Dopo le Midnight Madness di metà Ottobre che danno l’avvio ufficiale agli allenamenti di tutti i college, il Preseason Poll è il primo momento istituzionale della stagione per il basket NCAA e quest’anno quello della Associated Press realizzata chiedendo a 65 giornalisti del settore che stilino la loro classifica delle prime 25 squadre è il seguente:
1 North Carolina (62)
2 Kentucky
3 Ohio State (1)
4 Connecticut (2)
5 Syracuse
6 Duke
7 Vanderbilt
8 Florida
9 Louisville
10 Pittsburgh
11 Memphis
12 Baylor
13 Kansas
14 Xavier
15 Wisconsin
16 Arizona
17 UCLA
18 Michigan
19 Alabama
20 Texas A&M
21 Cincinnati
22 Marquette
23 Gonzaga
24 California
25 Missouri
Se consideriamo che Kendall Marshall ha potuto giocare solo le ultime venti partite dei Tar Heels, tutte da titolare, è facile capire che ripresentarsi con il quintetto al completo e i migliori sette marcatori dello scorso anno finito ad una partita dalle Final Four, ponga North Carolina in testa ad ogni classifica prestagionale. Con Harrison Barnes, Travis Henson e Tyler Zeller, coach Roy Williams ha un frontcourt con 3 prospetti da NBA che se lo scorso anno hanno rinunciato al draft, forse più per il rischio lockout che per altri motivi, difficilmente ritorneranno nuovamente a Chapel Hill.
Nonostante non abbia ottenuto nessun primo posto, Kentucky è seconda soprattutto grazie alla ennesima classe di super-freshman raccolti da coach Calipari, tra i quali spicca Anthony Davis, ala grande da 6’10” che diversi siti indicano già come prima scelta assoluta al prossimo Draft NBA. Oltre a Davis anche Michael Kidd-Gilchrist e Marquis Teague sono freshmen da one-and-gone che insieme ai sophmore Doron Lamb, Terrence Jones e guidati dall’ormai raro senior Darius Miller si divideranno praticamente tutti i minuti dei Wildcats.
Ohio State ha ricevuto un primo posto e deve gran parte della considerazione nazionale all All-America Jared Sullinger, anche se senza l’appoggio di William Buford, un altro prospetto da draft, e di una classe freshman buona ma non buonissima nella quale spiccano Shannon Scott, Sam Thompson e Amir Williams (LaQuinton Ross non è stato dichiarato accademicamente elegibile), i Buckeyes non arriveranno da nessuna parte.
Nonostante i 2 primi posti ottenuti che la posizionano in quarta posizione, su Connecticut ci sono tanti dubbi. Intanto perché si trova a dover difendere il titolo senza Kemba Walker giocatore da 23,5 ppg, 5,4 rpg e 4,5 apg in 37,6 mpg ma soprattutto vera anima della squadra in campo e fuori e poi perché gran parte della stagione dipenderà da un freshman. Andre Drummond, un centro da 6’11” che nei siti specializzati è visto come seconda scelta assoluta e formerà col junior Alex Oriaki la coppia centro-ala grande più forte del college basket.
La stagione di Syracuse potrebbe essere eccellente come mediocre. Rispetto alla scorso anno coach Boeheim ha a disposizione un maggior numero di validi giocatori perché l’unico ad aver terminato il suo quadriennio universitario è quel Rick Jackson che chi ha visto gli Orangemen lo scorso anno ricorderà come il giocatore che lanciava i tiri liberi invece di tirarli, ma che ha fatto il suo assicurando 13,1 ppg ma soprattutto 10,3 rpg. Il suo naturale sostituto sarebbe Fab Melo, centro brasiliano da 7’0”, che in estate ha lavorato molto per far dimenticare una stagione dove le grandi attese sono state disilluse da prestazioni mediocri (9,9 mpg, 2,3 ppg e 1,9 rpg) che l’hanno anche portato fuori dal quintetto base.
I Duke Blue Devils sono la tipica squadra di coach-K piena di talento e con l’ennesima ottima classe di freshmen, la seconda della nazione, che ambisce a far dimenticare i tre giocatori scelti al Draft 2011: Kyrie Irving (1^ scelta assoluta), Nolan Smith e Kyle Singler che complessivamente fornivano alla squadra 55 ppg, 14,7 rpg e 11 apg. Tra i primo anno il più atteso è Austin Rivers, secondo figlio di “Doc” Rivers allenatore dei Boston Celtics e fratello di quel Jeremiah visto a Georgetown. Da non sottovalutare è quel Marshall Plumlee che raggiungerà i suoi due fratelli Miles e Mason per diventare il secondo gruppo di tre fratelli che nella storia NCAA si trovano a giocare a basket contemporaneamente nella stessa squadra.
Vanderbilt torna nel poll dopo quasi 20 anni grazie al ritorno dell’intero quintetto e della classe di senior che ne compone i 4/5 tra i quali spiccano il centro Festus Ezeli, l’ala Jeffery Taylor e la guardia John Jenkins. Avere un senior in ogni reparto è un grosso vantaggio per i Commodores che già lo scorso anno hanno lottato in ogni partita, venendo sconfitti con il massimo margine di 11 punti, ma il freshman Dai-John Parker merita attenzione non fosse altro per il nome geniale.
Per Florida aver perso tre titolari sarà un colpo duro da sopportare soprattutto perché Patric Young, lo scorso anno All-SEC freshman sul quale i Gators riponevano molta fiducia durante i campionati continentali FIBA U18 di Giugno, non ha brillato. Di contro però il freshman Bradley Beal ha sostanzialmente dominato i mondiali FIBA U17 giocati in Luglio in Germania impressionando non solo per i 18,2 ppg, ma per le palle rubate di parinumero a quelle perse e le percentuali dal campo: 59,4% su 32 tentativi da 2pt e 47,7% da 3p con 65 tiri.
Rick Pitino riparte con una classe di quattro freshmen tra i primi 80 dei ranking della nazione sui quali costruire la Louisville dei prossimi anni ai quali si aggiunge un redshirt freshman, Mark Jackson Jr figlio dell’omonimo ex-giocatore NBA. I Cardinals sono la classica squadra “pitiniana” dove il gruppo deve emergere sulle singolarità (il motivo che l’ha fatto fallire come coach NBA) e quindi lo scorso anno ha avuto 10 giocatori con almeno 10 mpg, 9 con almeno 10 presenze da titolare e 7 con almeno 6 ppg. Anche per questo motivo aver perso il primo e il quarto miglior realizzatore non dovrebbe rappresentare un particolare problema per UoL.
Quando ha saputo che Ashton Gibbs si era ritirato dal draft NBA, coach Jamie Dixon ha capito che nella ricostruzione di Pittsburgh aveva guadagnato un anno perché pur perdendo tre dei primi cinque marcatori, Gibbs poteva fare da chioccia ai tanti giovani: quattro freshmen, due RS-freshmen, due sophmore e due RS-sophmore. In quest’opera anche il calendario è favorevole perché non vedendo i Panthers coinvolti nei principali tornei di inizio stagione, la prima partita con una squadra tra le migliori 25 del preseason poll l’avranno il primo giorno del 2012.
Di discorsi da fare ce ne sarebbero tanti ma fino a quando non vedremo i primi risultati saranno tutte opinioni, pareri e supposizioni che vengono azzerati dalla prima palla a due.