FORLI’ – Inutile nascondersi dietro un dito, la partita che la FulgorLibertas si appresta ad affrontare, in casa contro Jesi, è di fondamentale importanza per posare una pietra miliare sulla strada che porta alla salvezza. Con Sant’Antimo che ha accorciato le distanze domenica scorsa, e con Jesi che le ha allungate battendo Barcellona al PalaTriccoli, per Forlì vincere significherebbe raggiungere i marchigiani a quota 8; mantenere una discreta distanza di sicurezza dalla nebulosa zona salvezza; ma soprattutto prepararsi con grande fiducia ad una serie di incontri che, da qui fino a metà gennaio, metterà i romagnoli di fronte alle prime della classe.
Con un’ identità di gioco scippata da una ferale serie di infortuni, e tutta da ricostruire, la truppa di coach Vucinic ha il dovere di vincere e di convincere. Non è facile ovviamente, ma la vittoria dovrà necessariamente passare per una maggiore dimestichezza con i giochi d’attacco da parte di Marino, e da un indispensabile supporto a stelle e strisce firmato Freeman e Tony Easley. Austin Freeman non potrà permettersi di giocare ad intermittenza, mentre il lungo schiacciatore forlivese avrà il gravoso compito di tenere a bada un totem come Maggioli. Huff sarà chiamato probabilmente ad una prova “all-around” mentre Trapani dovrà assomigliare più a quello dell’esordio in biancorosso a Piacenza, che a quello visto domenica scorsa al PalaCattani. Avvezza ormai alle novità, con l’inserimento obbligato di due giocatori nelle ultime tre settimane, la FulgorLibertas ha tesserato in settimana Federico Lestini, figliol prodigo riabbracciato dalla società di via Zuelli, previa riduzione del lauto compenso percepito mensilmente dal giocatore. Difficile però vederlo in panca contro Jesi, avendo Lestini ricevuto il battesimo del fuoco della jattura forlivese, “scavigliandosi” in allenamento.
Da parte sua anche Jesi non sembra ricevere buone notizie dall’infermeria. Cioppi dovrà fare a meno di Migliori, recuperabile per la Coppa Italia, e avrà un Dolic a mezzo servizio, fermato precauzionalmente in allenamento per un problema alla coscia destra. Problema relativo comunque, perchè nel ruolo di ala l’Aurora può contare su un positivissimo Santiangeli, in grado di offrire opportune garanzie da quintetto base al coach marchigiano. Maggioli invece è fermo a giorni alterni, ma lo smog qui non c’entra. Le continue infiltrazioni al ginocchio, cui il centro pesarese deve sottoporsi, gli impediscono di dare continuità ai propri allenamenti, ma è una situazione con la quale ha imparato a convivere e che, numeri alla mano, non lo limita affatto. Chi, tra i marchigiani, ha stupito fino a questo punto, è sicuramente McConnell. Il bianco play statunitense, dopo un precampionato incolore, ha fin qui disputato un campionato davvero niente male, segnando quasi 17 punti a partita e guidando con intelligenza la squadra di Cioppi. Da rivedere il tiro da 3 punti, ma questa è la specialità di Ryan Hoover (46,2%), che lo scorso anno snobbò la chiamata di Forlì, finendole davanti di appena 2 punti, con la sua Ferrara poi scomparsa per problemi economici.
Le due formazioni si sono già incontrate per ben due volte in questa stagione, nel primo turno di Coppa Italia. Entrambe erano ovviamente un cantiere aperto e Jesi la spuntò sia all’andata, al Palafiera, che al ritorno, battendo i romagnoli di misura. Lo scorso anno in campionato fu invece Forlì a prevalere in entrambe le partite, la prima con Di Lorenzo e, al ritorno, con Vucinic sul pino liviense.
Palla a due fissata per le ore 18:15, al Palafiera di via Punta di Ferro, sotto la direzione dei signori Vicino di Bologna, Ranaudo di Milano e Scrima di Catanzaro.
Massimo Framboas