ROMA – Si chiuderà mercoledì 11 gennaio 2012 in casa, nell’ennesimo turno serale ed infrasettimanale di questo scorcio di stagione, il girone d’andata per la Virtus Roma che ospiterà al Pala Tiziano la straripante Scavolini Siviglia Pesaro. Ultima giornata del girone d’andata infatti perchè il prossimo turno vedrà i ragazzi di Lardo fermi al palo in virtù della formula che vede quest’anno nella Lega A diciassette squadre ai nastri di partenza, con conseguente stop forzato dovuto a chi non abbia nessuno da incontrare. Perciò, nonostante si dovranno ancora disputare 40 minuti al cardiopalma dopo le 22:30 circa di mercoledì 11 sera, l’ACEA Virtus Roma non potrà più essere completamente padrona del proprio destino per occupare una posizione in classifica entro i primi 8 posti, posizione che gli consentirebbe di partecipare alla fase finale della Coppa Italia in quel di Torino, accadimento che non si verifica già da due anni. Ansia per Roma, euforia per Pesaro che vive di contro un momento finalmente felice, sfavillante diremmo. Battuta Siena a domicilio nel turno d’apertura del nuovo anno solare, domata con classe la rivale storica bolognese in maglia nera non più di 48 ore fa, Dalmonte gongola dopo aver passato brutti quarti d’ora e medita di non fermarsi alla stazione romana, per niente.
ACEA Virtus Roma
Se Roma non riuscisse nell’intento di qualificarsi per le Final Eight di Coppa Italia, e questo sarebbe il terzo anno di fila, non pochi storcerebbero il naso. Intendiamoci: la soddisfazione per aver vinto seppur al filo di lana (finalmente….), a Casale c’è stata, non esplosiva ma s’è palesata nell’etere, sul web, nei media tradizionali, rimarcando che questa ACEA incomincia a dimostrare un certo trend caratteriale positivo, come sottolineato da Lardo nell’immediato dopo gara. Resta da correggere queste partenze in trasferta poco incisive, un pò sui blocchi di partenza che pregiudica poi l’esito della sfida come accaduto prima della fine dell’anno contro l’EA7 Milano. E resta quindi nell’aria quella sensazione di benessere che caratterizza chi ha compiuto il proprio dovere ma, se ti chiami Virtus Roma, la gioia per la vittoria in Piemonte dura quasi un battito di ciglia perchè, immediatamente dopo, pensi a Torino, pensi alle sconfitte interne patite contro Varese, Caserta ed Avellino, le prove acri ed inodori di Siena e Treviso e pensi che forse, con un pò più d’attenzione, la fase di Coppa Italia ci stava tutta.
Le chances non sono del tutto tramontate ma è chiaro che restar fermi proprio all’ultima giornata, quella che sancirà la griglia di qualificazione, non aiuta affatto la causa. Ed allora ci si consola con un Tucker boom boom nelle ultime cinque partite con 99 punti all’attivo, 19.5 punti in media in queste gare ed autore della tripla decisiva a Casale. Ci si consola con un ottimo Dedovic, che ha convinto i suoi detrattori su tutto quanto di buono si pensava e si diceva l’anno scorso sul suo conto prima dell’infortunio che lo tenne fuori gioco un mese e mezzo e che quest’anno lo vedeva troppo “succube” del nottambulo Dasic. E ci si consola con uno Slokar finalmente decisivo nel pitturato con una prova che potrebbe essere la svolta della sua stagione, sin quì troppo insipida e con un Maestranzi geometrico ed essenziale nei suoi disegni di traiettorie vincenti al tiro. Ma c’è da migliorare ancora in difesa: soprattutto di testa perchè non si possono concedere tanti tiri comodi dall’arco ed ancor più nello specifico, bisogna migliorare le soluzioni difensive sul pick&roll centrale, autentico tallone d’Achille quando i ragazzi di Lardo voltano le spalle al proprio ferro.
Per migliorare il roster Antonello Riva ha oggi preso il volo per gli States, significa che non si dorme sulla vittoria di Casale bensì si cerca di puntellare la squadra in ciò che manca. Principale indiziato il settore lunghi con un Crosariol che lontano dalla Capitale fatica e non poco a corroborare ma anche il settore guardie dove Mordente sta segnando un pò il passo dopo la partenza positiva.
Scavolini Siviglia Pesaro
La calma dopo la tempesta. Una città in tumulto solo sette giorni fa, la decisamente brutta pagina della testa di maiale davanti all’uscio della sede Vuelle all’indirizzo di quel galantuomo di Luca Dalmonte per poi andare a battere nella propria tana i padroni del campionato da 5 stagioni a questa parte, la Monteopaschi Siena, convincendo per tempra, dedizione alla causa, voglia di farcela. “Il solito fuoco di paglia…Siena è battibile quest’anno…”, si pensava. Invece domenica sera, servita la cena anche alle V Nere: una conduzione senza balbettii, senza tentennamenti, senza quei tremori che avevano disarmato il troppo competente pubblico dell’Adriatic Arena, suscitandone spesso malumori ed urla di dissenso come nel clamoroso derby contro Montegranaro. Ma domenica sera no, domenica sera i rivali di sempre sono stati battuti quasi in scioltezza, esponendo e mettendo in bella mostra in diretta televisiva il talento di Hackett e l’abilità cestistica di Hickman a sgusciare tra un avversario ed un altro collezionando buone azioni su buone azioni; la solidità di Cusin e di Lydeka e la ritrovata vena realizzativa di Jumaine Jones, assieme al James White edizione passata stagione, in versione Sassari quindi: bello a vedersi ma tremendamente efficace, a combattere in atletismo con un altro uomo volante, quel Viktor Sanikidze che tanto bene sta facendo.
Pesaro a Roma vuole vincere, senza tanti fronzoli. Da quando la Vuelle è tornata nella massima divisione nazionale, perde sistematicamente a Roma e spesso anche con scarti importanti, è ora d’infrangere questo tabù anche e soprattutto per consolidare la posizione in campionato, potenzialmente anche la quinta se Bologna scivola a Cantù e viceversa, nella sfida tra canturini ed emiliani, c’è una Coppa Italia che aspetta.
Piano di gioco ? Il solito. Se gira Hickman son dolori per chiunque perchè lì davanti c’è gente che, come si pensava ad inizio torneo, può mettere in difficoltà chiunque se messa in ritmo. Semmai Dalmonte dovrà capire se spendere Jones su Tucker oppure affidarlo alla cura White che però non ha fama di gran difensore. Occhio a Kakiouzis, un pò dimesso a Casale ma che tra le mura amiche potrebbe ritrovare velleità smarrite al Pala Ferraris.
Una gara che promette spettacolo, con la potenziale possibilità da parte di Cavaliero di ritagliarsi fette di tempo importanti contro Maestranzi, Mordente e Gordic in una sfida che ai più attempati ricorderà la finale di Korac che l’Urbe s’aggiudicò nel 1991 in tasferta nelle Marche, nel computo dell’allora doppio confronto.
Precedenti: 34 le gare giocate, 23 le vittorie di Roma.
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, mercoledì 11 gennaio, ore 20:30.
Arbitri: Pozzana – LoGuzzo – Pinto
Fabrizio Noto/FRED