Un tempo nel garbage time la gente cominciava a sfollare, questa sera invece alla Caja Magica il pubblico madrileno ha dovuto sorbirsi quasi 40 minuti di garbage time.
Dopo i primissimi minuti in cui il punteggio è stato più o meno pari, già il primo allungo dei padroni di casa consente al Real di incamerare un discreto vantaggio che ha poi agevolmente mantenuto (e dilatato) per il resto del match.
Affascinante comunque veder competere due squadre così giovani a questi livelli (gli ultimi risultati delle nazionali spagnola e serba non sono affatto un caso) e fa ancora più senso accorgersi che il duello tra le due rispettive superstar è rappresentato da Mirotic (20 anni) – Macvan (22), che fino all’anno scorso non erano più che discreti elementi da fondo panchina. Eppure la crescita di questi prospetti è stata talmente esponenziale che ci vuole poco a convincersi che sono davvero questi due ragazzi i go-to-guy delle due squadre : il parziale al primo quarto dice 8-6; ovviamente di Mirotic-Macvan, la partita era già andata (27-15).
Ci si deve ancora riabituare ad un Eurolega orfana dei big arrivati dall’America, ma mentre il Real sembra non risentire affatto della partenza di Rudy Fernandez (nonostante sia stato sostituito da un insignificante Singler), dall’altra parte il Partizan è tutt’altra cosa senza il peso e la pericolosità di Pekovic (nonostante si siano viste buone cose dal 23enne Raduljica). Il Partizan è senz’altro ammirevole, dotata di giocatori giovani ed interessanti ma ora come non mai si sente la mancanza del famoso asse play-pivot su cui è sempre stata fondata la squadra (vedasi i vari Pekovic, Maric, McCalebb, ecc) attorno al quale si possono mettere in luce le piccole stelline serbe.
Questo Partizan onestamente non è da Top 16 e sebbene non se le sarebbero meritate neanche Milano è senz’altro meglio (per Milano, per lo spettacolo della competizione, ma anche per il Partizan che eviterà di prendersi altri ventelli) se sarà la squadra meneghina a staccare il biglietto per il successivo turno settimana prossima.
Dal canto suo il Real ha mostrato l’ennesima prova di forza e di maturità, non deconcentrandosi nemmeno un attimo dal tanto agevole traguardo; ancora una volta, inoltre, la sempre più convincente accoppiata Mirotic (21 p.) e Carroll (22 p.) ha dimostrato di essere già in grado di fare il bello e cattivo tempo a questi livelli. E come se non bastasse, negli ultimi minuti si è rivisto in campo anche Velickovic, in recupero dall’infortunio che lo ha tenuto fermo per lungo tempo.
Milano: settimana prossima vedi di non sbagliarti anche quest’ultimo rigore a porta vuota che ti hanno fischiato al 97’…
Maurizio Musolino