ROMA – E’ successo quello che nessuno s’aspettava, quello che di solito accade nei sogni e non nella realtà. Al cospetto di una Cantù smunta, a dire il vero troppo brutta da sembrare vera, l’ACEA Virtus Roma sfodera comunque una prestazione ai limiti della perfezione agonistica e della voglia, cattiva e quasi satanica, di portare a casa una vittoria che mancava da troppo tempo contro i brianzoli, protagonisti da due anni dello scenario nazionale del nostro basket.
A fine gara Trinchieri non accamperà scuse per il tracollo subito, quasi in stile Treviso di qualche turno fa, perchè riconoscerà i meriti di una Virtus quasi “spalle al muro” la quale, dopo l’interlocutoria prestazione di Sassari, ha pervicacemente creduto nella possibilità di battere la più forte avversaria sulla carta, quasi con le sue stesse armi: aggressività in difesa dopo un avvio blando, lucidità nel premere sull’accelleratore per creare quel gap che alla fine risulterà vincente nel momento in cui gli avversari sbandavano paurosamente, con un Cinciarini apparso letteralmente l’ombra di se stesso rispetto alle belle, ultime partite giocate. Una Cantù appesantita dalle fatiche francesi in Eurolega ma messa comunque in crisi da una Virtus Roma ai limiti del perfetto.
Per l’Urbe è stata anche una risposta fragorosa alle polemiche, non evidenti ma striscianti, susseguenti all’ingaggio di Marco Mordente (più che positivo l’esordio per il capitano della Nazionale), ma soprattutto relative al mancato arrivo a Roma di Tyreke Evans, ingaggio avvenuto a lockout NBA praticamente terminato e quindi inutile, se non inesistente nella sostanza. Bisognava far vedere che, nonostante tutto, questa squadra fosse sulla strada giusta. Ecco quindi una prova maschia questa sera, vigorosa, la migliore della gestione Lardo per capacità di mettere in difficoltà una Bennet sparuta e molle, irriconoscibile nei suoi gioielli e nei suoi principali cardini d’innesco dei giochi, Leunen e Mazzarino, travolti senza reagire quasi se non nell’ultimo squarcio della gara.
Non utilizzabile l’infortunato Scekic, non scesi in campo Micov e Shermadini (quest’ultimo fattosi male durante il riscaldamento), la creatura di Trinchieri ha dato chiaramente l’idea di smarrirsi mentalmente non appena l’ACEA ha ringhiato in difesa, ha morso le caviglie degli avversari, ha corso a 100 all’ora generando uno strappo fragoroso nel secondo periodo da 15-0, delta che i brianzoli non sono più riusciti a ricucire arrendendosi in un modo che ai più è parso anche clamoroso. Certamente le fatiche dell’Eurolega incidono nella truppa di Trinchieri ma cedere così, di schianto, non lo poteva prevedere nessuno. La valutazione finale recita infatti un eclatante 104 a 61 che parla più di qualsiasi commento.
Ma ribadiamo che ampio merito va dato a Dedovic, indemoniato come mai visto quest’anno; a Dasic, che ha messo la mordacchia a Leunen mettendolo in condizioni di non far male in attacco; a Tucker che ha martellato nel miglior momento della gara la retina della Bennet, aiutando come un forsennato su Cinciarini prima, su Lighty dopo e sporcando molte linee di passaggio per Markoishvili; al solito Gigi Datome, ormai calato a pieno titolo tra i punti di riferimento di questa ACEA, autore di pregevoli gesti atletici anche in difesa e senza dimenticare il neo-arrivato Mordente, mossosi quasi come un veterano nel gruppo.
Primo quarto con Cantù che parte bene, 0-4 sfruttando anche un Gordic ed un Dedovic mentalmente negli spogliatoi. Ma poi lentamente la luce in casa Bennet s’affievolisce, l’ACEA reagisce bene, nonostante anch’essa abbia difficoltà nella circolazione della sfera in attacco. Proprio Dasic e Dedovic più Gordic, suonano la carica. Cantù non è più fluida adesso, smarrisce il suo principale appeal che è la circolazione di palla: Cinciarini perde il tempo del passaggio giusto, Mazzarino gira a vuoto, Leunen non riesce a far valere il suo peso con la consueta lucidità sia nei blocchi che al tiro. Roma fa un break di 7-0 al 6° (da 6-8 a 13-8), entra allora Basile e si rimette tutto a posto proprio con una sua tripla (13-13 al 7°), perchè Tucker se lo dimentica allegramente. Chiude il primo periodo Lighty con due canestri consecutivi a rintuzzare un nuovo tentativo d’allungo dell’ACEA, 18-17, generato dalla prima tripla di Mordente in maglia Virtus e grazie ad un reattivo Slokar, in controtendenza rispetto al recente passato.
