Verona continua a crescere e trova un’altra vittoria convincente superando la Sigma Barcellona, ad inizio stagione tra le squadre più accreditate, in maniera più netta di quanto non dica il punteggio. La Tezenis passa a condurre fin da subito e non si guarda più indietro, mantiene un vantaggio attorno alla doppia cifra per tutta la partita e regge l’urto finale degli avversari. I gialloblù mostrano un gioco a tratti spettacolare, trovano il miglior Renzi della stagione e chiudono per molti minuti la via del canestro agli avversari. Renzi e Porta sono devastanti, gli americani un po’ in ombra, ma con West che trova la giocata decisiva in difesa stoppando Dordei lanciato a segnare nell’ultimo minuto. Barcellona reagisce con il talento offensivo e con una prova incredibile di Da Ros, Green fa il possibile ma è un po’ troppo isolato mentre Hicks, Lukauskis e soprattutto Bucci giocano a nascondino. La rimonta finale non basta, finisce 84-78.
Circa 2500 spettatori al Palasport, con stavolta la concomitanza con la partita di calcio si rivela vantaggiosa, discretamente nutrita la presenza ospite con una quarantina di tifosi molto rumorosi.
Martelossi schiera Porta-West-Bosca-Edwards-Renzi, risponde Pancotto con Green-Hicks-Lukauskis-Dordei e Martin. Verona stavolta è calda da fuori all’inizio, fa girare la palla ed attacca bene mostrando un grande Porta. Gli ospiti non sono da meno, rimangono in partita e quando vanno sotto 15-8 dopo canestro da tre di Renzi. Trovano il jolly Piazza che con pressing difensivo ed invenzioni li riporta a contatto fino al 16-14. Arriva presto anche il terzo fallo di DiGiuliomaria, vittima della voglia degli arbitri di riequilibrare il conto delle penalità, ma sale in cattedra Porta e il primo quarto finisce 21-15.
Il secondo quarto si apre all’insegna della grande intensità difensiva scaligera, con Renzi sugli scudi in attacco. Barcellona resta in partita grazie ai rimbalzi offensivi, Vukcevic da tre fa 30-19, ma Da Ros inizia la sua serata magica segnando 7 punti di fila grazie agli assist di Green e a tagli intelligenti sui raddoppi. A tre minuti dalla fine del tempo è 32-26, Verona gioca praticamente con due giocatori, ma se questi sono Porta a quota 13 e Renzi a quota 15 il risultato non può che essere un 40-32 a fine primo tempo. Potrebbe essere ancora maggiore il divario senza un incredibile Da Ros.
Vukcevic continua il rapporto di amore-odio con il canestro ed apre il secondo tempo con una tripla. E’ il via ad un parziale di 8-0 con cui Verona prende il volo. Barcellona prova a reagire ma Renzi è scatenato, buca la zona in tutti i modi e quando sbaglia la tripla arriva il fallo di Green per il 52-35 a metà terzo quarto. Quando lui va in panchina Verona rifiata fisicamente e psicologicamente, le maglie in difesa si allargano e gli ospiti tornano sotto grazie ancora a Da Ros e Dordei . In attacco c’è solo West che sfarfalleggia un po’ troppo, alla fine per lui saranno 5 le palle perse, i compagni però non fanno molto di più che starlo a guardare. Il terzo quarto finisce 54-45, i giocatori di Barcellona ci credono tra il sostegno dei loro tifosi.
Succede di tutto nel quarto periodo, con la Tezenis prova ad allungare definitivamente andando ancora in doppia cifra di vantaggio dopo un fantastico recupero con schiaccia di Renzi, ma viene riavvicinata da Lukauskis, al primo segno di vita della partita. Verona sembra trovare sempre la risposta agli avversari, prima un tripla di Boscagin vale il 67-56, poi Porta in entrata dopo un tecnico alla panchina fa 73-60. Mancano tre minuti e mezzo alla fine, sembra il game over, ma ci sono ancora Green e Da Ros che non vogliono perdere, entrambi trovando il favore degli arbitri. Su quest’ultimo fanno il quarto fallo Renzi e soprattutto il quinto Porta, deve entrare Mariani ma intanto è 76-67. Jack e Bosca sono freddi dalla lunetta sul fallo sistematic,o ma Vukcevic è protagonista di due ultimi minuti da incubo, una sua persa prima regala il -5 agli avversari poi arriva il provvidenziale West a stoppare Dordei lanciato a canestro per il -3. Si tratta della giocata decisiva, Verona arrotonda dalla lunetta e finisce 84-78.
