TREVISO – Non è certo stata una di quelle partite che rimarranno nella storia, né tanto meno una partita adatta agli esteti del bel gioco. Ciò che è andato in scena al PalaVerde di Treviso si potrebbe definire come una “onesta” partita fra due formazioni che non hanno potuto esprimersi ai loro soliti livelli. Treviso sta pagando a livello fisco e mentale l’impegno in Eurocup che la costringe a giocare ogni 3 giorni. Avellino, invece, ha dovuto affrontare una partita in piena emergenza. Infatti, agli acciaccati Dean e Green si è aggiunto il forfait di Johnson che si è scavigliato durante l’ultimo allenamento prima della trasferta in veneto.
Nonostante ciò, la squadra di Vitucci parte fortissimo e mette da subito la Benetton in crisi, grazie alla prestazione maiuscola di Golemac (23 punti e 22 di valutazione) che segna da ogni parte del campo. Il passivo alla fine del primo quarto sì fa importante, con Treviso che non sembra in alcun modo riuscire a trovare la chiave dell’incontro. L’assenza di Johnson sotto canestro limita il gioco di Avellino con Slay che non riesce ad innescare gli stessi giochi a due che la coppia Green-Johnson è abituata a produrre. Tutto ciò testimonia il fatto, che lo scarto tra Avellino e Treviso poteva essere ben maggiore, se la squadra di Vitucci avesse potuto realmente produrre il proprio gioco. La formazione di Djordjevic per tutto il primo tempo non è minimante pervenuta. A ridurre il passivo ci pensano i falli, che costringono Slay alla panchina e mandano in campo Soloperto che in 18 minuti non riesce a combinare nulla degno di rilevanza. Anzi, spesso il giocatore italiano dava l’idea di essere un corpo estraneo ai meccanismi di squadra e in varie occasioni ha limitato Green.
La seconda metà di gara vede una fisiologica flessione degli ospiti, che pur perdendo lucidità in fase realizzativa non lasciano mai il pallino del gioco agli avversari. Il risveglio di Goree (15 punti e 22 di valutazione) e Thomas (14 punti e 14 di valutazione) permette alla Benetton di avvicinare Avellino. Qualche errore di troppo degli irpini consente a Thomas di segnare la bomba del meno 1 a 4 secondi dalla fine. Sulla rimessa succede il fattaccio su cui Treviso può giustamente recriminare. Infatti il pallone arriva a Slay che non controlla in maniera perfetta la sfera, e si tuffa per recuperarla. Il tuffo finisce per travolgere Viggiano. L’arbitro che si trovava a pochi centimetri dall’azione decide di non fischiare e la partita si conclude con la vittoria di Avellino.
La Benetton può giustamente recriminare per il fallo evidente di Slay non sanzionato dall’arbitro, ma ha ancor più da recriminare verso se stessa, per una partita giocata senza voglia e senza energia contro una squadra largamente incompleta. Onestamente i due punti della Sidigas, sono completamente meritati per la passione e la determinazione che hanno espresso per tutti e 40 i minuti. Unica nota lieta della serata per Treviso è il ritorno in campo dopo quasi due mesi di Mekel (9punti e 11 di valutazione).
Sala stampa
Djordjevic: Abbiamo giocato senza energia, non capisco perché. I primi due quarti ci hanno condannato, loro ci hanno messo l’anima e noi non abbiamo risposto bene. Non credo che la ragione di questa sconfitta sia da imputare alle tante partite giocate in breve tempo. Oggi non ci siamo stati mentalmente. Il nostro piano partita era completamente diverso, l’ultima azione di Slay era sicuramente fallosa, ma sarei ipocrita se dicessi che avremmo meritato la vittoria.
Vitucci: Devo dire che abbiamo vinto con merito, di certo un punto di scarto è troppo poco per come si è svolta la gara. Dopo una settimana difficilissima dal punto di visto fisico, Green è stato male per tre giorni, Dean fino al tardo pomeriggio non era sicuro di poter essere schierato e Johnson si è fatto male venerdì. Nonostante ciò, la squadra ha fornito una prova solidissima in difesa. Vincere in questa situazione non è certo stato facile e per farlo abbiamo sfoderato una grande prestazione dal punto di vista mentale.
Benetton Treviso – Sidigas Avellino 71-72
Parziali: 8-21; 13-15; 18-15; 32-21
Progressione: 8-21; 21-36; 39-51; 71-72
MVP: Green, 17 punti e 23 di valutazione, basterebbero per la nomina di mvp. A questo si aggiunge che gioca tutti e 40 i minuti e ha sempre la lucidità di fare la cosa giusta.
WVP: Becirovic ci si attendeva di più da lui, il -1 di valutazione è il simbolo della prova opaca.
Francesco Codato