SASSARI – In sede di presentazione del match, coach Sacchetti aveva chiesto ai suoi ragazzi di compiere un ulteriore passo in avanti alla ricerca dei veri limiti della squadra. La Dinamo, con una eccezionale prova di squadra, ha accontentato il proprio condottiero ed ora si ritrova ai piani alti della classifica, con la consapevolezza assoluta di non esserci per caso.
Indecifrabile invece la prova di Cantù. I ragazzi di Trinchieri hanno dato l’impressione di aspettare l’ultimo quarto per piazzare l’allungo decisivo, ma proprio nel finale sono stati sorpresi dall’intensità difensiva della Dinamo. Il gioco in campo aperto dei sassaresi, ha prevalso sugli schemi “ruminati” dei canturini che, forse sfiancati dalla quarta partita in nove giorni, sono crollati nel finale.
LA PARTITA
S’inizia davanti al solito “muro” del PalaSerradimigni, impreziosito da alcuni ospiti eccellenti come Demis Cavina, coach che ha portato Sassari ad un passo dalla promozione nella massima serie nel campionato di Legadue 2008/2009, e il presidente federale Dino Meneghin. La partita viaggia subito sul filo dell’equilibrio, con la Bennet che tenta di strappare con Basile e Leunen, e la Dinamo che risponde con le giocate di Hosley e Drake Diener. A metà quarto il punteggio è in perfetta parità a quota 12. Le due squadre trovano punti anche dalla panchina. Capitan Vanuzzo per i sassaresi e Brunner per i canturini sono solide certezze. Proprio un canestro dell’ex Montegranaro chiude il quarto sul punteggio di 19-17 per gli ospiti.
All’inizio del secondo quarto Cantù, grazie ad un’ottima circolazione di palla, porta l’inerzia del match decisamente a suo favore. Grazie a Mazzarino e Leunen, la Bennet strappa ancora e si porta a +5 sul 28-23. Il pubblico del PalaSerradimigni non ci sta e trascina i propri giocatori ad una reazione rabbiosa, che li porta addirittura a condurre sul +4 (34-30), con ancora capitan Vanuzzo sugli scudi. La maggior esperienza dei canturini permette di ristabilire subito le distanze e si arriva alla fine del periodo in perfetta parità a quota 34.
Il rientro dagli spogliatoi non cambia il copione, con il match che viaggia sui binari del perfetto equilibrio. A metà quarto il tabellone segna la parità sul punteggio di 44-44. I cugini Diener cercano di approfittare dell’evanescente prova dei registi canturini tenendo alti i ritmi della partita. Si arriva rapidamente alla fine del quarto con Cantù ancora in partita (51-49).
Nell’ultimo periodo ci si aspetta un innalzamento della intensità difensiva tipica delle squadre di Trinchieri. Accade l’esatto contrario.La Dinamo unisce una fluida circolazione di palla a un’asfissiante prova difensiva. Si gioca in una bolgia infernale. La Dinamo trova il break decisivo (67-58) e lo difende con i denti. Cantù si disunisce ma cerca di rientrare con Shermadini e Markoishvili, ma Sassari risponde positivamente ai viaggi in lunetta e chiude agevolmente sul 74-67. Il pubblico in visibilio porta in trionfo i suoi ragazzi e tributa il giusto applauso alla folta schiera di tifosi giunti da Cantù.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Bennet Cantù 74-67
Parziali: 17-19; 17-15; 17-15; 23-18.
Progressione: 17-19; 34-34; 51-49; 74-67.
MVP: Quinton Hosley. Coach Sacchetti chiedeva al georgiano una maggiore attenzione nelle scelte di tiro. Hosley risponde con una prestazione eccezionale. Unisce alle sue indiscutibili doti difensive un’efficace prova offensiva. Nonostante tutto, ancora una volta i dati statistici non rendono onore alla sua partita.
WVP: Cinciarini e Basile. La coppia di play canturini è sovrastata dai cugini Diener. Non riescono mai a portare il match sui ritmi congeniali ai propri compagni.
