TREVISO – Alla fine di un’autentica battaglia, in una cornice di pubblico splendida, è la Reyer ad esultare: dopo 18 anni dall’ultimo confronto in campionato, i lagunari hanno espugnato il Palaverde (che per altro è attualmente anche casa loro), grazie alla bomba di Szewczyk al 26″ dalla sirena. Nel successivo possesso Bulleri, comunque assoluto protagonista della partita (18 p. e 8 r.), ha infatti fallito il tiro del sorpasso.
Il match è stato, secondo copione, molto combattuto, caratterizzato dal grande equilibrio e, di conseguenza, deciso dagli episodi; il risultato finale avrebbe perciò potuto essere tranquillamente diverso. La grande tensione in campo ha ovviamente determinato numerosi errori, basse percentuali al tiro e momenti di blackout su entrambi i fronti (clamoroso quello di Treviso nel secondo quarto: a secco per oltre 6’), e non sarà perciò questa una partita che passerà alla storia per l’efficacia degli attacchi. Ma l’impegno dei giocatori, l’equilibrio ed il continuo alternarsi dei vantaggi hanno dato vita ad una battaglia veramente emozionante; e lo spettacolo sugli spalti di entrambe le tifoserie non è stato da meno. Con questa vittoria Venezia vede sempre più vicina la conquista di un posto nelle prossime Final Eight di Coppa Italia, mentre la classifica della Benetton (che questa sera ha poco da rimproverarsi), inizia a farsi assai preoccupante.
I primi possessi rivelano tutta la tensione che caratterizza un derby. La Benetton, molto attiva a rimbalzo in attacco, si sblocca per prima, portandosi sul 6-0. Clark e compagni faticano invece a sciogliersi, soffrendo l’energia di De Nicolao e Ortner (3 sfondamenti subiti nel primo quarto; alla distanza il suo rendimento calerà notevolmente). Si segna molto poco su entrambi i fronti, ma con un paio di canestri di Bulleri Treviso allunga e chiude il primo parziale con l’inerzia dalla sua (16-8). La Reyer ha un modesto 4/14 dal campo e 7 palle perse.
La zona aggressiva di Mazzon gira la partita come un guanto. La Benetton va in tilt e non riesce a costruire un tiro decente per diversi minuti. Anche i giocatori più esperti (Becirovic e Bulleri), mostrano di non capirci nulla e Djordjevic è costretto a chiamare 3 timeout in meno di 7’. Dall’altra parte del campo, Venezia, acquisita finalmente fiducia, piazza un parzialone di 15-0 (che la porta a condurre 23-16), distribuendo molto bene i tiri (non a caso Slay sarà il miglior marcatore della Reyer, con 13 punti, e l’unico in doppia cifra oltre a Szewczyk). Una bomba di Moldoveanu risveglia Treviso, che (come è strano questo sport…), infila un contro-parziale di 9-0 (nel frangente Viggiano fa finalmente vedere qualcosa di buono, ma chiuderà la partita con un modesto 2/11). La tripla di Bulleri allo scadere fissa il punteggio sul 29 pari.
In avvio di ripresa la Reyer aggredisce in difesa la Benetton e trova immediatamente il massimo vantaggio (37-29). La Benetton supera il momento di difficoltà con l’ingresso del Bullo e agguanta Venezia con la tripla di Moldoveanu (39-39). La seconda parte del parziale mostra finalmente due squadre più sciolte in attacco, con i tiratori finalmente ispirati. Negli ultimi possessi Treviso ha un mini allungo e chiude il quarto avanti di 4 (52-48).
Venezia rimette la testa avanti con un parziale di 7-0 (59-56), ma è ancora una volta Bulleri (nella foto, tratta dal sito www.benettonbasket.it) a fare tornare in carreggiata la Benetton. Con un paio di canestri di Young (6 punti, tutti nell’ultimo quarto), la Reyer trova il + 4 (con poco più di 2’ da giocare). La Benetton si riavvicina e Thomas (ottima partita anche la sua: 16 p.) infila la tripla del sorpasso (67-65) con 39” sul cronometro, ma nel possesso successivo Szewczyk trova, sempre dall’arco, il canestro-partita. Nell’azione successiva il tiro di Bulleri non infila la retina. Clark fa 0/2 dall’arco ed il tiro dell’Ave-Maria dei trevigiani va lontano dal ferro, per la festa dei veneziani.
Sala Stampa
Mazzon
“Ci sono sicuramente molte cose da dire, quando vinci una partita di questo genere, dopo molti anni: torni indietro con la mente ai ricordi del passato. Ma questa è anche una vittoria che premia il lavoro di una società che sta facendo uno sforzo incredibile in un momento difficile per tutti. E spero che questa vittoria sia importante anche per le nuove generazioni. Quanto alla partita, avevamo alcuni accorgimenti tattici da perseguire e ci siamo riusciti. Abbiamo fatto alcuni errori di inesperienza con la zona, ma in partite come queste vanno messi in conto. Dove abbiamo vinto? Abbiamo vinto dal 10 agosto, quando abbiamo iniziato ad allenarci e, nonostante molti cambiamenti, perché non sapevamo ancora quale campionato avremmo disputato, ci siamo semrpe allenati con grande impegno. Anche in quest’ultima settimana i ragazzi si sono allenati con grande intensità. Cosa fondamentale, perché per me giochi come ti alleni”.
Djordjevic
“Perdere così fa male. La partita si è decisa sugli episodi e su alcune nostre disattenzioni difensive, come nell’ultima azione: non volevamo assolutamente prendere quel tiro e avevamo un altro fallo da spendere. Peccato che il tiro di Bulleri, che giustamente si è preso perché ha fatto una grande partita, non sia entrato. Mi dispiace per i miei giocatori e per i nostri tifosi. Contro la zona siamo andati in blackout. Ne abbiamo parlato poi, come avevamo già fatto in settimana: bastava passarsi la palla e non intestardirsi nel palleggio. Poi infatti le cose sono migliorate. È difficile lavorare, dovendo inserire nuovi giocatori. Loro devono adattarsi alla squadra, ma è anche vero che anche il gioco di squadra deve essere in parte modificato tenendo conto delle loro caratteristiche: e questo altera inevitabilmente gli automatismi acquisiti. Rialziamo la testa e proviamo a vincere le prossime partite. Il campionato è lungo e non è il caso di guardare la classifica. Ora la squadra sarà questa fino alla fine e non ci resta che lavorare.”
Benetton Treviso – Umana Venezia 67-68
Parziali: 16-8; 13-21; 23-19; 15-20
Progressione: 16-8; 29-29; 52-48; 67-68
MVP: Il play of the game è stato firmato da Szymon Szewczyk (10 p. e 8 r.)
WVP: Tutti i giocatori hanno lottato e francamente nessuno merita questo riconoscimento
Paolo Brugnara