La stagione della Benetton non ha avuto acuti particolari, ma deve senz’altro essere giudicata positivamente, in virtù di due semifinali raggiunte (in campionato ed Eurocup) e della consacrazione dei giovani Gentile (miglior under 22 del campionato) e Motiejunas (miglior under 22 dell’Eurocup). E tale valutazione esce rafforzata pensando a tutte le difficoltà che il gruppo ha saputo superare nel corso dell’anno.
La Squadra
Questa squadra era stata costruita (finalmente) con una logica: due playmaker, Markovic e Bulleri, con caratteristiche differenti (razionale il primo, realizzatore il secondo, ma entrambi adatti alla filosofia di gioco di Repesa), una guardia che sulla carta avrebbe dovuto essere una sentenza dall’arco (Toolson), un’ala piccola di talento ed esperienza (Smith), un settore lunghi ben assortito (Nicevic, Motiejunas e Brunner), un jolly che avrebbe fatto di tutto un po’ (Peric) ed un talento clamoroso sul punto di esplodere (Gentile). Con tutti gli indubbi limiti, si trattava di un gruppo di buona qualità ed infatti la seconda parte del campionato ha confermato le mie sensazioni più volte espresse: oltre ad errori di inesperienza e di mercato (spiace dirlo, ma Toolson si è rivelato un bidone), le tante sconfitte dei primi mesi sono state principalmente figlie di infortuni ed acciacchi vari. L’infortunio in avvio di Brunner e l’operazione al polso di Nicevic (la tegola più grossa: il centro croato quest’anno ha potuto offrire un contributo minimo), ha costretto la squadra a giocare molte partite con due soli lunghi: una situazione insostenibile, che ha confinato per mesi la squadra nelle ultime posizioni di classifica. La dirigenza si è infine convinta ad aggiungere al roster Skinner, rinunciando così (per ragioni di passaporto) al deludentissimo Toolson. Da qui, grazie anche alla crescita di Gentile, la stagione si è raddrizzata e la Benetton è stata protagonista di un’importate scalata di classifica (8 vittorie nelle ultime 9 partite).
Il Campionato
Il quarto posto finale è un risultato soddisfacente anche perchè le squadre piazzatesi davanti a Treviso erano obiettivamente più forti. Si sarebbe potuta evitare qualcuna delle (troppe) sconfitte rimediate in Regular Season ma, a ben vedere, la classica non sarebbe cambiata. Nei Playoff i ragazzi di Repesa hanno avuto il merito di battere Avellino, che aveva il fattore campo a favore, ma poi con Siena non c’è stata storia. Anche alla luce delle dichiarazioni possibiliste di Repesa, ci si augurava una serie di semifinale più combattuta, ma bisogna ammettere che, prescindendo da altri aspetti che nelle 3 partite non hanno funzionato, la squadra era troppo corta per poter impensierire i Campioni d’Italia.
L’Eurocup
La vera delusione della stagione rimangono perciò le Final Four di Eurocup disputatesi al Palaverde. Chiariamo, la Benetton in coppa ha avuto un rendimento eccellente: prima delle finali ha subito una sola sconfitta sul campo della finalista Cajasol Siviglia. Anche nei momenti in cui in campionato le cose non giravano, in Europa Treviso vinceva su parquet difficili e, come ammesso dai giocatori, è stato proprio il cammino in Eurocup a permettere al gruppo di non precipitare in un’irreversibile crisi di fiducia. Le Final Four organizzate in casa, con la tifoseria stordita dall’annuncio dell’addio della famiglia Benetton e perciò ancor più affamata di un successo (dopo anni di totale digiuno), avrebbero senz’altro meritato ben altro rendimento da parte della squadra. Treviso, perdendo sia la semifinale che la finalina, è invece arrivata ultima. Sia chiaro, si poteva perdere (l’Unics era una corazzata ed il Cajoasol aveva un roster più lungo ed esperto), ma non giocando come la Benetton ha giocato. Peccato.
L’addio di Benetton
Ma il 2011 sarà ricordato soprattutto per l’addio della Famiglia Benetton: un marchio che, in 30 splendidi anni, era molto di più che un semplice sponsor. Benetton è il Basket Treviso. La tempistica dell’annuncio è stata contestata da più di qualcuno, ma bisogna riconoscere che invece è stata una mossa volta a dare più tempo a chiunque fosse interessato a farsi avanti ed ad avviare le necessarie trattative per rilevare la squadra. Il fatto che la stagione 2011/12 sarà ancora targata Benetton infatti non basterebbe (quanto accaduto in questi giorni lo sta ampiamente dimostrando) a garantire un’annata dignitosa. È quanto mai importante riuscire a trovare una soluzione in queste settimane.
Il buio
Quando era ancora in corso la semifinale, c’erano stati rumors intorno ad un possibile ritorno di Maurizio Gherardini (ora pare prossimo il rinnovo con i Raptors), il quale, assieme a Giorgio Buzzavo, avrebbe dovuto guidare la cordata di salvataggio. E nei giorni immediatamente successivi all’eliminazione in semifinale c’era un certo ottimismo sulla squadra che sarebbe stata allestita per la prossima stagione. La permanenza di Gentile, Bulleri e Nicevic era data per certa, quella di Markovic per molto probabile. Smith e Brunner avevano manifestato la volontà di rimanere. Non certo male come base di partenza. Poi, però, il totale silenzio sul futuro societario ha fatto lievitare l’incertezza e si è così creata (com’era prevedibile), una situazione “da topi che abbandonano la nave che affonda”. Prima l’addio di coach Repesa, poi quelli di Markovic (accasatosi a Valencia), e Smith (al Maccabi). Nel frattempo Ilias Zouros, pronosticato come il possibile sostituto di Repesa, ha declinato l’offerta ed è rimasto a Kaunas: uno dei tanti segnali del fatto che la piazza trevigiana non sembra per nulla appetibile. E ci sono anche rumors sul fatto che anche Brunner (destinazione Bologna) e Nicevic faranno le valige. L’allarmismo ha così trovato ampio spazio nei giornali locali.
La luce
Solo in questo week end Il Gazzettino ha finalmente riportato una news che ha ridato speranza ai tifosi. Per quanto la società non abbia ammesso nulla (ma, anzi, abbia ha negato), pare che il Gruppo Veneto Banca sia pronto a rilevare la quota di maggioranza del Basket Treviso. Nulla è certo, per carità, ma il fatto di poter finalmente annusare un certo ottimismo… è già qualcosa. Ed anche sul fronte del mercato arriva qualche notizia positiva. Sembra probabile il ritorno di Marco Mordente, mentre Motiejunas (scelto al draft con una chiamata più alta rispetto alle aspettative), potrebbe decidere di iniziare la stagione a Treviso, nel caso in cui l’NBA dovesse fermarsi per il lookout. Pare anche che sia stato scelto il nuovo coach: un allenatore di esperienza, il cui nome non è però ancora stato rivelato. Siamo ancora ben lontani dal poter dire che la situazione di incertezza è alle spalle, ma sembra probabile che non dovranno passare molti giorni per saperne di più.
Paolo Brugnara