ROMA – Turno infrasettimanale e partita che promette scintille tra due squadre decisamente in trend positivo. Da un lato una delle rivelazioni più piacevoli del torneo, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari che nello stupore (quasi) generale, si trova al momento ad occupare la quarta poltrona in classifica. Dall’altra parte delle barricate invece la squadra più imperscrutabile del basket italiano, la squadra più indecifrabile nei suoi umori e nelle sue prestazioni da sempre diremmo, eccezion fatta per la stagione 2007-08 culminata con la finale scudetto persa contro la Montepaschi. Avete capito di quale squadra stiamo parlando, non fate gli gnorri….Ma sarà una gara divertente, almeno così si spera se è vero come è vero che stiamo parlando del terzo miglior attacco della Lega (Sassari dice 78,5), contro il quarto (Roma invece 78,3).
ACEA Virtus Roma
Ci risiamo. Sì, ci risiamo, ma quante volte lo abbiamo scritto in questi anni quando ci siamo trovati a commentare la pre-gara della Virtus Roma reduce, come in questo caso da una batosta come quella solenne di Cremona che di colpo abbatte tutto quanto di buono fatto vedere sino a quel punto ? Con tutto il rispetto parliamo di Cremona, non del Barça o del CSKA. Dando innanzitutto i meriti all’ottimo lavoro preparatorio del match da parte di Attilio Caja ed elogiando la sua terribile difesa con raddoppi sistematici atti a superare il potenziale gap di centimetri e di talento in alcune zone nevralgiche della propria metà campo, non si può sottacere sul modo approssimativo con cui l’ACEA sia scesa al Pala Radi. Bisognava confermare infatti la splendida prova di testa e di tecnica vinta otto giorni fa contro la nemica storica senese, invece ecco una prestazione piene di perchè, d’incognite e di relativi malesseri a fine gara. Una partita quella di domenica sera che sembrava più consona alla spettinata e stinta compagine di qualche tempo addietro, niente a che vedere con la dedizione e la grinta sfociata a Varese ed a domicilio contro la Mens Sana.
Le solite incertezze in regia dove Gordic e Maestranzi si davano da fare ma senza saper leggere e superare le difficoltà oggettive che la difesa dei vari Lighty, Tabu, Rich e D’Ercole (splendida gara la sua, complimenti !), poneva di fronte loro, naufragando lentamente in uno stato di dolce ma nociva deriva finale. Nessun apporto da parte di Tucker (zero punti all’intervallo lungo), in un insolita versione “a salve” dalla lunga con tanto, troppo spazio davanti a sè al tiro e nel momento in cui il match sfuggiva dalle mani dell’Urbe; nessun apporto da Kakiouzis se non un tiro da tre a bersaglio, poco anche da Datome e Mordente con il primo in fase involutiva rispetto al recente passato. Qualcosa di positivo da parte di Varnado che sta ritrovando una forma atletica discreta, capace di sciorinare gesti atletici e tecnici di ottimo spessore, malino Slokar o quantomeno l’ultimo Slokar da dicembre a questa parte, a corrente alternata Dedovic. Per farla breve, mai un sussulto, mai un fremito, mai la sensazione che da lì a poco qualcosa si sarebbe potuto vedere, decisamente sconfortante.
Ora è il turno di Sassari. Inutile o lapalissiano dire che perdere significherebbe compromettere fortemente le velleità di Playoffs, vedremo quindi l’ACEA versione Montepaschi, decisa a portare a tutti i costi la vittoria oppure la versione sbiadita andata in scena al Pala Radi domenica contro la Vanoli ? Eppoi, riuscirà Roma a limitare la Diener’s Connection con annesso potenziale bombardamento da tre (Sassari è seconda solo a Cantù in questa classifica con il 38,9 dall’arco), innescato e spesso concluso dai cuginetti terribili in prima persona? E come cercherà di limitare l’atletismo con multidimensionalità spinta di Quinton Hosley, autentico spettacolo in movimento quando decide d’innescarsi partendo anche da numero 3 assieme alla pericolosità nel pitturato di Tony Easley, coppia di colored che non sta facendo per niente rimpiangere l’omologa coppia dello scorso, storico primo campionato in Lega A, White ed Hunter ? E’ già svanito l’effetto Calvani in casa ACEA ?
Una cosa è sicura e cioè osteggiare il più possibile il gioco di Travis Diener che, se prende ritmo, può risultare più letale del morso di un serpente a sonagli con la sua capacità di mettere in ritmo i suoi e di leggere sapientemente le crepe di ogni difesa avversaria.
Banco di Sardegna Dinamo Sassari
Assieme alla Reyer di Venezia sta stupendo tutti, forse anche i propri sostenitori che ad un anno esatto da oggi vivevano l’incubo del potenziale abbandono della Lega A così tanto faticosamente conquistata per vicende economiche. Poi in estate l’arrivo del main sponsor Banco di Sardegna ed il consolidamento della massima divisione anche attraverso la conquista dei Playoffs, sogno così orgogliosamente e spettacolarmente conclusosi al cospetto dell’Olimpia Milano: sì, questa Dinamo meritava e merita fiducia.
Ne sa qualcosa il Romeo Nazionale, al secolo “Meo” Sacchetti, con le sue idee chiare e precise su come interpretare un basket senza tante alchimie, badando alla sostanza ed adattandolo alle belle individualità del roster che Federico Pasquini gli ha messo a disposizione per questa stagione. E che il Direttore Sportivo Pasquini abbia fatto un buon lavoro viene testimoniato dal rinnovo del suo mandato proprio alla vigilia dello scorso turno, tre anni sino al 2015 con il Presidente Sardara, vero cuore pulsante di questa squadra che vuole continuare a pensare in grande.
Una Dinamo Sassari quindi che sbarca a Roma con la ferma intenzione di guadagnare due punti importantissimi per i secondi Playoffs di fila, senza dimenticare la conquista due settimane fa della Final Eight di Coppa Italia, avventura persa a causa di una certa Montepaschi negli ottavi. Ma va bene lo stesso, è tutta esperienza come dirà poi a fine gara Meo Sacchetti, e giù allora a pensare come scardinare il fortino romano. La capacità balistica dalla lunga consente alla squadra isolana di poter aprire il campo come poche squadre riescono a fare nella Lega, fornendogli un vantaggio sui pick&roll centrali di Travis Diener che innesca le bocche da fuoco a piacimento. Una gara difficilissima per Roma dunque che se vorrà vincerla dovrà cercare di ridurre i rifornimenti ad Hosley ed all’altro Diener, Drake che viaggia a 16,5 punti di media a gara, difendendo duro in ogni angolo della propria metà campo. Ed attenzione alla legione italiana dei Devecchi, dei Pinton e dei Sacchetti senza dimenticare Vanjia Plisnic che viaggia con un buonissimo 38% dalla lunga nonostante la sua predisposizione a battagliare sotto canestro.
Infine, compito arduo sotto le plance contro i lunghi romani, specie per l’atletismo di Varnado che potrebbe rendere la pariglia ad Easley.
Precedenti: una sola gara l’anno scorso a Roma, vittoria per la Virtus
Arbitri: Paternico’-Quacci-Bettini
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, mercoledì 7 marzo ore 20:30
Fabrizio Noto/FRED