CUCCIAGO (CO) – Come laconicamente ammesso dallo stesso coach di casa al termine della partita, i suoi giocatori, durante il primo periodo non avrebbero neanche ricordato il loro numero di maglia, tale lo stato di confusione mentale in cui hanno versato per quasi tutto il primo tempo. Una Bologna ordinata e tonica prende il sopravvento sulla Bennet ancorata all’orribile partita di mercoledì sera contro una sia pur meritevole Montegranaro. Bologna si porta in un amen sul + 11 grazie alla magie di un Angelo Gigli maestoso del primo quarto in ogni settore del campo, ben supportato dall’intera squadra con Koponen e Sanikidze su tutti.
Cantù non esce dai blocchi di partenza. In una gara di velocità si sarebbe trattato di un errore imperdonabile. Tante palle perse che vengono finalizzate dagli ospiti grazie a fulminei contropiedi che schiantano psicologicamente i canturini protesi alla caccia del secondo posto in classifica. Non tanto è il numero di palle perse ma il modo plateale in cui questo succede a lasciare perplesso il pubblico di casa, che anche dopo la tripla di Poeta, che regala il momentaneo vantaggio del +15 per i suoi, non smette mai d’ incitare, sia pur blandamente i propri beniamini. Sul finire del primo tempo sono prima una tripla di Mazzarino e la sagacia tattica del duo americano Leunen-Brunner (ottimo impatto sulla partita del neo aquisto), a restituire Cantù alla contesa. La Canadian Solar ha commesso a nostro avviso l’imperdonabile errore, sul finire del secondo quarto, di cadere nella trappola della ricerca da parte di Cantù, di penetrazione con fallo avversario che le ha consentito di rifiatare nel momento della maggiore apnea agonistica, quando il proprio uomo si recava in lunetta. Bologna avrebbe dovuto forzare la scelta dell’azione avversaria e soprattutto non commettere falli che han dato ossigeno all’avversario nel momento in cui il cronometro era fermo. All’intervallo lungo si và incredibilmente con uno svantaggio per la Bennet di un solo possesso grazie ad una tripla di Leune, 33-36.
Il terzo periodo inizia con la Bennet trasformata per un intervallo che ha fatto sicuramente bene non solo ai polmoni dei propri giocatori ma anche al morale. I giocatori di casa ritrovano tutto d’un tratto fluidità di gioco e precisione nelle conclusioni, anche grazie alla regia positiva di un buon Gianella in cerca di riscatto dopo le sue ultime opache prestazioni. Cantù alza l’intensità difensiva mentre Bologna si perde miseramente in giochi a due improbabili che fanno arrabbiare Finelli, concedendo canestri facili in contropiede e che non incidono sulle gambe dei difensori di casa. La Bennet trova così nuova linfa per l’allungo finale firmato con le realizzazioni dal perimetro dei 6,75 di Mazzarino, Basile e Leunen, con Shermadini a dettar legge sotto le plance e Micov a sciorinare numeri di grande classe. Cantù va all’ultimo intervallo breve con ben 11 pt. di vantaggio che se sottratti al – 15 del 17′ fanno + 26 in 13 minuti…Grande Bennet, povera Bologna !
Un ritorno inaspettato per la Virtus si concretizza grazie al duo Koponen-Douglas Roberts, autori nell’ultimo periodo di 13 dei 19 punti complessivi per i propri colori. Sono Leunen, MVP e top scorer della serata e la lucidità di Gianella a garantire il buon esito di un arrivo in volata per Cantù.
Bennet Cantù – Canadian Solar 78-72
Parziali: 11-19; 22-17; 31-17; 14-19
Progressione: 11-19; 33-36; 64-53; 78-72
Sala stampa
Trinchieri
Una partita che è iniziata in modo orribile da parte nostra. Mentalmente assenti per quasi tutto il primo tempo con i fantasmi di Montegranaro che aleggiavano nel Pianella. Siamo stati bravi a rientrare in tempo grazie ad un ottimo terzo periodo in cui la nostra difesa ha recuperato palloni che ci hanno permesso di logorare la difesa dei nostri avversari giunti a Cantù in grande stato di forma. Ottimo il rendimento di Leunen e di un Brunner che non ha tradito le nostre aspettative. Basile comincia a sentire il profumo della Catalogna e questo è un buon presagio che ci fà ben sperare per giovedì. Un pensiero speciale va al nostro tifoso rimasto ad Ancona in ospedale in non buone condizioni…
Finelli
Abbiamo disputato tre partite in una. La prima durata fino al ’17, di grande dedizione ed intensità difensiva ed offensiva. La seconda che ha visto i nostri avversari surclassarci in ogni zona del campo, dando dimostrazione di forza e solidità a cui noi dobbiamo aspirare se vogliamo fare quel salto di qualità che ci potrà permettere di competere con squadre attrezzate come la Bennet. La terza, che ha visto il nostro ritorno al – 4 con possesso a nostro favore, che tanto ci fà ben sperare per il prosieguo del campionato.
MVP: Marteen Leunen, in campo per 40 minuti ed autore di una prestazione di grande spessore tecnico condita da passaggi no look da far esaltare il pubblico di casa
WVP: Luca Vitali, eterna promessa del basket italiano, inutilmente motivato da coach Finelli nei momenti clou del match anche dopo aver commesso un banale e deleterio fallo tecnico per reiterate proteste contro gli arbitri
Arbitri: Sahin; Begnis; Barni
Note: Spettatori 3.681 Incasso 41.142
Serafino Pascuzzi
Si ringrazia Nino Monti per il contributo fotografico