TREVISO – Puro showtime quello che va in scena al Palaverde di Treviso. Reduce dalla prestigiosissima vittoria ottenuta contro la Benetton (derby che mancava nella massima serie da 18 anni), ci si attendeva una Reyer spumeggiante, ma nessuno poteva immaginare che i ragazzi di Mazzon in due minuti avrebbero tramortito Sassari e lasciato per tutto il restante tempo la squadra di Sacchetti ad attendere la fine della propria agonia. In campo per 40 minuti c’è stata una sola squadra: Venezia, gli ospiti sono stati unicamente dei comprimari invitati a festeggiare il dominio appena ritrovato dagli orogranata nel basket veneto.
Il punto debole di Venezia è sempre stato l’avvio molto soft, che costringeva Young e compagni a rincorrere per tutta la prima frazione di gioco gli avversari. Invece, nemmeno il tempo di cominciare la partita e la Reyer si porta sul 10-0 grazie al magico duo Clark (13 punti e 13 di valutazione) – Young (17 punti e 16 di valutazione). Per capire la portata del dominio del gioco prodotto da Venezia, basta dire che il primo canestro di Sassari arriva con Plisnic dopo 4 minuti dall’inizo della gara. Al termine del settimo minuto il tabellone segna un impietoso 24 a 7 per i lagunari. Già nel primo quarto c’è spazio per tutta la panchina della Reyer, con coach Mazzon che da spazio ai vari Tommasini (praticamente inutilizzato sino ad oggi), Allegretti, Meini e Bryan.
Il secondo punto debole della Reyer è il reparto lunghi, infatti si aspettavano sfracelli da parte di Easley (12 punti e 13 di valutazione) e invece il duo Fantoni e Szewczyk ha dominato sotto canestro, non concedendo nulla in difesa e punendo sistematicamente le rotazioni avversarie. Il duo supportato dagli assist di Bowers (12 punti e 19 di valutazione) ha regalato puro spettacolo al pubblico del Palaverde, schiacciando a ripetizione. La seconda frazione di gioco si chiude con un passivo non eccessivo, che consente agli ospiti di andare all’intervallo sotto di solo 5 lunghezze. Questo dato non deve però ingannare, infatti, la mini-rimonta di Sassari non è dovuta a reali meriti della squadra di Sacchetti, ma ad un fisiologico calo della tensione da parte di Venezia. Sembra banale ripeterlo, ma per tutta la prima parte di gara nel bene e nel male c’è stata una sola squadra in campo: la Reyer Venezia.
Nemmeno la ripresa aiuta la Banco di Sardegna a risollevarsi, con l’Umana che fa praticamente ciò che vuole. Szewczyk (21 punti e 32 di valutazione) è fenomenale e non lascia tregua agli avversari, ogni pallone che si avvicina alla sua mano viene trasformato in un’azione d’oro. Slay (10 punti e 15 di valutazione) sfodera l’ennesima prestazione di sostanza, Young è indemoniato e Bowers fa divertire il pubblico. Con queste premesse Sacchetti non può fare nulla, se non cercare di salvare la faccia, ma purtroppo per lui nemmeno questo riesce. Drake Diener, Plisnic, e Easley non producono nulla e trovano la via del canestro unicamente nei minuti finali, in quello che si è soliti chiamare garbage time.
Il finale di partita è una festa incredibile, infatti, nella serata perfetta c’è gloria per tutti. Testimone di ciò è la conclusione del match, che proprio come in un film di natale vede il co-capitano Causin (unico ad aver vestito la maglia di Venezia in ogni serie professionistica e vero è proprio idolo dei tifosi) trovare sulla sirena il canestro del più venti Venezia. I secondi che succedono al canestro di Causin sono momenti di pura gioia per i tifosi reyerini, con i giocatori orogranata che si precipitano a festeggiare con tutta la curva. Sicuramente la festa sincera dei giocatori e tifosi veneziani mostra che al di là di tutto, lo sport sa ancora regalare emozioni vere e genuine.
Sala stampa
Sacchetti: Preferirei non parlare, dopo una partita così non voglio fare alcuna analisi. Forse c’è stato un problema di energie, ma non siamo mai stati in partita. L’unica cosa che posso dire è che iniziare così e chiudere il secondo quarto sotto di soli 5 punti, ci ha fatto sperare. Al rientro non siamo riusciti a fare nulla, solo con il quintetto interamente italiano abbiamo limitato i danni. Oggi non c’è nulla da dire, abbiamo perso contro una squadra in ottima forma con cui ci può stare perdere, ma si doveva giocare in un’altra maniera.
Mazzon: Complimenti ai miei ragazzi, venire dalla vittoria contro la Benetton e fare una partita così è una cosa non facile. I ragazzi hanno giocato concentrati, hanno risposto benissimo in ogni settore del campo. Sassari è una squadra a cui non puoi mai concedere nulla e noi siamo stati bravi nei momenti di difficoltà. Poso solo dire che sono orgoglioso dei mie ragazzi.
Umana Venezia – Banco di Sardegna Sassari 91-71
Parziali: 28-16; 14-21; 23-15; 26-19
Progressione: 28-16; 42-37; 65-52; 91-71
MVP: Szewczyk , se contro la Benetton è stato fondamentale, questa sera lo è stato ancora di più. Presente in ogni zona del campo, assolutamente immarcabile e non gli scappa nessuno in difesa. Immenso
WVP: tutta Sassari, troppo brutta per essere vera.
Francesco Codato