Milano fa suo il derby con una prova molto convincente che va ben al di là di un +8 maturato dall’eccessivo rilassamento dell’utlimo minuto. Cantù ha evidentemente pagato lo sforzo di giovedì, infatti dal momento in cui Milano ha cominciato ad aggredire difensivamente ogni linea di passaggio l’armonia e le spaziature tipiche della truppa di Trinchieri sono venute meno.
Scariolo gioca le marcature Cook su Mazzarino e Hairston su Perkins, prontamente replicate da Trinchieri dall’altra parte, ma l’inizio è la fiera dell’imprecisione con l’unico sussulto di Perkins dalla distanza e Milano che tira 1-7. Gli arbitri fischiano cinque infrazioni di passi nei soli 10 minuti iniziali, ma è Cantù a volare 9-2 e obbligare Scariolo al timeout. Gentile esce dalla panchina per dare energia con un canestro e un rimbalzo d’attacco che favorisce la tripla di Hariston del, non memorabile, 9-11 alla prima sirena. Trinchieri prova i quattro piccoli, ma soffre troppo i battesimi su Perkins che, dalla lunga, non vede mai il canestro. Gentile segna il 3+1 del 18-12, ma Markoishvili non ci sta e ricuce sino al -3. Bourousis mette il canestro da vicino, prima che si apra il “Giachetti moment” con un canestro e una tripla inframezzate da una puerile palla persa di Leunen dalla propria rimessa. Il 28-17 preoccupa non poco Trinchieri che chiama timeout, ma dall’uscita piove un’altra bomba di Giachetti per il 31-18. Dopo uno scambio di canestri tra Bourousis e Markoishvili si va al riposo sul punteggio di 38-26.
Al rientro dagli spogliatoi Bourousis parte subito forte con due canestri, prima che Basile non metta la tripla e lucri il terzo fallo di Cook. E’ lo stesso playmaker biancorosso a rispondere con una tripla, bissata da Gentile per il 48-33. Fotsis sbaglia un’altra tripla da solo dall’angolo, ma Cantù è in bambola e Mancinelli recupera l’unico pallone milanese (forse la statistica non è esente da pecche come confermerà Scariolo in sala stampa) per la schiacciata del +20.
Leunen e Mazzarino propiziano il 9-0 di parziale che riporta Cantù in linea di galleggiamento, prima che Cinciarini faccia 2+1 e Basile sbagli la tripla apertissima del -8 allo scadere del quarto.
Melli apre l’ultima frazione con una tripla, poi ci sono minuti di buio con tanti errori da ambo le parti. Cook segna il nuovo +17 milanese, Hairston prova a raggiungere il +20, ma la sua tripla viene sputatadal ferro. Con la partita in mano, Milano tira decisamente i remi in barca permettendo a Cantù di tornare a -16. Bourousis ancora con grande efficacia (17+11) segna prima di provocare Perkins dopo una stoppata. Tutto torna sotto controllo, ma la partita è di Milano, senza che ci sia possibilità di ribaltare la differenza canestri. Cantù continua in modo encomiabile a giocare e recupera anche 7 punti nel finale chiudendo a -8 sul 72-64.
La compagine italiana Giachetti-Gentile ha girato e deciso la partita, ma saltano all’occhio anche le grandi e silenziose cifre di un Bourousis ancora una volta fondamentale. Dall’altra parte offensivamente è Markoishvili a reggero l’urto, mentre Perkins, dopo la buona prova di giovedì, incappa in una serata da dimenticare.
EA7 Emporio Armani Milano – Bennet Cantù 72-64 (9-11, 29-15, 20-21, 14-17)
MVP: Alessandro Gentile. 18 punti 4 rimbalzi, 17 di valutazione e la grande forza di girare la partita quando ce ne era bisogno.
WVP: Doron Perkins. 4 punti, 1-11 dal campo, 1-8 da 3. Batte in testa clamorosamente anche a causa dei continui battesimi della difesa milanese.
I video dei coaches:
Andrea Trinchieri
http://www.youtube.com/watch?v=3bV28K1gkQo&feature=youtu.be
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=bwx9xd_ha4M&feature=youtu.be
Simone Mazzola