Sassari quasi non voleva giocare questa partita, ma Milano l’ha tenuta in partita con la forza, mettendo in scena l’ennesimo scempio stagionale, e uno spettacolo molto simile a quello di gara 1, con un’unica differenza: il risultato. Sassari, come era lecito aspettarsi, non ha mai pensato veramente di poterla portare a casa, ma è riuscita ad arrivare a contatto nel quarto periodo per almeno provarci e, con un paio di triple aperte in più, avrebbe potuto scrivere un epilogo diverso.
I primi due minuti di partita registrano quattro palle perse e altrettanti tiri sbagliati per le due squadre che, dopo quattro minuti, sono sul calcistico risultato di 4-1. Sassari non segna mai e dopo 7 minuti è a quota 0-6 dal campo e 3-6 dalla lunetta, con Milano che si porta “addirittura” sul 10-3. Il primo canestro ospite dal campo arriva a 1.20’ dalla fine del primo quarto con un’incursione di Devecchi, dopo che Pecherov aveva segnato una bomba e due liberi.
Hawkins è fuori partita con 5 perse nel primo quarto e mezzo (chiuderà con 7) e soprattutto delle conclusioni da fuori non da lui che non vedono il ferro.
Dopo le difficoltà e i balbettii Milano prende ritmo, scappa sul +12 con un paio di iniziative di un redivivo Hawkins. White si mette in partita con 8 punti e Sassari torna a -8, grazie anche ad un paio di perse banali di Eze.
La partita viaggia, anche nel secondo tempo, come un elastico con Milano che prova diverse mini fughe e Sassari che ricuce sempre in poco tempo con piccole folate. Plisnic, dopo una gara 1 imbarazzante, esce dal guscio e segna tre triple nel quarto galvanizzando gli ospiti e riportandoli a -4. Non si completa la rimonta solamente a causa di un prematuro bonus raggiunto da parte di Sassari, che manda troppo in lunetta gli avversari in un momento di chiara difficoltà.
Un 4-4 ai liberi di Hawkins e Mancinelli restituisce un po’ di morale a Milano che vola a +12 con un contropiede di Rocca, prima che Plisnic non sigilli il quarto con la terza tripla.
L’ultima frazione inizia con tre triple di Sacchetti, Hawkins e ancora Plisnic, ma un parziale di 5-0 per Milano restituisce il +9 che sembra mettere la parola fine alla contesa.
Con White in panchina, inspiegabilmente Milano subisce le penetrazioni avversarie, che generano scarichi per tiri aperti dal perimetro di Tsaldaris, Devecchi e Sacchetti. Nel secondo tempo il 6-12 da tre punti degli isolani poteva anche essere migliore, vista la qualità dei tiri, ma è sempre mancata la stoccata finale per impattare il match. La variabile che chiude definitivamente i giochi è il trittico di triple di Mancinelli (di cui una di tabella) che puniscono le rotazioni eccessive e affrettate degli avversari. Hawkins poi sigilla con un isolamento dal palleggio un’altra partita di tante, troppe, sofferenze da parte di Milano che ha bisogno di 40 minuti per avere la meglio di una squadra poco motivata e ancora decimata.
Sassari torna a casa con il massimo che potesse pensare dalle prime due partite e coach Sacchetti conta di avere un Diener al 75% della condizione per la decisiva gara 3. Gli 800 sassaresi presenti al Forum stasera sono stati commoventi, soprattutto se rapportati ai 1600 milanesi e alla quantità di rumore generato. Ora la serie si sposta sull’isola, per Milano la partenza è prevista domani sera, con la speranza che tutta la pressione e le difficoltà psicologiche, rimangano nell’afoso caldo meneghino per lasciare spazio ad una maggior convinzione che servirà contro un ambiente sportivamente ostile.
Quotes (Gli audio dei due allenatori)
MVP: Stefano Mancinelli. Stoico nel rientrare con un visibile e profondo taglio al volto, ma decide il match con le triple nel quarto periodo e i suoi 17 punti.
WVP: Coby Karl. Parte in quintetto ma il suo 1-5 in 24, anonimi, minuti non fanno ben sperare per il futuro.
Armani Jeans Milano – Dinamo Sassari 73-63 (22-8, 14-20, 14-15, 23-20)
Simone Mazzola