ROMA – Vince Roma, di nuovo dopo Teramo e batte la tenutissima Umana Venezia che veniva nella Capitale con fieri e corposi propositi di bottino pieno, sospinta da un colorito e chiassoso gruppo di sostenitori. Corposi propositi di bottino pieno dicevamo, alla luce principalmente delle belle sfide portate a termine positivamente raccogliendo non solo punti ma anche consensi da critica e stampa specializzata.
Ma proprio in virtù di questi consensi, di questi plausi riscossi quasi all’unanimità sino ad oggi, la prestazione dei Lagunari ha lasciato parecchio a desiderare: goffa, quasi assente ad inizio partita, ricca di temperamento e grinta al punto tale da rimontare da -16 ma poi incapace di domare la determinazione d’una ACEA Virtus Roma, forse alla più bella e convincente prestazione di squadra tra le mura amiche, di prendersi l’intera posta in palio con eguale cattiveria e qualche scelleratezza di troppo.
Perciò, alla luce di quanto visto questa sera, cosa dovremmo credere ? Che sia stata brava Roma a fermare o limitare il potenziale ed il roster orogranata oppure è stato lo stesso gruppo guidato così magistralmente da Andrea Mazzon a muovere il proprio motore a regimi troppo bassi per percorrere vittoriosamente il tragitto necessario al Pala Tiziano?
A giudicare dai freddi numeri diremmo “meriti di Roma”: il 95 a 75 globale nei canoni valutativi non fa una piega. Poi, riavvolgendo il nastro e rivedendo a mente fredda la partita, saltano subito agli occhi due considerazioni. La prima, evidente: Venezia ha dovuto rinunciare nel corso del primo periodo a Tim Bowers, atterrato male a rimbalzo in attacco sul proprio ginocchio destro. Perdere perciò il proprio leader carismatico, l’uomo che assieme a Kiki Clark (evanescente questa sera, troppo evanescente), ha fatto le fortune dell’attacco lagunare, non è stato di poco conto nonostante l’Umana non si può certo dire abbia un roster corto. Ma un Bowers non lo si regala così facilmente all’avversario, specie se dall’altra parte c’è una squadra con un certo Michalis “Bum Bum” Kakiouzis che sciorina una prestazione da fantabasket collezionando un superlativo 5/5 da 3, punti messi dentro in delicatissime fasi di gioco che hanno stroncato la fiera resistenza orogranata. E mettiamogli anche 11 rimbalzi (sì, undici…), 3 palle recuperate per un totale di 23 punti in 32 minuti di gioco. Ecco, forse in queste due prestazioni diametralmente opposte nella fortuna complessiva, si svela il disegno di una gara che ha proceduto a strappi.
Roma parte a propulsione fotonica dopo un illusorio 0-4 timbrato Young, poi rientra Venezia, addirittura dal -16 al -1 dell’intervallo lungo con un Lardo pallido e decisamente arrabbiato anche per qualche fischio di troppo non arrivato dalla terna arbitrale a proprio vantaggio. Roma rifiata e riparte, Venezia ribatte ma poi crolla definitivamente ad inizio quarto periodo, dopo due errori al tiro di Allegretti da 3 in campo aperto. La gara è questa nella sua essenza, in mezzo un buonissimo gioco da parte dei capitolini per tutto il primo periodo in attacco ma anche in difesa, opposto alla pessima predisposizione a piegare bene le gambe spalle a canestro della Reyer dove Clark, Young e Slay han dato molto spazio, troppo spazio ai giochi a due vincenti di Gordic con un positivo Crosariol (14 punti, 16 di valutazione, 6/9 da 2), a violare spesso e volentieri in solitudine la “no-fly-zone” lagunare.
Ma questa Roma vive di parziali, in positivo ma anche in negativo, ed ecco un secondo periodo quasi da realtà parallela: dal 34-18 del 13° e da quando Mazzon si piazza a zona 3-2, la Virtus spegne la luce, va in corto circuito consentendo con una miriade di palle perse e tiri errati il rientro inesorabile della Reyer. La grande paura, di non poter bissare la gara di Teramo e respirare a pieni polmoni aria pura, svanisce però sulla ritrovata vena offensiva di un Dedovic sfebbrato (17 punti, 20 di valutazione con un insolito 2/4 da 3, non proprio la specialità della casa), ma soprattutto di Kakiouzis e le discrete geometrie di Gordic (13 punti, 18 di valutazione con ben 7 assist a segno!), e di una Venezia che non trova granchè oltre al trio Szewczyk-Slay-Young (molto bene il polacco ex-Avellino, 24 di valutazione con 19 punti, 8 rimbalzi e tanta grinta), se non nella difesa a zona di Mazzon che ne caratterizza la fase migliore della propria prestazione.
