CREMONA – ‘La pallacanestro non è difficile’, sono le parole che coach Recalcati pronuncia durante la conferenza stampa di fine partita a sottolineare quanto poco bastasse ai suoi per reagire alla pressione difensiva che Cremona ha profuso per 40 minuti. In effetti quello che non si è visto in casa Varese è stata proprio una reazione, perché oggettivamente se Cremona avesse più talento e fiducia a livello offensivo il divario, in termini di punteggio, sarebbe stato più consistente. Ma i 2 punti stasera per Cremona avevano un’importanza capitale e la vittoria, l’ennesima in casa contro Varese, porta una boccata di ossigeno a tutto l’ambiente perché oltre alla classifica conta anche come giochi e stai in campo. In effetti la cura Caja sta portando i suoi frutti che, al di là dei risultati, sono sintomo di una condizione tecnico-fisica di buon livello, di un coraggio e una applicazione ai sistemi di gioco incoraggianti, tali da impensierire ogni squadra, forse a esclusione delle ‘big’. Peccato, dicevamo, per l’altra metà del campo, quella dove fai canestro e finalizzi ciò che di buono costruisci in difesa, dove serve azzardare di più e in questo senso andrebbe trovato maggior equilibrio.
Squadre nervose e contratte, dopo 5′ mettono a referto 10 punti in due, cambi proposti dai rispettivi allenatori ma la musica non cambia; 8-6 Vanoli a 3′ dalla fine del quarto. Varese cerca spesso le conclusioni da fuori fallendo il bersaglio, mentre la Vanoli ruba spesso palla e rimbalzi innescando fruttiferi contropiedi. È la difesa di Cremona a fare la differenza e grazie al gioco da 3 punti di Lighty si porta su di 10 lunghezze, chiudendo poi il periodo 16-8.
La pressione difensiva biancoblu si fa sempre più sentire e Varese fatica in attacco; grazie ad una buona continuità offensiva, Cremona rimane su di 6 al 7′. Varese reattiva a rimbalzo in attacco riesce a mantenersi in scia, -4 (22-18). 2 time-out nel giro di 2’ lasciano intendere quanto i coaches sentano il match. La Vanoli punisce in transizione, grazie ad una lucidità difensiva che permette loro di gestire ottimamente i possessi in attacco, +10 a 3’ dalla sirena di fine primo tempo. Il pallino stasera gira un pò a tutti e dopo un canestro, coefficiente di difficoltà notevole, di Tusek, Cremona si porta +12. 22’’ da giocare, +13 Vanoli, la seconda bomba, fino ad ora, per Varese (2/10) chiude il quarto sul punteggio di 36-26.
Disordinata in attacco, Cremona subisce dopo 3′ un parziale di 7-1, allungo che da fiducia ai varesini ma è la bomba del “Cincia” a riportare Cremona sul +7 con 5’ da giocare. Replica Tabu da 3, Cremona vola, sorretta da una difesa sempre più impeccabile. Tusek si aggrega e dall’arco punisce. A 2’ dalla fine, la Vanoli mantiene 11 lunghezze di vantaggio grazie alla bomba di D’Ercole; funziona bene il tiro dalla distanza (5/14 di squadra). I pasticci di Varese ormai non si contano più, Cremona non capitalizza e il quarto si chiude 52-43.
D’Ercole ancora in campo all’inizio di quarto, grande fiducia per lui. Nonostante le contromosse di coach Recalcati, Varese non morde in attacco, mentre Cremona macina canestri portandosi +16 al 4′. Recalcati si scalda per una chiamata dubbia sui liberi di Stipcevic, contribuendo ad aumentare la tensione già alta tra i suoi. Ingenuità di Cinciarini che sul 64-52 commette infrazione di campo dando l’impressione di aver paura di chiudere definitivamente la partita che finora è sempre rimasta saldamente nelle mani dei biancoblu. Confusa manovra di attacco cremonese con 1’ 30’’ da giocare, Varese in lunetta si porta -8 (64-56). 50’’ alla fine, in lunetta Cinciarini, vola in contropiede Tabu per l’urlo liberatorio del PalaRadi.
Parziali: 16-8, 20-18, 16-17, 17-18
Progressione: 16-8, 36-26, 52-43, 69-61
MVP: Di squadra, tutti hanno dato un prezioso contributo, nessun singolo spicca in modo evidente
WVP: Idem di squadra, nel Varese, come sottolineato da coach Recalcati, non si salva nessuno
Video della sala stampa:
Roberto Scandolara