FORLI’ – Dopo otto mesi ha fine l’inviolabilità del Palafiera in campionato. Ostuni espugna il fortino biancorosso e conquista i primi storici punti in un campionato professionistico. Nella lotta tra marziani la spunta la “matricola” Klobucar, 26 punti e 29 di valutazione, sullo statunitense Freeman (29 punti), aiutato dalla difesa statica e smarrita dei padroni di casa.
Doveva correre ai mille all’ora Forlì per portare a casa due punti importanti in ottica salvezza, ma qualcosa, da subito, non ha girato bene nei meccanismi romagnoli. Imprecisione in attacco, staticità difensiva e ospiti agguerriti e ben messi in campo da coach Marcelletti, hanno invece portato ad un tramortente 0-12 iniziale. Troppa libertà per Diliegro sotto il canestro liviense, e se non è il passaportato ostunese a far danni, ci pensa il neoacquisto Klobucar dalla media. Dopo sette minuti nel corso del primo quarto, Vucinic ha visto abbastanza da Campani e lo mette in panchina, di fatto, fino all’inizio del secondo tempo. Con Casoli in campo va meglio, ma non benissimo. La zona di Ostuni è criptonite per la Marco Polo, dove si salva il solo Freeman con un
3/6 dai 6,75 nel primo tempo. All’intervallo lungo sono 9 i punti di vantaggio degli ospiti; 15 quelli segnati da Klobucar; 17 i punti di Freeman. A fare la differenza soprattutto i tanti tiri liberi tentati da Ostuni, ben 13, contro gli appena 5 dei forlivesi. Appena 2 i
contropiedi romagnoli.
Il ritorno in campo vede la coppia USA Freeman-Easley sugli scudi. Un tiro dalla media e una tripla dell’esterno, intervallati da una schiacciata del pivot, riportano la FulgorLibertas ad un soffio dagli avversari, ma c’è ancora qualcosa da sistemare in difesa ed i pugliesi riprendono il largo. Caso, o no, con la sveglia di Campani, due triple mortifere consecutive, si registra la definitiva ripresa dei biancorossi. Klobucar, però, ha deciso di non mollare e di entrare nel cuore dei propri tifosi “a termine” e, con la collaborazione di Jurevicus, riesce a contenre il ritorno dei romagnoli. Nel finale punto a punto Forlì va in confusione. Sul +1, a 17″ dalla sirena, lascia giocare gli ospiti senza commettere fallo, contravvenendo alle indicazioni del coach. Gli ultimi 5″, con rimessa in attacco per Nardi, la palla finisce, al limite dell’infrazione dei 5″, nelle mani sbagliate di Easley, che prende la linea di fondo e si incarta sul ferro, fallendo il canestro del vantaggio e consegnando la vittoria, strameritata, alla Assi Ostuni.
Sala Stampa
Immediatamente incalzato sulla gestione degli ultimi secondi di gioco, Nenad Vucinic dichiara che le istruzioni date ai suoi ragazzi erano di fare fallo, ma ciò non è avvenuto. “Siamo arrivati al match con l’approccio sbagliato. Non ci siamo allenati con la dovuta intensità in queste due settimane e siamo arrivati a questa partita con troppa fiducia in noi stessi. Il prezzo di tutto questo lo abbiamo pagato nel primo quarto. Noi siamo la squadra del secondo tempo, quando loro hanno segnato 31 punti contro i 29 del solo primo quarto. Quindi è ovvio che sia stato il nostro approccio a costarci la partita. Abbiamo poi tirato male e questo non ha aiutato. Siamo una squadra giovane e speriamo che questo ci serva da lezione”.
“Non so cosa sia successo” – attacca capitan Nardi – “abbiamo iniziato senza energia, non parlavamo tra di noi. Non so spiegarmi bene cosa sia successo. Siamo stati imprecisi in attacco ed abbiamo concesso troppo nelle penetrazioni avversarie. Da questo match abbiamo imparato che dobbiamo partire con più aggressività e non possiamo concedere 30 punti a casa nostra.”
FulgorLibertas Forlì – Assi Ostuni 79-80
Parziali: (17-29;21-20; 26-18; 15-13)
Tabellini: http://www.legaduebasket.it/game/?id=3305
MVP: gli sarà certo stato concesso qualcosa di troppo da una difesa troppo ballerina, ma questo sloveno, Jaka Klobucar,
ha di fatto segnato il match. Non bastassero i punti segnati durante la contesa, nel finale si è sempre fatto trovare al posto giusto,
nel momento giusto, tagliando le gambe ai padroni di casa. E dire che è solo il sostituto temporaneo di JJ Williams. Che spreco!
WVP: purtroppo non gli è sufficiente suonare la carica con due bombe, su Campani pesa troppo l’avvio inverecondo con cui sotto canestro ha concesso di ogni. Il suo compagno di reparto, Easley, almeno si salva in attacco, lui invece, nemmeno quello e Vucinic gli fa vedere 13 minuti di match dalla panchina. Forza e coraggio, l’importante è non abbattersi!
Massimo Framboas