Sala Stampa
Sacchetti
“Siamo riusciti a battere, in casa nostra, una squadra da Eurolega. E’ stata una partita molto intensa in cui bastava mollare un attimo per trovarci in difficoltà. Sarebbe stato molto difficile poi riprenderla. Molte partite noi le abbiamo vinte grazie alla prova offensiva ma oggi devo fare un plauso ai miei ragazzi per l’ottima prova difensiva. Abbiamo tenuto alta l’intensità e siamo stati aggressivi specialmente nell’ultimo quarto, dove si è decisa la partita. Ho abbattuto il mio personale tabù contro Cantù, ma io ho molti tabù in quanto ho sempre allenato squadre con le quali è logico avere delle statistiche avverse. Chiedevo ai ragazzi una prestazione del genere per fare uno scatto in avanti oltre i due punti. Una vittoria come questa ci da consapevolezza nei nostri mezzi. Sarà molto importante ripeterci contro Cremona, perché se così non fosse vorrà dire fare un passo indietro. Oggi Hosley ha fatto delle scelte al tiro più oculate. Binetti ci ha dato minuti importanti, è stato molto aggressivo e ci ha permesso di gestire Travis Diener. Abbiamo patito all’inizio della partita Marconato e Brunner, ma sono cose che sapevamo. Siamo riusciti a chiudere sul perimetro non lasciando tiri facili. Abbiamo già 20 punti e questo rappresenta il gradino che volevamo raggiungere dopo aver chiuso in maniera positiva il girone di andata.”
Hosley
“Sono molto soddisfatto per la mia prestazione e per quella della squadra. Vincere contro squadre come Cantù è sempre molto difficile. Non guardo mai le mie statistiche alla fine delle partite ma cerco di giocare sempre al meglio. E’ logico durante il campionato avere dei periodi in cui la palla non entra come si vorrebbe. E’ importante cercare di migliorarsi partita per partita. Ora cerchiamo di pensare una partita alla volta. Cerchiamo di essere concentrati per la partita contro Cremona.”
Devecchi
“Per un giocatore come me che viene considerato uno specialista della difesa, fare canestro in momenti decisivi del match è una bella soddisfazione. Il merito è dello staff tecnico che mi da molta fiducia, e inoltre credo molto nel lavoro settimanale. Il coach ci aveva chiesto prima della partita di provare a vincere per poter confermare il periodo in netta crescita che stiamo vivendo. Abbiamo battuto una squadra da Eurolega, ci siamo qualificati per le Final Eight e pensiamo di aver fatto un salto di qualità importante. E’ molto bello vincere in questo modo. Siamo un bellissimo gruppo e oggi si è giocato nella solita bellissima atmosfera.”
Trinchieri
“Innanzitutto faccio i complimenti a Sassari che ha giocato una buonissima partita e ha tenuto per quaranta minuti. Noi siamo evaporati nell’arco della partita. Per noi era la quarta partita in nove giorni. Quello che noi non siamo stati capaci di fare è rigenerare le energie mentali, non quelle fisiche. Questo è il nostro problema. Siamo stati poverissimi nella difesa uno contro uno e per confermare ciò basta vedere le statistiche delle nostre guardie. Questo ci ha costretto a un grosso lavoro per muovere la difesa. Siamo stati puniti da qualche tiro da tre punti che ci ha fatto male. Noi abbiamo perso la partita nel primo tempo. Io credo che i miei giocatori debbano entrare nell’ottica che bisogna spiegare alcune cose. Come faccio a spiegare che a Barcellona siamo riusciti a tenerli a 65 punti, dopo battiamo Kaunas in rimonta e poi veniamo a Sassari e perdiamo in questo modo. Onestamente ora attendo queste risposte dai miei giocatori perché mi sono rotto le palle. La difesa di Sassari è stata ottima negli ultimi due quarti quanto la nostra è stata pessima. Atteggiamenti come il nostro di questa sera ti portano a pagare le conseguenze. La verità è che noi abbiamo degli oggettivi problemi sul campo che cerchiamo di mascherare. Abbiamo un vuoto importante nel ruolo di playmaker con due giocatori in difficoltà. Questo nell’arco di una stagione può accadere ma sarebbe meglio non nello stesso periodo e nello stesso ruolo. Abbiamo anche un problema di aggressività e l’unico recupero di questa sera è la prova. Se la stagione finisse ora, la riterrei assolutamente negativa.”
Marco Portas