PESARO – Così come erano stati annunciati i loro ingaggi a distanza di pochi giorni, nel giro di due pomeriggi sono stati presentati a stampa e pubblico i due nuovi acquisti della Scavolini Siviglia, quel James White e quel Jumaine Jones annunciati un po’ a sorpresa a metà luglio ed attorno ai quali sembra improvvisamente rinato l’entusiasmo dei tifosi pesaresi, oramai un po’ sopito da un paio di stagioni poco più che mediocri.
In effetti sia la presentazione di White di martedì che quella di Jones nella giornata di ieri, entrambe avvenute all’Hotel Excelsior di Pesaro, sono state accompagnate da numerose presenze e da tanto entusiasmo; per l’arrivo dell’ala ex Sassari (ed anche capocannoniere dell’ultimo campionato), erano accorse addirittura più di 400 persone ed anche la presentazione del talentuoso Jumaine è stata seguita da qualche centinaio di affezionati.
Al di là delle dichiarazioni di facciata di entrambi, ovviamente positive ed entusiastiche, quello che colpisce è l’improvviso cambiamento di rotta che, nella sonnacchiosa atmosfera di metà luglio, ha intrapreso la dirigenza del sodalizio pesarese.
Si era partiti in effetti con gli ingaggi di Hickman e Cavaliero, certamente sulla carta non due pessimi giocatori, ma in effetti sembrava che l’andazzo fosse quello delle passate stagioni: consegnare a Dalmonte una squadra tutto sommato affidabile e con qualche piccola scommessa che, se vinta, avrebbe potuto farla emergere da quell’aurea mediocritas in cui tutto l’ambiente stava scivolando.
Ma in effetti l’impressione dall’esterno è che, a un certo momento dell’estate, qualche campanello d’allarme deve essere suonato perché fin dalla fine della stagione scorsa la disaffezione dei tifosi verso la squadra stava divenendo palpabile e gli arrivi di Hickman e Cavaliero non potevano certamente ribaltare questo trend negativo.
Fatto sta che la società si è evidentemente mossa in maniera decisa, concretizzando quelli che già erano stati dei rumors estivi, ma che tali parevano destinati a rimanere.
In particolare il pirotecnico White pareva destinato a ben altri lidi (il suo nome era stato accostato addirittura anche ai campioni d’Europa in carica del Panathinaykos) ed in effetti è stato proprio il suo arrivo a lasciare un po’ tutti a bocca aperta ed a fare rinascere l’entusiasmo tra i tifosi; qualche giorno prima era già stato annunciato l’ingaggio di Jumaine Jones il quale, seppure paia già nella fase declinante di un’eccellente carriera, aveva fatto presagire un cambiamento di rotta del mercato della Scavolini Pesaro.
Che sia stata la paura di conseguire un bagno di sangue dalla campagna abbonamenti oppure che sia stato l’afflusso di nuovi capitali freschi (in effetti pare che a breve debbano essere annunciati nuovi ingressi nel consorzio pesarese), la sensazione manifesta è quella che la strategia di mercato biancorossa sia cambiata in corso d’opera, passando dal consueto progetto di una squadra low – profile a quello di una squadra garibaldina in grado di esaltare le folle.
La “patata bollente” passa adesso a Dalmonte perché se è vero che adesso i tifosi sognano, toccherà a lui riuscire a far coesistere due primedonne come White e Jones tra di loro ed insieme anche ad altri giocatori come Hickman ed Hackett, che non vogliono certo rimanere a guardare lo spettacolo.
Intanto la “piazza” si gode il sogno di una notte di mezza estate, pronta a tornare a riempire i vasti spalti dell’Adriatic Arena.
Giulio Pasolini