Finisce con Roma festante, addirittura di nuovo in corsa per le Final Eight di Torino ed una Venezia mai doma ma amaramente conscia di non aver potuto e saputo dare di più quando l’inerzia della gara era prepotentemente ritornata a sorridergli.
Primo periodo, Gordic parte in quintetto sul temutissimo Clark ma è Young che fa ammattire Mordente, 0-4 per Venezia in un amen. Mazzon da fiducia a Roselli che s’occupa di fare a sportellate con Kakiouzis il quale, senza grossi patemi, mette la seconda tripla di fila al 4° dando alla Virtus il +4 (10-6), dopo la prima di Gordic che bissa in transizione attaccando il ferro, costringendo Mazzon a chiamare il primo stop sul 12-6. Ma Roma insiste, 12-0 il mini parziale con Crosariol protagonista che lascia sempre sul posto prima Bryan, poi il subentrato Szewczyk: al 7° Roma vola sul 21-10 con l’Umana tramortita. I Lagunari non mordono in difesa, Roma banchetta come contro Caserta, primo quarto da dimenticare per gli ospiti con Mazzon che svuota la panchina alla ricerca del gioco perduto e della difesa, soprattutto, smarrita. Si chiude 28-15 per l’ACEA che spreca anche qualche possesso di troppo consentendo all’Umana d’attutire il divario dalla lunetta. Saprà gestire il vantaggio l’ACEA o subirà il rientro degli avversari ?
Secondo periodo, Lardo conferma Maestranzi e si mette a zona. Venezia soffre ancora con Mazzon che mette in panca addirittura tutti i suoi pezzi da novanta dando fiducia alla truppa italica, cercando da loro una scossa d’energia anche per un problema di Bowers al ginocchio: Tomassini, Roselli, Meini e Fantoni con il solo Szewczyk a sbuffare sotto le plance ora con Slokar. Ma l’ACEA mette ancora pressione all’Umana e Tucker da 3 fa saltare anche la zona avversaria, ancora +16 per Roma al 13°, 34-18. Quì termina la bella gara di Roma ed inizia quella, altrettanto positiva, degli ospiti. Al 15° Slay ne fa 3 dalla lunetta per il fallo subito al tiro da Capitan Tonolli e subito dopo Roma perde nuovamente la palla, Lardo ferma tutto perchè capisce che gli avversari stan rientrando in partita, la zona 3-2 nella propria metà campo sta pagando buoni dividendi a Mazzon. Young riporta i suoi sotto la singola cifra di scarto dai liberi, 34-25 al 16° e Roma si rimette ad uomo ma non segna più, perde palla a iosa. L’Umana punisce, come previsto, 0-10 il mini parziale e altro time-out di Lardo sul 34-28. Ed al rientro Gordic perde ancora il cuoio…..Roselli da sotto, 34-30 eppoi Szewczyk, incredibile black-out romano e Lardo si becca anche un tecnico. Slay ne mette solo uno, poi sbaglia da 3, 34-33 per Roma che dire che sia stordita è dire poco! Il sortilegio si spezza però con Kakiouzis che la mette da 3 dall’angolo, seguito da Tucker. Poi salgono in cattedra gli arbitri: altro tecnico, stavolta a Mordente reo di proteste (in verità non parse eccessive), dopo fallo su Roselli sul possesso della sfera ma è evidente che i nervi sono comprensibilmente tesi in casa Virtus, da +16 ad un misero, scarno +1. Ed anche il pubblico s’adegua, urla tutto il peggio che si possa pensare di negativo all’indirizzo di Tola, Weidmann e Capurro, troppo teneri nei confronti dei contatti fisici degli ospiti nella propria zona di competenza. Termina la frazione sull’incredibile 40-39 per l’ACEA che, puntualmente, conferma i nostri timori di fine primo quarto !?!?