Secondo periodo ed accade quello che non t’aspetti. La vittima designata, la Virtus Roma, che addenta l’avversario facendolo sanguinare copiosamente. Prima Datome e Tucker, poi la prima tripla della Bennet di Markoishvili (22-20 al 13°), dopodicchè l’emorraggia in casa brianzola ha inizio. Sarà un parziale da 15-0, roba da tramortire chiunque con Dedovic che sembra tarantolato (5 perse per lui compensate però da 2 recuperate e rubate ad un certo Mazzarino), a martellare la retina biancoblu ed un Tucker ispiratissimo. L’ACEA corre, e come corre, lo stesso Cardinale si smarrisce, antisportivo contro di lui su Dedovic e Roma vola al massimo vantaggio al 17°, 37-20 con Trinchieri sconsolato che parlotta con Lele Molin senza trovare il bandolo della matassa anche dopo il timeout chiamato. Prova anche 4 piccoli insieme sul terreno di gioco per bloccare i “posseduti” romani ma non c’è niente da fare. Roma sembra Cantù e Cantù sembra la Virtus versione trasferta di Siena e Sassari. La Bennet però si scuote e complice qualche persa di troppo degli avversari, argina la piena con l’esperienza dell’uruguagio e di Marconato, si chiude il tempo sul 45-31 e con un parziale da brividi per Roma che dice 27-14 in proprio favore.
Terzo parziale, i ritmi s’abbassano, Cantù ci prova a risalire la corrente come un salmone nella stagione riproduttiva ma lo spettacolo ne risente anche perchè Roma ora va letteralmente a salve, sverniciando più volte il ferro con Dasic. Al 25° il misero parziale è di 2-4 per i canturini con una piccola bottega degli orrori da ambo le parti in chiave offensiva. Ci pensa Datome a sbloccare il punteggio con una tripla delle sue, 50-35 al 26° con Trinchieri, esasperato, che richiama timeout. Ma Cantù sembra proprio stanca, provata. Altra rubata di Dasic, +17 per l’ACEA sul 52-35 al 27°. E Tucker infierisce, 55-36 con una tripla al 28°. La Bennet Cantù più che battere in testa non c’è, si è dissolta, volatilizzata, se si fosse nel baseball bisognerebbe fermare il match per manifesta superiorità a favore della Virtus Roma. Dasic va per il +24, 60-36 al 29°, umiliante per la Bennet che trova solo in Mazzarino una risposta concreta. Finisce il periodo sul 62-41. Un solo dato, alla fine di questo periodo: Cantù ha già 19 palle perse all’attivo….
Il quarto finale è puro garbage time, buono solo per vedere spettacolari conclusioni di Datome e Dedovic da una parte e del redivivo Lighty dall’altro assieme a Markoishvili, che con le sue triple cerca di limitare i danni assieme al Cardinale (44% al tiro pesante complessivo per la Bennet), gli ultimi a mollare la barca che affonda.
Cantù pensa già al Vitoria con tutte le sue bende ed i suoi cerotti mentre Roma aspetta Caserta nell’anticipo di sabato, non c’è tempo per festeggiare o deprimersi, in fin dei conti il basket è bello anche per questo.
Sala Stampa
Trinchieri
C’è stata una netta, incolmabile differenza d’energia tra noi e loro. Dopo il primo periodo siamo crollati, non potendo surrogare le assenze che avevamo. Roma ha creato un bel parziale nel secondo periodo, costruendo la vittoria sul nostro grosso problema di palle perse (15 nei primi due quarti), e la gara ha preso una brutta china. Attenzione però, Roma ha però giocato bene, grossi meriti a loro, cosa dire d’altro per noi ? Giocare di giovedì e viaggiare da Nancy, poi essere al Pala Tiziano dove non vinco mai (sorride amaro, ndr), non ho veramente più nulla da raccontare, credetemi. L’Eurolega da rookie ci sta costando, non possiamo rigiocare la partita di questa sera ma dobbiamo fare esperienza, non ha funzionato ad esempio nemmeno il riscaldamento perchè si è fatto male Shermadini, pensate un pò… Cosa potevo dire giù ai ragazzi ? Potevo rompermi l’altra mano (fatta male a Nancy, ndr), ho solo chiesto di stare tranquilli, di riprenderci per giovedì e si fa con quello che si ha contro Vitoria, daltronde sapevamo che l’Eurolega fosse questa.
Quanto a questa sera, non mi lamento mai per gli errori, ma siamo stati orrendi, privi di lucidità, facevamo i cross per Dedovic, senza senso….Mi aspettavo un pò di crisi ma così no, ma se non hai energie la disperazione diventa un fardello. Pallidi, occhi bassi, non mi sento di prendermela con loro, belle sconfitte non ce ne sono e mi dispiace per i tifosi. Adesso dobbiamo star tranquilli.
