SIENA – Ricomincia la stagione 2011-2012 esattamente laddove si era interrotta quella 2010-2011, e cioè da un incontro tra Siena e Cantù. Il leit-motiv della scorsa stagione sportiva, infatti, è stato il dualismo tra i biancoverdi di Pianigiani e i biancoblu di Trinchieri che hanno giocato la finale di Coppa Italia a Torino e poi la serie della finale-scudetto. Com’è andata a finire, in ambedue i casi, lo sappiamo benissimo: Siena ha portato a casa sia la coppa che lo Scudetto infliggendo in totale, campionato incluso, 7 sconfitte su 8 partite disputate ai canturini. Si riparte da Forlì dove, sabato 1 ottobre, si assegnerà la Supercoppa italiana, difficile fare un pronostico per una partita alla quale le due squadre si approcciano dopo un precampionato che non può aver dato chissà quali indizi. Cantù ha perso la sua cabina di regia, il duo Green-Tabu se n’è andato e appare difficile capire, ad oggi, se i sostituti saranno all’altezza di chi è partito: Basile è il Basile che conoscevamo? Cinciarini sarà in grado di assumere la responsabilità della regia con gli impegni terribili che aspettano i brianzoli? E poi: Lighty è un valore aggiunto affidabile? E Parakhouski è il centro di peso che serviva? Vedremo, intanto si riparte dalle certezze dell’anno scorso e cioè dal sempiterno Mazzarino, dal sempreverde Marconato, da Ortner, Micov, Leunen, Scekic e Markhoishvili che l’anno scorso non sono stati sufficienti per togliere lo scettro a Siena. Ma se i punti interrogativi alla corte di Trinchieri sono molti, c’è da dire che anche il duo Banchi-Pianigiani deve fare i conti con diverse incertezze. Andersen è reduce da un’operazione; Lavrinovic, Zisis, Kaukenas, McCalebb e Carraretto vengono dalle fatiche europee, il nuovo Summers è tutto da scoprire, Stonerook sembra fermo ai box alle prese con guai fisici non indifferenti. Il precampionato dei Campioni in carica è stato positivo ma, si sa, la musica è tutta un’altra quando c’è la posta in palio. Dobbiamo probabilmente, e necessariamente, dire che a Forlì Siena parte favorita ma non ci sentiamo affatto di parlare di pronostico chiuso.
Il resto della stagione? In Italia la concorrenza, per Siena, appare decisamente più agguerrita rispetto agli anni passati, Milano ha fatto una campagna acquisti faraonica impreziosita dalla gemma di Gallinari, in panca Scariolo da quelle garanzie che, probabilmente, non c’erano in passato e l’Olimpia appare decisamente alla pari coi biancoverdi di Siena, e poi la stessa Cantù, la Bologna di McIntyre (e di Kobe e/o Manu?), appaiono in grado di contrastare il passo della Montepaschi. E’ scontato che la Mens Sana parta favorita sia per la Coppa Italia che per lo Scudetto ma è comunque evidente che, rispetto al passato recente e remoto, le cose sono abbastanza cambiate. In Europa il discorso si fa ancora più difficile, ripetere il terzo posto di Barcellona 2011 sarebbe già un gran risultato in un’Eurolega nella quale i catalani e il Cska appaiono un passo avanti alle altre, le turche giocano in casa, le solite greche ed il Maccabi non faranno certamente la parte delle vittime sacrificali. Difficile dire se Siena potrà arrivare a Istanbul 2012, molto dipenderà da chi verrà pescato dalla Nba, se il lock-out continuerà, da chi dovrà tornare di là dall’Oceano, se il lock-out terminerà, da quanto Siena si sia effettivamente rinforzata nel doppio scambio Hairston-Rakovic contro Summers-Andersen. Tutte domande alle quali il campo darà la solita risposta inequivocabile ed inappellabile, a cominciare da sabato 1 ottobre a Forlì.
Alessandro Lami