Il Barcellona non butta via la sua prima occasione per conquistare la qualificazione ai playoffs nel match sulla carta più agevole contro il fanalino di coda Zalgiris, orfano pure di Sonny Weems.
Eppure l’inizio sembra voler stravolgere i piani spagnoli con i padroni di casa che infilano subito un parziale di 9-3. In uscita dal timeout il Barça si affida alle sapienti mani di Lorbek che non delude ma che da solo nulla può contro l’ondata lituana: da una parte la palla viene affidata al lungo sloveno che riesce a capitalizzare praticamente ogni sua azione offensiva, ma dall’altra lo Zalgiris mette in mostra un gran gioco corale e soprattutto dei pick’n’roll da manuale che gli consentono di arrivare al primo intervallo con un meritatissimo 19-13 (per Lorbek già 9 punti).
A inizio secondo quarto scende in campo anche un’altra stella del Barcellona: Navarro piazza subito un parziale di 5-0, che viene seguito poco dopo da un gioco da 3 punti che permette a Lorbek di rifiatare un po’ e al Barça di prendere in mano le redini della partita. Già dopo questi minuti è chiara la morale della partita: gli spagnoli possono permettersi una serata meno impegnativa e affidarsi quasi esclusivamente alle giocate di qualche sua stella, i lituani invece proprio no (soprattutto senza il loro miglior giocatore) e devono faticare assai per poter aspirare alla vittoria.
A metà quarto si rompono gli attacchi e non si segna più: in campo regna la confusione e non si vedono canestri per minuti interi, poi finalmente le squadre si tornano ad affidare alla vecchie e care facili soluzioni (pick’n’roll per lo Zalgiris e movimento della difesa con scarichi per il Barça) .
La zona degli ultimi minuti permette ai padroni di casa di chiudere la prima frazione ancora sopra: 32-30 (Lorbek 14, Navarro 8).
La solita coppia prosegue nella sua missione anche dopo l’intervallo e regala il vantaggio al Barcellona che pian piano riesce anche ad allungare un po’ (36-42); ancora una volta però gli attacchi vanno in tilt e, nonostante la tanta foga e la spinta apertamente offensiva di entrambe le squadre, si concretizza poco: il punteggio dice solo 43-47 al 30’.
Il trend si ripete puntualmente anche nell’ultima frazione, ma stavolta (grazie anche all’apporto di nuovi elementi, Eidson e Mickeal su tutti) il Barcellona riesce ad usare un po’ più di raziocinio nei propri attacchi anziché continuare disperatamente nella ricerca di un canestro veloce. Si vede addirittura un primo vantaggio (52-62) in doppia cifra a 3 minuti dalla fine, che il Barça riesce tranquillamente a gestire fino al 58-67 finale.
Gli spagnoli sono così i primi qualificati del girone H, lo Zalgiris invece abbandona con 2 giornate di anticipo la corsa al secondo posto; da segnalare comunque la buona prestazione di un chirurgico e silente Delininkaitis (17 alla fine per lui) e quella deludente del leader della squadra Kalnietis: per lui 5 pregevoli assist, ma in una partita del genere c’era bisogno di maggiori responsabilità da parte sua in fase conclusiva, ben oltre i 6 punti con cui ha chiuso il match e con esso il sogno lituano di andare avanti nella competizione.
Maurizio Musolino