Roma ? Sì, me l’aspettavo così, ho detto che sembravamo il tacchino per Natale di Roma, speravo di tenerla sino al terzo periodo con sotto di 5 o 6 ma non ci siamo riusciti. Forse abbiamo sbagliato nel non guardare bene quello che avevamo e che dovevamo fare e non pensare troppo a quello che non avevamo.
Lardo
Voglio solo dire una cosa, volevo ringraziare tutti quelli che mi stanno aiutando a costruire questa squadra, son due mesi pieni che stiamo lavorando e c’è stato molto da fare, perciò volevo prima di tutto ringraziare la gente che mi sta aiutando perchè stan facendo il massimo per far sì che la squadra dia soddisfazione a noi tutti ed ai tifosi. E dico grazie alle persone che vogliono bene a questa squadra, grazie al mio staff tecnico e medico, un plauso soprattutto a loro che han fatto bene per Dasic e per Maestranzi, che riprenderà al 100% in settimana.
Per il resto abbiamo fatto una grande prova contro una grande squadra. Finalmente questa settimana non ci siamo allenati a ranghi ridotti, e sono molto ma molto soddisfatto, il lavoro paga ed oggi abbiamo fatto un buon lavoro frutto del buon lavoro svolto questa settimana. Volevo però fare una piccola citazione per Nihad che ha fatto una gran gara, è stato massacrato in questi giorni, ci dimentichiamo che è sempre un ragazzo di 21, 22 anni ed oggi si è riscattato alla grande. L’ho messo in quintetto per marcare Mazzarino, motivandolo come speravo. Non è un premio per lui, tutti lo sanno perchè non ci sono quintetti fissi e non ci sono meriti se parti dall’inizio. Oggi siamo stati continui, saremmo stati dei robot se fossimo andati avanti a correre sopra di 24, la gara è stata sempre in mano nostra e non credo che si parli di svolta ma abbiamo capito che aumentando l’intensità del lavoro, svolgendo cioè una settimana proficua come avevo detto ieri nella preparazione della sfida, possiamo far molto bene.
Godiamoci la vittoria ma pensiamo subito a Caserta perchè sarà difficile, dobbiamo proseguire come abbiamo fatto oggi. Benissimo Mordente, si è fatto trovare fisicamente a posto, grande esperienza e grande personalità, ci aspettavamo che ci potesse aiutare ma così incisivo come è stato non me l’aspettavo.
Datome
Io la penso come Lino, cioè che ci siamo allenati bene e questo ci deve far capire che questo è il cammino da seguire. Cantù aveva tanti problemi ma è sempre stata una gara difficile che abbiamo condotto con energia e con la voglia di portare a casa il risultato. Con Sassari ci potevano stare le cirtiche, avevamo sbagliato atteggiamento. Dobbiamo capire chi siamo, quelli di Sassari o quelli di oggi, ovviamente voglio sperare che saremo sempre quelli di oggi.
Mordente
Mi sembra chiaro che giocare con questa energia possa solo portare cose positive, quando siamo riusciti a pressarli su tutto il campo, poi ti senti anche più leggero quando alzi il braccio quando tiri. Non si poteva cominciare meglio, loro erano malmessi ma la cosa importante era vincere. C’è molto da lavorare, da costruire quei meccanismi che dobbiamo oliare per evitare di trovarci male quando forse andremo in difficoltà. Non nascondo che in questi mesi mi sono allenato bene e ringrazio la Benetton che mi ha dato la possibilità d’allenarmi con loro, ho avuto da loro la massima disponibilità delle palestre, però non è stato facile, lo ammetto. La difesa è sempre stato il mio pezzo forte, e spero di continuare su questa strada. Dopo aver esaminato la gara di Sassari ho cercato di mettermi al servizio della squadra, ho cercato di dare un passaggio in più, una rotazione in più e spero d’esserci riuscito, sono contento.
ACEA Virtus Roma – Bennet Cantù 91-74
Parziali: 18-17; 27-14; 17-10; 29-33
Progressione: 18-17; 45-31; 62-41; 91-74
MVP: i numeri direbbero Tucker, 20 di valutazione con 19 punti, 5 assist e 4 rimbalzi ma preferiamo eleggere Dedovic perchè con la sua incredibile foga difensiva, mista anche ad un pò di confusione in attacco, ha dato il “la” alla grande vittoria dei suoi.
WVP: facile “prendersela” con qualche canturino ma l’1 di valutazione per Lighty e per Leunen, apparso letteralmente l’ombra di se stesso, non può passare inosservato. Male anche Gordic, parte in quintetto ed anche benino in attacco ma si fa fischiare due falli nei primi 2 minuti e mezzo della gara, suo limite atatvico. Quando imparerà a difendere prima con le gambe e dopo con le mani ?
Fabrizio Noto/FRED
Foto by Antonio Alfieri, FotoinAzione.it