CUCCIAGO (CO) – Onore e merito alla Reyer Venezia che ritornava al Pianella dopo quasi 18 anni dall’ultima apparizione in serie A. Lo fa centrando un impresa d’altri tempi visto che l’ultimo successo in terra brianzola per i veneti è ancora di più retrodatato (1957). Lo fa sfruttando al meglio la scarsa vena difensiva degli avversari nel secondo tempo che ha permesso alla magica serata di Keydren Clark di prendere l’indirizzo glorificante della vittoria finale che consente ai lagunari di agganciare i canturini nel gruppone degli inseguitori della solita e” noiosa “capolista Siena (monotona come avere un posto di lavoro fisso…). La Bennet perde perchè in alcuni momenti in cui deve chiudere la pratica è leziosa e vanitosa nei suoi uomini chiave che invece di pensare alla sostanza si dedicano allo spettacolo di alcune giocate difensive (stoppate) ed offensive ( ricerca ossessiva del tiro dal perimetro) che soddisfano ed appagono solo se stessa ma non i propri tifosi annichiliti dallo show di Clark di 3 periodo ( 19 punti dei 33 totali), dalla sua percentuale mostruosa del 100% da ogni settore del campo ed abile regia. Chapeau per l’assoluto dominatore dell’incontro.
Match che si apre bene per i padroni di casa con un Cinciarini stimolato dalla presenza in tribuna del nuovo acquisto in casa Cantù, Doron Perkins. L’ex Maccabi dovrebbe restituire nel ruolo nevralgico di play a coach Trinchieri quel misto di classe continuità ed esperienza internazionale che è mancata nelle attuali rotazioni di questi ultimi tempi. Le velleità di Venezia sono tenute a galla dalla grinta di Rosselli con 5 punti consecutivi di ottima fattura e dalle triple di Clark e Bowers. Cantù macina gioco a suo piacimento e grazie ad un ottimo Markoishivili( 11 pt. dei suoi 22 complessivi), chiude sul 26-19 la prima frazione. La seconda frazione si apre con Micov , Leunen e Basile che dall’arco alzano le percentuali realizzative notevolmente. Alla fine del primo tempo Cantù avrà tirato con il 56% totale. Anche per i rimbalzi, 22 contro i 7 dei lagunari, i brianzoli sembrano avere l’assoluto predominio dell’incontro che si chiude, all’ intervallo lungo, con il loro vantaggio per 48-37.
Il terzo periodo sancisce un parziale di 13-23 per la Reyer che grazie alla serata di grande vena di Clark (autore di tre triple consecutive in questa frazione), rimonta portandosi sul -1 alla fine dello stesso. La Bennet si sfilaccia vedendosi sgretolare oltre alle proprie sicurezze anche un vantaggio massimo di 13 pt. in suo favore.
Nell’ultima frazione è una tripla di Meini ad aprire i giochi a cui fà subito seguito un canestro di un grintosissimo Szewczyk. Venezia è avanti di 4 pt. tra lo sgomento generale dei tifosi locali. Un controparziale di 8-0 per Cantù grazie a due triple di Mazzarino e Markoishvili restituisce ai padroni 4 punti di vantaggio ed inerzia dell’incontro. Il coach ospite chiama un timeout per organizzare la contro replica. Il gioco diventa maschio e la partita di notevole intensità emotiva. Grazie alla mobilità e scaltrezza delle ali piccole Young ( migliore giocatore del decennio di Legadue), e di un ritrovato Bowers, i veneti sfruttano appieno i disegni tattici della lavagna di Mazzon, penetrando nel cuore della difesa Bennet a corto di energie e sferrando dall’arco con il solito Clark l’ ultimo colpo mortale alle concrete ambizioni di vittoria Bennet.
Bennet Cantù – Umana Reyer Venezia 73-78
Parziali: 26-19; 22-18; 13-23; 12-18
Progressione: 26-19; 48-37; 61-60; 73-78
Sala stampa
Trinchieri
“Purtroppo ogni volta che giochiamo dopo 48 ore non siamo capaci di rigenerarci mentalmente. Questa è un altra gara dove cominciamo bene ma poi non troviamo le energie mentali per portarla avanti. Non possiamo permetterci di essere avanti di 13 e di finirla ai possessi finali. Abbiamo avuto una scarsa applicazione difensiva, concedendo a Clark 33 pt. pur conoscendone le abilità balistiche. Solo Markoishvili è riuscito a limitarlo. Oggi paghiamo tante prestazioni individuali sottotono. Dobbiamo capire in fretta che si gioca sia il Giovedì che la Domenica.”
Mazzon
“Per prima cosa voglio fare i complimenti alla mia squadra che ha avuto una grandissima forza mentale. anche sotto di 11 ha continuato a fare le cose che volevamo fare. Sul -4 siamo stati bravissimi a rientrare in partita nonostante i problemi di falli e l’assenza di un giocatore importante come Slay. Devo dire bravi a questi giocatori che hanno meritato un successo del genere”
MVP: Keydren Clark. Senza parole.
WVP: Greg Brunner. In queste partite in cui l’altro lungo (Shermadini), è condizionato pesantemente da falli a seguito di chiamate arbitrali quanto meno opinabili, dovrebbe garantire più efficacia realizzativa da sotto le plance. Alla ricerca della spettacolarizzazione delle sue giocate avrebbe potuto riservare più energie nella realizzione di quei tiri liberi che, sul finire della gara, se realizzati, avrebbero concesso maggiori chances di vittoria ai propri colori
Arbitri
Mattioli, Seghetti, Vicino
Note
Spettatori 3.730 Incasso 42.053 euro
Serafino Pascuzzi