TEL AVIV – Ritorno mesto in terra brianzola per la Bennet Cantù di coach Trinchieri, a causa della devastante prestazione difensiva degli israeliani nella terza frazione di gioco che non ha permesso a Cantù di realizzare neanche un canestro dal campo per l’intera durata del periodo. Solo 5 punti realizzati dalla lunetta per Cantù, a fronte dei 23 realizzati dai padroni di casa che, spronati da un pubblico notoriamente caldo, sbranano con famelica cattiveria gli ospiti italiani, sino a quel momento ottimamente comportatesi. Un parziale che non solo determina la vittoria nella sfida odierna ma che ne ribalta il coefficente della differenza canestri di 8 punti in loro favore.
Cantù nella prima frazione parte molto bene con Cinciarini autore di tutti i 9 punti della sua intera partita, se ne perderanno le tracce nel trascorso della stessa. I brianzoli giocano al limite della perfezione. Ottime le prestazioni nei primi venti minuti di Giorgi Shermadini (15 pt. e 10 rimbalzi alla fine), e Gianluca Basile (top scorer della serata con 20 pt.), autore sul finire della seconda frazione di 8 punti consecutivi. All’intervallo lungo si va con la Bennet avanti di 2 pt. ( 39-41).
La terza frazione si apre con un parziale di 5-0 in favore degli israeliani firmato da Eliahu e Ohayon che riporta avanti il Maccabi per 44-43 al 24°. L’ingresso poi di Devin Smith spacca letteralmente la partita con 5 pt. dalla lunga distanza per l’allungo decisivo. Per la Bennet è notte fonda, dopo 7′ Cantù è a referto nel terzo periodo grazie solo ai 2 liberi realizzati da Shermadini. Il Maccabi va a mille, Hendrix dalla lunetta regala il vantaggio virtuale nel doppio confronto per i suoi. Cantù termina il periodo con un eloquente 0/9 dal campo per l’asfissiante pressing a tutto campo dei propri avversari protattosi per l’intera durata del quarto che ne ha tolto lucidità offensiva.
Nell’ultima frazione il Maccabi raggiunge anche il +17 con il possesso in suo favore per quella che potrebbe far presagire la catastrofe canturina. Ma è l’orgoglio di Markoishvili e di Basile dai 6,75 a riportare Cantù in partita in chiave almeno vantaggio doppio confronto. Sono ben 9 punti consecutivi siglati dai due fuoriclasse di coach Trinchieri a riavvicinare gli ospiti sul 63-55. E’ Langford però con 5 punti consecutivi di estrema importanza a ricreare quel gap entro cui Cantù non saprà più rientrare.
Maccabi Electra Tel Aviv – Bennet Cantù 75-60
Parziali: 17-14; 22-27; 23-5; 13-14
Progressione: 17-14; 39-41; 62-46; 75-60
Sala stampa
Trinchieri
Abbiamo giocato un ottimo primo tempo ed un solido ultimo quarto. Il nostro terzo periodo invece è stato un vero incubo. Questa è la storia della partita. Nel terzo non siamo riusciti a segnare nel pitturato, anche per la scelta chiara del Maccabi di mandarci in lunetta ogni volta che davamo dentro la palla. Non siamo stati abbastanza produttivi in attacco e nel terzo quarto abbiamo permesso ai nostri avversari di correre e quindi di dilatare il divario. E ‘chiaro che ancora non è finita. E ‘stata una grande esperienza giocare a Tel Aviv e credo che il Maccabi, che è una squadra più forte, abbia meritato. Non posso dire certo di essere contento ma abbiamo disputato un primo tempo di ottimo livello. Ci è però mancato qualcosa per tornare a casa con un successo, almeno se non nel punteggio nell’ottica del doppio confronto.
MVP: David Blu, che con i suoi 14 pt. frutto di canestri di grande spessore tecnico ha saputo regalare ai propri tifosi sprazzi di classe eccelsa. Applausi anche per il solito Baso, stellare nel primo tempo.
WVP: Colpevolizzare qualcuno della Bennet sarebbe atroce e disonesto anche se la reazione all’aggressione subita nel terzo periodo doveva essere gestita meglio soprattutto dagli uomini della panchina.
Arbitri
Belosevic ( SER); Gkontas (GRE); Vyklicky (CZE)
Serafino Pascuzzi