Terza frazione, Bowers resta fermo in panca, Venezia si rimette ad uomo e viene subito “bucata” da Crosariol sul pick&roll centrale assistito da Gordic. Pareggio con un gioco da 3 di Szewczyk, 42-42 al 22° ma viene fischiato un antisportivo a Slay (stupendo un pò tutti), Crosariol fa 2/2 e Roma torna sopra di due, 44-42 eppoi perde un’altro possesso (il dodicesimo dall’inizio della sfida). Venezia è tutta sulle spalle del polacco che prende rimbalzi, segna e mette alla berlina la statica difesa di Crosariol il quale però segna da par suo con continuità in area avversaria, sempre innescato da Gordic. Altro mini strappo dell’ACEA, 53-46 con Dedovic e Kakiouzis ma si “desta” Clark con una tripla delle sue, 55-49 con Mazzon che arrabbiato chiama tempo: Venezia si è riassopita, ora la 3-2 non funge bene come prima ed occorre togliere ritmo alla Virtus. Roma a +7 con Dedovic da 3, 60-53 al 27°, ribadisce sempre l’ottimo Kakiouzis sempre dalla lunga, 63-53 al 28°, Roma sembra ritornata quella del primo periodo. Sempre il Greco da 3, devastante, 66-53, adesso l’Umana ha perso la baldanza del secondo quarto, pesa l’assenza di Bowers, apriscatole letale dalla lunga perchè anche Roma alterna la 2-3 alla uomo, per scompaginare i piani di Clark & Co. Tucker, strano ma vero, ridà fiducia alla Reyer prendendosi tiri senza molta logica e non chiudendo la gara e Mazzon ringrazia ma in avanti le polveri per i suoi son rimaste umide. Lo segue Slokar, 0/2 dai liberi, Clark ringrazia dalla lunga e per fortuna per l’ACEA che Dedovic la mette pure lui da 3, termina il periodo sul 68-59 per i locali.
Ultima frazione, Tucker è in panca a riflettere sui tiri forzati e Dedovic continua a bucare la difesa (di nuovo un pò molle), dell’Umana. Allegretti sbaglia da 3 due volte di fila a campo aperto mentre il Greco fa 5/5 sempre dalla lunga, fantastica esibizione balistica: 73-59 al 33°. Slokar “fa a cazzotti” sotto i ferri, prima con Fantoni, poi con Szewczyk, ma due suoi liberi danno il +14 a Roma, 75-61 al 34°. No, Venezia non c’è, infrazione di 24″ anche con il doppio play in campo, Meini più Clark, l’ACEA però non chiude definitivamente: Maestranzi a vuoto, Tonolli perde palla e Slay da 3 e Szewczyk a rimbalzo d’attacco tengono in vita speranze di poter risalire la china. Clark insiste, sui volti dei tifosi di casa si legge un inizio di panico quando Dedovic perde un’altro possesso al 36° sul 77-69 costringendo Lardo a chiamare tempo. Al rientro, Roma perde ancora palla e Slay sbatte sul ferro una schiacciata pazzesca uno contro zero, è un segno del destino? Roma sembra crederci adesso, dimostra carattere, tre extra-possessi addirittura con due rimbalzi offensivi (roba da guiness dei primati per questa Virtus), e tripla conclusiva di Gordic a “matare” l’Umana, 80-69 e subito dopo Crosariol, 82-69 al 39°. Venezia è in ginocchio ma esce a testa alta dimezzando negli ultimi secondi il distacco, non lasciando però l’ottima sensazione destata nelle ultime prove del campionato.
Sala Stampa
Mazzon
Innanzitutto complimenti a Roma, ottima gara la loro, abbiamo subito un paio di volte dei break, siamo rientrati comunque e dopo un paio di errori banali ci han tolto la chances di potercela fare. E’ evidente che l’assenza di Bowers ha comunque influito molto, per noi che siamo giovani e che dobbiamo ancora crescere il talento di Tim è basilare ma, ripeto, i complimenti vanno a Roma perchè han tirato con il 60% da 3 globalmente, han meritato di vincere. Noi invece dobbiamo continuare a lavorare su dettagli importanti: ad esempio abbiamo usato malissimo i falli nel primo quarto, meglio nel secondo e nel terzo periodo ma molto male la produzione difensiva nel complesso. Ed ora? Ora dobbiamo resettare questa gara e dobbiamo ripartire. Abbiamo giocato male nel primo quarto, gli abbiamo concesso molto ma bravi loro a prendersi spazio e gioco, le forze in campo erano di alto livello e loro son parsi meglio disposti mentalmente. Una gara da dimenticare per noi ma che non inficia il buon campionato che stiamo facendo.