TEZENIS VERONA – SIGMA BARCELLONA 84-78 (21-15;19-17;14-13;30-33)
SALA STAMPA
Pancotto: “Brutto primo tempo, sia dal punto di vista delle percentuali di tiro che da quello della reattività. Poi abbiamo fatto una grande rimonta purtroppo iniziata dal -17 e quindi avendo speso molto ci è mancata la lucidità nel completarla, come sul contropiede del –3. Ci condanna questo primo tempo poco incisivo, dove abbiamo subito invece di imporci e abbiamo sbagliato tiri aperti facendo 0/10 da 3 e perdendo troppi palloni. Non parlo chiaramente di approccio sbagliato, nessuno voleva succedesse questo, non siamo semplicemente risuciti a trasferire sul campo il lavoro e l’impegno della settimana ma infatti poi siamo quasi riusciti a rimettere in piedi una partita segnata. C’è mancata attenzione sui particolari: tiri troppo affrettati, la palla è girata male.
Vero che pure a Reggio Emilia eravamo partiti male ma ogni partita è diversa dall’altra, qui siamo semplicemente mancati in quelle che sono le nostre migliori armi e peculiarità.
Meglio Piazza o Green? Noi abbiamo bisogno di entrambi, chiaramente dal secondo ci aspettiamo molto di più ma come si può vedere abbiamo iniziato la rimonta con il primo e l’abbiamo quasi chiusa con il secondo. Fermarsi su Green però sarebbe riduttivo, abbiamo avuto tante altre occasioni nel primo tempo per fare meglio ma rovinando tutto con troppi errori e troppe disattenzioni. Non avevamo nemmeno fiducia, una volta trovata questa abbiamo mostrato il nostro meglio.
Sono molto contento per la prova di Da Ros, è un ragazzo intelligente in cui abbiamo molta fiducia, è la prova che con il lavoro si può arrivare a qualunque traguardo.”
Martelossi: “La partita è andata anche stavolta nei binari che volevamo, abbiamo ottenuto le cose che avevamo preparato come togliere i collegamenti tra Green ed il resto della squadra, combattere contro il post basso di Hicks e togliergli confidenza, obbligato Lukauskis a palleggiare. Poi alla fine ha trovato tre canestri ma erano molto difficili, è stato bravo lui. Questo in difesa, in attacco avevamo l’obiettivo di coinvolgere più persone soprattutto nei momenti difficili. Oggi siamo contenti, abbiamo vinto ed era una partita che era importante vincere, dato che secondo me qui inizia il nostro campionato. Ci siamo testati contro quella che secondo me è la squadra più forte del campionato ed abbiamo ottenuto ciò che volevamo, questo è importante.
Abbiamo trovato giocate importanti da qualcuno come Renzi ma gli americani dovrebbero dare di più, la colpa è stata sia loro che nostra che non siamo stati capaci di coinvolgerli. Edwards ha segnato il primo canestro poi non è stato più cercato, non per questo ha fatto una partita negativa tanto che lo stavo facendo rientare prima che Boscagin trovasse due buone giocate. Anche stavolta inoltre abbiamo perso l’ultimo quarto e subito troppi punti rispetto a quanto meritava il nostro sforzo, la somma di queste cose ci potrà portare ad avere la certezza di poter vincere anche in trasferta: dobbiamo essere più esigenti su questo. Permettetemi di mandare scherzosamente a quel paese Da Ros che è mio vicino di ombrellone d’estate e da cui mi aspettavo un trattamento migliore: secondo me tra lui e Renzi oggi abbiamo visto quello che può essere il futuro della nazionale, e la dimostrazione che questo può essere un campionato importante.
Abbiamo tirato bene da tre, stavolta era più facile perché non era una partita difficile dal punto di vista psicologico ma dovrà diventare anche questa una nostra arma. Anche contro il pressing abbamo fatto qualche erorre di troppo, non vorrei dover rimpiangere la differenza canestri a fine stagione e dobbiamo imparare a giocare anche per questo.”
Il migliore: Spiace non premiare la partita della vita di Da Ros ma i suoi compagni non lo seguono e la sua squadra esce sconfitta. Così l’MVP non può che essere Andrea Renzi, protagonista di una della sue migliori prove di sempre in maglia gialloblù. Il centro genovese è totalmente immarcabile per tutto il tempo in cui è in campo, trovando sempre qualcosa di buono ogni volta che viene servito dai compagni. 29 punti e 7 rimbalzi per lui, che segna in tutte le maniere possibili: in post, dalla media distanza, addirittura con entrate alla Bargnani. In difesa soffre un po’ Da Ros, ma forse oggi l’avrebbe sofferto chiunque.
Il peggiore: Difficile scegliere chi il peggiore tra Bucci, Hicks e Lukauskis, con tutti e tre che passano la partita a litigare con il ferro. Alla fine almeno il lituano trova una fiammata che dà il via alla rimonta finale ospite, mentre l’oriundo Bucci chiude con un’indecorosa virgola con 0/6 dal campo. Partita da dimenticare in fretta per lui.