Forlì, 11 dicembre 2011 – Doveva vincere la MarcoPoloShop.it di Nenad Vucinic, e lo ha fatto con pieno merito. Non tanto per supremazia nel gioco, dove sarebbe veramente difficile assegnare la palma di migliore tra due formazioni che si sono equivalse nell’arco di tutta la gara, ma quanto per la forza mentale e per la compattezza di squadra palesate nel rocambolesco finale, quando persino il tanto decantato pubblico forlivese cominciava mestamente ad abbondonare anzitempo l’impianto di gioco, dopo due triple agghiaccianti di Brooks, che sembravano aver posto una pietra tombale sulla partita.
Per intenderci, era da Forlì-Casalpusterlengo dello scorso anno, quando Di Lorenzo schierò Licartovsky da play, che non si vedeva un’uscita anticipata dei tifosi forlivesi dal Palafiera. “Peggio per loro”, hanno pensato i più, perchè si sono persi un’ inimmaginabile finale, di quelli che Vucinic era avvezzo regalare ai propri tifosi sul finire della scorsa stagione. Forlì ha vinto sospinta da un ritrovato Freeman, capace di 35 punti, per la gran parte frutto di doti atletiche e abili letture tattiche, che lo hanno portato a raccogliere il grosso del suo bottino dal pitturato, accontentando così tutti coloro che gli rinfacciavano di non provare più spesso a penetrare, anzichè intestardirsi sul tiro dall’arco dei 6,75.
Che dire poi di Borsato! Nella serata che doveva segnare il passaggio di consegne dal trevigiano a Marino, per il
ruolo di play, il numero 7 forlivese ha disputato la sua miglior partita da quando veste i panni di “play per caso”, con tanto di tripla della vittoria. Oltre che per la classifica, che ora vede i romagnoli mantenere il passo del plotone ad 8 punti, ma soprattutto un preziosissimo vantaggio negli scontri diretti, la vittoria della FulgorLibertas conta per il ritrovato spirito di gruppo e per l’accrescimento di fiducia nei propri mezzi, fondamentale per affrontare con il giusto slancio il tour de force che attende i biancorossi nelle prossime 6 partite.
Il match vive sui continui break e contro-break che le due formazioni mettono in campo, con una precisione ritmica da metrica musicale. Tocca per prima a Jesi tentare la fuga, approfittando delle difficoltà palesate da Easley, nel confronto diretto con Maggioli, con l’americano forlivese sopraffatto in difesa e aggrappato ad uno sterile tiro dalla media distanza in attacco. Sul 5-12 ospite Vucinic stoppa subito il gioco catechizzando i suoi con un time-out.
Al rientro sul paquet i biancorossi dimostrano di aver recepito al meglio i dettami del proprio tecnico e danno l’impressione di poter prevalere, con agio relativo, sugli avversari. Al minuto numero 6, con le squadre sul 16-16, Freeman e Easley confezionano un alley-oop d’antologia ed il Palafiera pompa entusiasmo verso i suoi beniamini. La partita prende la via del punteggio alto, territorio più congeniale alla formazione romagnola, che non a quella di coach Cioppi, giunta peraltro a Forlì con le rotazioni limitate dall’assenza di Migliori e dalle condizioni fisiche tutt’altro che perfette di Dolic. A marcare Freeman ci provano a turno un pò tutti, Brooks e Santiangeli in primis, ma i 15 punti dell’ex Hoya University fanno capire quanto il ragazzo sia in serata di vena. Il continuo batti e ribatti manda le squadre negli
spogliatoi sul 43-45.
Nel secondo tempo la musica non cambia e l’incapacità di prendere il largo, da parte di entrambe le squadre, provoca un continuo saliscendi di emozioni che sfocia nell’esaltante finale. Al 37′ un Natali alla sua prima vera gara convincente in LegaDue, scocca la tripla dell’ennesimo sorpasso casalingo ed è 83-81.
Ma nel minuto successivo la tripla sbagliata di Huff, autore della solita partita difensiva che poco traspare dalle statistiche, prelude alla doppia tripla di Jeffrey Brooks, che fa guadagnare l’uscita ad una parte sconsolata del pubblico romagnolo.
