CUCCIAGO (CO) – Il ritorno alla N.G.C. Arena per la seconda di campionato ha ridestato le emozioni ancora vivide di una delle stagioni, quella appena trascorsa, più emozionanti degli ultimi decenni.
Così Anna Cremascoli, sul giornalino ufficiale della Bennet: ” Abbiamo vissuto e condiviso emozioni che quasi non ricordavamo più di poter provare e l’abbiamo fatto tutti insieme! Ci sono alcune immagini, alcuni rumori di battiti di mani e di cuori, alcuni sguardi di qualcuno di voi che resteranno per sempre impresse nella mia memoria…Questo è quanto ha realizzato la Bennet Cantù 2010-2011 “.
Nella giornata in cui cadono Milano e Bologna, Cantù si riconferma a punteggio pieno, insieme a Siena, ai vertici del massimo campionato di basket 2011-2012. Una Bennet apparsa sin dalle prime battute più attenta a non prenderle che a darle. Inizio contratto e sottotono delle squadre, in cui alle sole iniziative del Diener ex Teramo, sono affidate le speranze di un Banco di Sardegna molle e timoroso nei suoi due profili statunitensi, Benson e Hosley. Cantù oppone il solo Micov ai canestri degli avversari. Troppo perimetrali gli uomini di Trinchieri, nel primo tempo (solo 4/13 da tre), non riescono a darsi profondità. Con la difesa, fisica ed intensa, iniziano però, l’opera erosiva nei confronti dell’attacco ospite.
Il secondo periodo è caratterizzato dal tecnico fischiato alla panchina di casa per delle proteste a seguito di alcune chiamate arbitrali troppo fiscali e altamente provocatorie secondo i padroni di casa. Lo spettacolo ne risente, alcuni dei protagonisti cardine s’innervosiscono, Basile e Drake Diener offrono qualche spunto di classe per un primo tempo che si chiude sul 30-30.
Nel terzo periodo Cantù alza il livello dell’intensità offensiva e con un parziale di 22-9 ed una valutazione che dice 35 Bennet e – 3 per Sassari, porta a casa il suo secondo successo consecutivo. I 10 punti di Scekic nella frazione ne testimoniano la ritrovata profondità. Il solco decisivo si attesta al + 13 in favore dei canturini che nell’ ultimo quarto, dosando le energie in vista dell’impegno di coppa, amministrano ritmo e punteggio con la cura e la dovizia dei primi della classe.
Bennet Cantù – Banco di Sardegna Sassari 71-58
Parziali: 14-14; 16-16; 22-9; 19-19
Parziali in progressione: 14-14; 30-30; 52-39; 71-58
Sala Stampa
Trinchieri
Forse ci siamo trovati troppo liberi, pareva una scena della Grande Abbuffata, tutti con l’uomo più vicino a distanza notevole e con la possibilità di tirare sempre. Non riuscivamo a mettere dentro canestri che fanno parte del nostro sistema di gioco, non rinunciando, magari, anche a tiri che comunque andavano presi. Così, il primo tempo, fatto anche di palle perse in modo puerile, ci ha creato un pò d’ansia. In difesa per fortuna, siamo stati eccellenti per continuità, dedizione ed attenzione. In questo momento sarebbe bello cercare la perfezione, ma è molto difficile arrivarci. Per oggi va bene così. Il nostro terzo periodo è stato da squadra matura. Abbiamo fatto un “catenaccio offensivo”. Li abbiamo tenuti a difendere a lungo per ogni azione. Per noi era importante non prenderci tiri tra i 5 ed i 15 secondi per optare, nel primo caso, sul contropiede primario e nel secondo, sul logoramento della loro difesa. Su David Lighty, la sua è stata una buona partita difensiva. Giocare in questa squadra non è facile. Il problema è che tutti noi proveniamo da un’era passata, quella in cui un americano deve giocare da “americano”. Lui è un giocatore di questa squadra, che a me piace e che sa stare al suo posto ma senza sporcare quello che abbiamo costruito. Sta facendo il suo master, la sua faccia mi conforta, il suo corpo ci servirà mercoledì contro Batum, in difesa oggi non ha perso un uomo. Marconato mercoledì ci sarà. Avendomi chiesto la società di allungare il roster, è stata l’occasione giusta per risparmiargli qualche minuto e amalgamare i nuovi arrivi. Ottime le prestazioni di Basile e Cinciarini in difesa.
Sacchetti
Siamo rimasti attaccati alla partita nel primo tempo con molti tiri aperti su entrambi i lati, nel secondo tempo abbiamo continuato a fare pochi canestri e prendere pochi rimbalzi, impedendoci di restare in partita con i contropiede. Ci siamo confrontati con una squadra con una notevole profondità di organico, una grande attitudine difensiva ed impatto fisico. Verso queste formazioni non ti puoi permettere di perdere contatto. Il dato finale di tre periodi pareggiati non conta. Abbiamo tirato il fiato nel momento in cui non dovevamo ”
Mvp: Marko Scekic, che a fronte dei 22 pt. di D. Diener, è stato freddo e risolutivo nello spaccare la partita, durante il terzo periodo,per i propri colori.
Wvp: A pari merito si dividono questa triste onorificenza, Devecchi, Vanuzzo, Plisnic, autentici fantasmi nel buio pesto di casa Sassari.
Arbitri: Begnis, Ramilli, Vicino
Note: spettatori 3635; incasso 41.770 euro
Serafino Pascuzzi