Lardo
Abbiamo sofferto anche questa sera da matti ma alla fine, essendo il 30 dicembre e guardando la gara di Teramo, direi buona fine e buon principio d’anno a noi. Venezia ha un buonissimo roster, difficile da contrastarli quando Mazzon ad esempio gioca con due lunghi di ruoli o 5 esterni con alcuni di loro che possono giocare anche sotto e molto bene, è una squadra non facile quando alterna queste difese e siamo contenti d’averli battuti. Abbiamo limitato Clark, sia di squadra che singolarmente perchè avevamo preparato contro di lui diverse cosucce e sono andate tutte abbastanza bene. Ottimo primo periodo, abbiamo eseguito tutto quello su cui lavoriamo durante la settimana, specie in difesa. Poi loro son tornati in gara ma abbiamo dimostrato carattere e grinta, avevo chiesto a tutti di non risparmiarsi e così è stato, lasciatemi dire che è un bel segnale questa vittoria. Sì, è vero, ci siamo incartati sulla zona, abbiamo sempre però preso tiri buoni sbagliandoli. Ma sono contento, stiamo crescendo come atteggiamento, vedo facce diverse adesso. Bravissimo Kakiouzis, una personalità notevole, una persona con dei valori veri. Parlavo con lui se gli mancava la sua famiglia e mi ha risposto di sì ma che questo era il suo lavoro e che andava bene così, la motivazione è il suo carburante, ci da una grossa mano, è sempre disponibile con tutti. Ha avuto lo stesso impatto di Mordente, tante volte si vedono i numeri come oggi ma spesso contano altre cose e Marco le ha date anche oggi. Beh sì, da +16 non pensavo di poter chiudere il quarto solo su sopra di 1 ma se dipendesse solo da me…Se tutto fosse andato vincevamo di 40!! Diamo meriti allora anche alla loro difesa che ci ha messo in forte imbarazzo. Oggi festeggiamo questa seconda vittoria e ringrazio la società che mi è stata vicinissima dopo le sconfitte, e questo mi ha dato buone motivazioni, ma lasciatemi dire che queste due gare vinte danno ai ragazzi forza e grinta, vedono dopo tanto lavoro cogliere il frutto di tanto lavoro: bravi loro!
A Milano ? Dobbiamo provare a vincere, han sofferto oggi contro Avellino, loro sembrano ancora alla ricerca della loro identità sperando che non la trovino proprio contro di Noi (ride, ndr). Non dobbiamo andare soddisfatti di queste due vittorie, poi c’è Casale che non sarà per niente facile, vediamo se riusciamo a sorprenderli, prima o poi troveranno il modo di rendersi importante con quel roster. Dovremo essere intensi e duri e giocheremo a viso aperto, qualche giocatore sta riprendendo fiducia e questo mi fa veramente tanto piacere. Poi vediamo se rientra Gigi.
Kakiouzis
Mi sento molto bene quì, è un bel clima in questa squadra e sono contentissimo di questa prestazione che mi ripaga del duro lavoro che ho fatto in questi giorni ma a me non interessa il tabellino personale ma m’interessa vincere, tutti assieme, i numeri oggi mi premiano ma forse domani no, io lavoro per la squadra. Sì, ho un contratto a termine ma non ci penso, penso solo a giocare, a dare il massimo ed a portare a casa le vittorie, questo mi preme e m’interessa. Andremo a Milano con la voglia di vincere, sicuro, non m’interessa poi contro chi giochiamo ma dobbiamo sempre andare a dare il massimo.
Crosariol
Siamo più leggeri di testa dopo queste due vittorie, siamo più soddisfatti ed andremo a Milano ben consci di poterci provare. Non riesco a dirti da cosa dipendano questi black-out, posso solo dirti che stiamo migliorando, personalmente mi sento meglio e vedo che sto gestendo al meglio il mio gioco in casa, in trasferta soffro un pò. A Teramo ho avuto poche chances, ho fatto 4 falli quasi in 5 minuti, oggi invece mi hanno innescato bene, dai, al momento va benissimo così.
ACEA Virtus Roma – Umana Venezia 89-80
Parziali: 28-15; 12-24; 28-20; 21-21
Progressione: 28-15; 40-39; 68-59; 89-80
MVP: Mikalis Kakiouzis. Monumentale, 5/5 da 3, 34 di valutazione, decisamente un ottimo acquisto per tappare la falla Dasic. Bene anche Dedovic, Gordic e Crosariol. Lato Venezia bravo Symon Szewcyk: mai domo, sempre a sbattersi, bene anche Slay.
WVP: Marco Mordente becca un rotondo -2. I numeri non lo gratificano, sembra essersi inceppato in attacco dopo l’ottima partenza contro Cantù e Caserta. Lato Umana male Fantoni, -1 in 10 minuti ma, a nostro avviso, un Kiki Clark sottotono.
Fabrizio Noto/FRED