finale di campionato molto positivo. Dopo la perdita di Chrysikopopulos, che ci ha scombinato i piani, siamo stati molto coraggiosi a non buttarci sul mercato, chiedendo a Massimo uno sforzo di ricoprire più ruoli e questo gli ha creato dei problemi di adattamento durante le partite”.
Sacchetti
“Abbiamo fatto due punti facendo canestro in una partita strana andata avanti a strappi. Sembrava che sotto il profilo dell’atteggiamento dovessimo fare il minimo sindacale. Ci sono però dei dati importanti che possono dare una lettura più precisa della partita. Nel primo quarto nessuna delle due squadre ha fatto un tiro libero e ci sono state sette schiacciate. Perciò io che sono amante del gioco d’attacco devo riconoscere che dal punto di vista difensivo siamo stati molto carenti. Noi abbiamo fatto canestro ma anche loro, ci sono stati molti strappi e il punteggio è andato a folate. Sono onestamente partite molto pericolose perché a un minuto dalla fine sul +6 basta perdere un pallone e inizi a maledire ciò che hai fatto in precedenza. E’ stata una partita da gestione, ma queste cose qui le fanno le grandi squadre che finiscono le partite dando questa impressione. Però non so se noi siamo ancora pronti per far questo. Abbiamo avuto tanto da chi si alzato dalla panchina ma ripeto anche troppi attimi di rilassamento difensivo. Positiva la prova di mio figlio Brian. Sapevamo che potevamo avere delle difficoltà nel contenere Coleman. Chiudo nel dire che onestamente non so se vedremo un’altra partita con 44 assist come quella di oggi”.
Travis Diener
“E’ molto divertente far segnare il compagno perché è il gioco che più mi piace e mi gratifica. Devo evidenziare anche i 30 assist di squadra, segno che abbiamo fatto una buona circolazione di palla. Potevamo far meglio in difesa ma la cosa importante è vincere le partite. Ora ci aspetta Siena, sarà una partita durissima. Loro sono la miglior squadra del campionato, ma avendo disputato una bella partita a Pesaro pensiamo di fare altrettanto a Siena. Oggi volevamo fare una partita di energia, ma poi quando ogni possesso si traduce in canestro facile, la tensione si allenta un poco. A Siena sarà molto più dura di oggi”.
Brian Sacchetti
“Oggi è andata bene ma abbiamo rischiato. Fino alla fine è stata battaglia perché comunque loro sono una squadra di talento. Hanno dei giocatori come Pullen e Dragicevic che hanno giocato bene. Noi abbiamo delle soluzioni importanti ma li abbiamo avuti dietro sino alla fine. Dopo il facile inizio di partita siamo stati troppo leggeri difensivamente, ma è chiaro che a questo punto del campionato conta solo la vittoria. Io non sono mai soddisfatto della mia prestazione. Preferisco sempre giudicare la prestazione della squadra, anche se questa volta è andata bene anche dal punto di vista personale. Andremo a Siena per fare la nostra partita, consapevoli che loro sono più forti. Non possiamo permetterci di dichiarare che andremo li a vincere. Abbiamo tutto da guadagnare, soprattutto dopo la sconfitta di Pesaro che ci brucia ancora”.
Marco Portas