Vucinic non ci sta a perdere e sprona i suoi, che soccombono 83-87 ad un minuto dalla sirena. Freeman si carica la squadra sulle spalle e con 2 pentrazioni trova prima un canestro e poi un fallo. Il primo libero affonda nella retina, mentre il secondo sschizza dal ferro nelle mani di Easley che pesta la linea di fondo.
Mancano 13″ e Forlì ha recuperato 3 dei 4 punti di svantaggio, ma Jesi ha la partita in mano. Cioppi chiama sapientemente il time-out guadagnando la rimessa in zona d’attacco. Sulla rimessa va Santiangeli e qui accade l’imponderabile. L’arbitro alza la mano sinistra e chiama infrazione di 5 secondi. Palla a Forli’, Freeman va da Marino che serve in angolo Borsato e la tripla del “play” forlivese trova la via del canestro.
Cioppi si gioca di nuovo la carta del time-out, ma allo scadere la difesa dei romagnoli prevale sull’attacco di Brooks e Forlì ritrova una vittoria d’altri tempi, quelli di quando ad infiammare il primo pubblico di LegaDue c’era Goldwire. Quel Goldwire che Forlì ritroverà a Brescia domenica prossima, ma da avversario.
Sala Stampa
Nenad Vucinic
“E’ stata una grande partita. Tutte e due le squadre hanno giocato duro, hanno giocato bene, soltanto che questa volta eravamo dalla parte giusta del tabellone e questo fa una bella differenza oggi. Jesi è un’ottima squadra e gioca un buon basket ed è una squadra dura da battere. Ma penso che alla fine abbiamo voluto vincere la partita un pochino di più di loro. Era la seconda vittoria obbligatoria per noi e credo che i nostri giocatori abbiamo dimostrato un grande cuore per vincere. Difensivamente abbiamo fatto il nostro lavoro, ma loro erano semplicemente troppo bravi per noi a tratti. E’ una vittoria che adesso ci gustiamo per le prossime 48 ore, poi penseremo al prossimo match.”- poi su Freeman- “Abbiamo speso qualche settimana per convincere Austin che è un grande penetratore. Però è un ragazzo di 22 anni a cui non piace commettere errori e delle volte tentenna un pò e non è aggressivo come dovrebbe. Nelle ultime 3-4 settimane ha fatto un gran bel lavoro e adesso sta riscuotendo e può continuare a migliorare.”
Stefano Cioppi
“Commentare una sconfitta così brucia tantissimo perchè la squadra ha dimostrato di esserci, di giocare bene, di
essere intelligente, di riuscire a coprirsi quando ha problemi di falli. Abbiamo fatto grandi passi in avanti ad esempio rispetto alla trasferta di Bologna. E’ chiaro che perderla con degli episodi finali così brucia tantissimo. Purtroppo ci sono dei regolamenti che a volte ti permettono di prenderti dei vantaggi, come chiamare il time-out guadagnando la rimessa dal lato. A volte però…avete visto quella palla persa sulla rimessa per infrazione di 5 secondi. Se non avessi chiamato time-out magari Forlì non sarebbe riuscita a prender palla e sarebbe stata costretta a fare fallo. Mi assumo io tutta la responsabilità su quella palla persa. Mai lasciare la strada vecchia per la nuova. Ho voluto cambiare tipo di rimessa e mi è andata male. Con la rimessa solita saremmo riusciti senz’altro a trovare un tiro.”
MarcoPoloShop.it Forlì – Fileni Jesi 89 – 87
Parziali : 27-27; 16-20; 20-18; 26-22
MVP: Segna 35 punti e ha addirittura margini di miglioramento Austin Freeman, che intelligentemente abbandona il tiro da 3 per concentrarsi sulle penetrazioni. Finalmente fà l’americano e si carica la squadra sulle spalle nel momento fondamentale del match.
WVP: Valentini è catapultato nella nuova avventura jesina esordendo sul campo forse più difficile della LegaDue, soprattutto se la partita si mette sul punto a punto. Viene costantemente sfidato al tiro, ma denuncia poca personalità e, di fatto, permette alla difesa di casa di raddoppiare là dove c’è bisogno. Attira uno sfondamento e prende una tripla, ma non basta per compensare i danni che la sua presenza provoca all’attacco marchigiano.
Massimo Framboas